Articoli | 09 February 2024 | Autore: Manuela Lai

Progetti e obiettivi di Dubhe, la nuova stella, punto di riferimento nei ricambi autocarro

Nel suo duplice ruolo di distributore e specialista di ricambi e accessori per il veicolo commerciale leggero e pesante, Dubhe si è posta ambiziosi obiettivi. Ne abbiamo parlato con l’AD Alberto Pellegrino.

 

Nato con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento nel mercato della riparazione autocarro, Dubhe è il nuovo player europeo che si presenta al mercato, dal primo gennaio 2024, come distributore unico ed esclusivo dei marchi private label Mec-Diesel, C.E.I. e LE.MA in Italia.

Non un semplice cambio di ragione sociale, quello di Mec-Diesel, ma un nuovo posizionamento all’interno del panorama italiano e internazionale del mercato aftermarket. Dubhe infatti ricoprirà un duplice ruolo, presentandosi sia come distributore sia come specialista di ricambi e accessori per il veicolo commerciale leggero e pesante, rimarcando allo stesso tempo la forte specializzazione su motore, cambio e differenziale e sottocarro.

Con il mese di gennaio, quindi, la trasformazione si completa: se nell’aprile dello scorso anno la firma della partnership tra CEI e Mec-Diesel (e le rispettive partecipate Le.ma e Centro Rotazione Diesel) ha dato vita a una nuova aggregazione societaria, oggi possiamo parlare a tutti gli effetti di una integrazione non solo finanziaria ma anche organizzativa e commerciale.
Quali saranno gli obiettivi della giovane Dubhe e quali le leve che spingeranno la crescita del gruppo?
Lo abbiamo chiesto ad Alberto Pellegrino, che eredita da Mec-Diesel la carica di amministratore delegato di Dubhe e che oggi ha il compito di guidare la nuova stella del firmamento verso ambiziosi traguardi.
“Così come nel mondo celeste Dubhe è una stella quattro volte più grande del Sole, nel mondo dell’aftermarket Dubhe può quadruplicare il suo fatturato e sfiorare il miliardo di euro, diventando il primo player del mercato europeo”. È il guanto di sfida lanciato da Alberto, un po’ come provocazione, a tutti i suoi collaboratori durante l’evento di dicembre organizzato per celebrare la cena di Natale e allo stesso tempo per presentare la nuova identità visiva.
Nella realtà dei fatti, le potenzialità di crescita sono davvero elevate. Gli attuali 250 milioni di euro di fatturato e oltre 400 dipendenti sono una solida base di partenza per raggiungere gli ambiziosi traguardi del gruppo.
Vediamo come la Dubhe intende realizzarli.


Da gennaio Mec-Diesel ha cambiato ragione sociale ed è diventata Dubhe. Cosa significa sul mercato e per la vostra organizzazione?
È un cambiamento epocale che segna ufficialmente l’inizio di un nuovo capitolo nella storia di ciascuna azienda parte del gruppo. Dopo l’accordo raggiunto ad aprile dello scorso anno tra Cei, Mec-Diesel e Lema, che ci ha permesso di presentarci sul mercato come un’aggregazione societaria, oggi abbiamo completato l’operazione dando vita a una reale integrazione, non solo finanziaria ma anche organizzativa e commerciale, sancita dalla nascita di Dubhe.
L’ambizione è di affermarci come partner di riferimento per la riparazione di autocarri e veicoli commerciali, attraverso un percorso di crescita molto ambizioso.
Un percorso che vede Dubhe come il distributore unico per l’Italia dei tre brand Mec-Diesel, CEI e Lema, un distributore per eccellenza che spinge molto sui marchi private label. Dubhe infatti racchiude in se’ una forte vocazione nel powertrain, driveline e chassis, le tre divisioni con le quali si propone al mercato, ereditate dalle aziende del gruppo, dove il powertrain è il cuore della Mec-Diesel, driveline è la forza della CEI mentre chassis e le guarnizioni sono le specializzazioni della Lema.
All’interno di queste tre divisioni confluiranno sia i private label (che includono anche i marchi Erar e Blinken), sia una serie di importanti brand nazionali e internazionali.


Perché la scelta di creare una nuova entità commerciale?
L’idea è quella di semplificare l’operatività del cliente, che interagisce ora con un unico interlocutore, effettua gli ordini da un unico e-commerce rinnovato, ha una fatturazione unica e una logistica molto performante in termini di disponibilità a magazzino e prossimità al cliente.

 

Una nuova stella nell’universo dei ricambi

Dubhe è il nome del nuovo player europeo nato dalla partnership stretta tra Mec-Diesel, C.E.I. e Lema.
Un nome scelto non a caso per raccontare il carattere ambizioso e dinamico di un gruppo sempre al passo con le tendenze del settore e pronto a rispondere reattivamente alle esigenze del mercato. Alla simbologia della denominazione si affianca la scelta dell'identità visiva, i cui elementi grafici rimandano al legame tra le società del gruppo. Infine, Move as one è il messaggio che segna ufficialmente l’inizio di un nuovo capitolo nella storia delle aziende partner enfatizzando l’idea di unità nel raggiungimento di obiettivi condivisi.


Mec-Diesel ha portato in dote nel gruppo una logistica già ben strutturata a livello di hub e magazzini. Quali saranno gli sviluppi?
Dubhe punta a una crescente e capillare presenza sul territorio nazionale e questo significa investire ulteriormente nella logistica, aprendo nuovi punti e efficientando quelli esistenti.
Abbiamo appena concluso un accordo per la costituzione di un nuovo deposito a Casoria in provincia di Napoli; abbiamo ampliato il deposito di Catania, che è passato da 400 a 1600 mq; stiamo aprendo un nuovo punto a Roma; abbiamo rafforzato il magazzino di Bari (storico deposito Cei) introducendo tutta la gamma Dubhe.
In totale, possiamo contare su dieci filiali zonali (Torino, Pero, Padova, Bologna, Vinci, Roma, Casoria, Bari, Catania, e Cagliari) attraverso le quali avvicinare il servizio al ricambista. L’obiettivo a medio termine è di avere degli hub importanti per ogni regione, in modo da poter disporre in ogni momento di tutta la gamma e garantire un servizio mattina per il pomeriggio.


Una gamma che è già molto ampia, ma che è destinata a crescere ulteriormente. Come?
Lavorare sullo sviluppo del prodotto è un punto fondamentale della nostra organizzazione e lo faremo attraverso il nuovo dipartimento di marketing di prodotto, recentemente istituito. L’obiettivo è quello di creare un assortimento rispondente alle esigenze del mercato e rendere disponibili ai nostri clienti gamme sempre più ampie.
Partiamo da un’offerta di 60.000 articoli distribuiti nelle tre divisioni, un numero destinato a crescere mese dopo mese di qualche centinaio di unità, per arrivare a offrire circa 5-6000 unità in più all’anno. Come detto prima, la crescita di Dubhe passa dall’ampliamento della gamma e questo ci permetterà già quest’anno di sviluppare un fatturato vicino ai 90 milioni di euro sul mercato domestico, posizionandoci così come primo distributore a livello nazionale di ricambi per veicoli industriali leggeri e pesanti.


Non tutti i marchi possono oggi servire entrambi i segmenti di mercato. Penso a Cei, ad esempio, da sempre focalizzata sul segmento pesante.
Uno degli obiettivi del 2024 è sicuramente l’ampliamento della gamma Cei e anche Lema al veicolo commerciale leggero. Già da quest’anno inizieremo a rendere disponibili diverse gamme prodotto per veicoli sotto le 3,5 tonnellate: penso a pastiglie, dischi, guarnizioni, tiranti, crociere e cambi, a marchio Cei e Lema. Trattandosi di sviluppo prodotto, sarà un progetto che si costruirà nel tempo, visto anche l’ampiezza delle applicazioni e i veicoli commerciali in circolazione sulle nostre strade.
Inoltre, attraverso il veicolo commerciale leggero, l’ambizione di Dubhe è quella di arrivare anche al ricambista auto, che già da qualche anno rappresenta un nostro partner e con cui stiamo crescendo in maniera importante. Ad esempio siamo sponsor di Asso Ricambi così come di altri consorzi di ricambisti auto. Sono clienti che trovano in Dubhe il fornitore specialistico del materiale di meccanica, dato che un’importante fetta della gamma Mec-Diesel è montata sia sul furgone sia sulla vettura (penso alle turbine e all’iniezione, ad esempio).


Una clientela destinata ad allargarsi, quindi, come la vostra gamma… A chi vi rivolgete, quindi?
Siamo un distributore atipico, perché a nostra volta serviamo altri distributori così come il ricambista auto e truck. Unica eccezione: l’officina di rettifica e lo specialista cambio, una clientela a se stante, con una filiera particolare, più corta, e che rappresenta da sempre il cliente tipo di Mec-Diesel. Questa strategia distributiva risulta vincente nonostante i tre step perchè la Dubhe è la diretta emanazione di produttori dell'aftermarket indipendente come la CEI, la Lema e tutti quei produttori che garantiscono la gamma e la qualità del prodotto a marchio Mec-Diesel.


Parliamo di ecommerce: siete già strutturati con un’unica piattaforma?
Lo sforzo in tal senso non è ancora concluso. Siamo usciti da poco con il nuovo ecommerce della Dubhe, ma lo stiamo migliorando per renderlo ancora più veloce, sviluppando allo stesso tempo nuove funzionalità finalizzate a migliorare la user experience. Integrare tutta l’offerta commerciale in un’unica piattaforma e quindi avere una sola spedizione degli ordini è un progetto molto complesso, perché parliamo di 60.000 articoli univoci in 40.000 mq. Ci vorrà ancora un po’ di tempo per affinare tutti gli ingranaggi della macchina logistica, ma l’obiettivo è questo.


La crescita passerà anche attraverso nuove acquisizioni?
È bello pensare a Dubhe come punto di aggregazione per altre realtà italiane, soprattutto produttori aftermarket e distributori specialisti con prodotti a marchio proprio. Nonostante la nostra disponibilità a fare integrazioni, la nostra strategia di sviluppo stand alone, di cui ho appena parlato, è già più che sufficiente per ottenere i nostri importanti obiettivi di crescita.

 

Photogallery

Tags: lema distribuzione ricambi vi mec diesel cei - Costruzione Emiliana Ingranaggi dubhe

Leggi anche