News | 31 July 2025 | Autore: Redazione

Iveco passa a Tata Motors: nasce un nuovo player globale nei veicoli industriali

L’operazione permette di unire capacità complementari, un raggio d'azione globale e una visione strategica condivisa, per guidare la crescita a lungo termine e liberare un valore significativo.

 

A sole 24 ore dalla conferma ufficiale delle trattative con Tata Motors, Iveco Group ha annunciato in data 30 luglio 2025 l’accordo per la creazione di un nuovo colosso dei veicoli commerciali, destinato a diventare un campione globale grazie a portata internazionale, ampiezza di gamma e capacità industriale.

Nello stesso giorno, il costruttore nazionale ha comunicato la firma di un accordo definitivo per la vendita del business Defence (cioè i marchi IDV e ASTRA) a Leonardo, azienda di primo piano in Europa nel settore della difesa e della sicurezza, per un valore complessivo di 1,7 miliardi di euro. L’operazione darà vita a un campione nazionale nel settore della difesa terrestre.
 

Le dichiarazioni dei protagonisti

Suzanne Heywood, Chair di Iveco Group: “Siamo orgogliosi di annunciare questa unione strategicamente significativa, che unisce due aziende con una visione condivisa sulla mobilità sostenibile. Inoltre, le più robuste prospettive della nuova realtà sono fortemente positive in termini di sicurezza dell'occupazione e dell'impronta industriale di Iveco Group nel suo complesso”.

Olof Persson, CEO di Iveco Group: “Unendo le forze con Tata Motors, stiamo liberando nuovo potenziale per migliorare ulteriormente le nostre capacità industriali, accelerare l'innovazione nel trasporto a zero emissioni e ampliare la nostra presenza nei principali mercati globali. Questa unione ci permetterà di servire meglio i nostri clienti con un portafoglio di prodotti più ampio e avanzato e di offrire valore a lungo termine a tutti gli stakeholder”.
 

Impatto strategico e operatività futura

Come si legge nel comunicato, la cessione di Iveco a Tata Motors è confermata solo a seguito della scissione del ramo IDV: in assenza di vendita entro il 31 marzo 2026 del segmento difesa, questo dovrà essere scisso e quotato separatamente entro aprile 2026 per consentire il completamento dell’operazione.

L’operazione prevede una offerta pubblica volontaria (tender offer) da parte di Tata Motors, per circa 3,8 miliardi di euro totali, riferiti esclusivamente alla divisione veicoli commerciali.

L’accordo consente l’unione di due aziende con portafogli di prodotti e capacità altamente complementari, sostanzialmente prive di sovrapposizioni nella struttura industriale e presenza geografica, creando un'entità più forte e diversificata con una presenza globale significativa.

Insieme, Iveco e il business dei veicoli commerciali di Tata Motors avranno ricavi combinati di circa €22 miliardi suddivisi tra Europa (circa 50%), India (circa 35%) e Americhe (circa 15%) con posizioni interessanti nei mercati emergenti in Asia e Africa.
La nota stampa diffusa, specifica che il gruppo, frutto dell’unione delle due realtà, sarà posizionato meglio per investire e fornire soluzioni di mobilità innovative e sostenibili; libererà opportunità di crescita superiori e creerà valore significativo per tutti gli stakeholder in un mercato dinamico.
 

Gli accordi non-finanziari

Interessante la parte della nota stampa in cui vengono specificati tuta una serie di accordi non-finanziari riguardanti, tra l’altro, i dipendenti, l'organizzazione, la governance e la strategia complessiva. Questi impegni, vincolanti per due anni dal completamento dell’OPA, hanno l’obiettivo di tutelare la continuità aziendale, i dipendenti e l’identità del marchio.

Tra questi, Tata Motors si impegna a:
  • rispettare e supportare la strategia di Iveco Group, senza cambiamenti radicali;
  • mantenere la sede principale a Torino;
  • nessuna chiusura di stabilimenti o ristrutturazioni significative come conseguenza diretta dell’operazione, per la durata dell’accordo;
  • mantenere brand, loghi e valori aziendali di Iveco;
  • nessuna riduzione della forza lavoro dovuta direttamente all’operazione;
  • mantenere per i dipendenti, diritti e i benefit come previsti da contratti di lavoro e piani pensionistici.

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