News | 19 September 2016 | Autore: Redazione

Mercato autocarri: bene i dati di agosto. Al via gli incentivi per il rinnovo delle flotte

Prosegue la crescita a doppia cifra del mercato degli autocarri (+62,2%) e si mantiene positivo l’andamento del settore dei rimorchi e semirimorchi (+8,8%). Intanto, con la pubblicazione sulla GU, prendono il via gli incentivi per le imprese di autotrasporto, mirati al rinnovamento delle flotte.


 

In arrivo più di 25 milioni di euro per il rinnovo e l’adeguamento tecnologico del parco veicolare delle imprese di autotrasporto merci in conto terzi, per l’acquisizione di beni strumentali per il trasporto intermodale e per favorire iniziative di collaborazione e di aggregazione tra imprese del settore.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 15 settembre scorso del decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e del decreto Direttoriale, sono state stabilite la ripartizione e le modalità di erogazione delle risorse finanziarie a favore delle imprese di autotrasporto relative all'anno 2016, per l’acquisto anche di veicoli industriali a trazione alternativa (CNG, LNG, Elettrico) e rimorchi e semirimorchi per il trasporto Intermodale.

Immediato il commento di Andrea Zambon Bertoja, presidente della sezione Rimorchi di Anfia: “Puntare sull'innalzamento degli standard di sicurezza e di efficienza ambientale dei veicoli, ottimizzando la catena logistica e incentivando il trasporto intermodale, sono gli obiettivi che ANFIA ha condiviso, negli ultimi anni, con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il quale, anche quest’anno, ha deciso di incentivare le imprese di autotrasporto per il rinnovo e l’adeguamento tecnologico del materiale rotabile”. Bertoja va anche oltre e ringrazia il Ministero dei Trasporti, che “Con i provvedimenti degli ultimi quattro anni, il Ministero sta dando vita a una vera e propria politica di investimenti per il rinnovo delle flotte. Oltre ad aiutare il mercato dei veicoli rimorchiati a riprendersi dopo un lungo periodo di crisi, incentivando l’acquisto dei veicoli a trazione alternativa questa politica premia le aziende che investono in sicurezza, efficienza ambientale e logistica”.

Dati nuove immatricolazioni veicoli industriali (autocarri e autobus)

Secondo i dati diffusi da Anfia e presenti nell’Archivio dei Veicoli del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad agosto 2016 sono stati rilasciati 1.912 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+62,2% rispetto ad agosto 2015) e 961 libretti di circolazione di rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3500 kg (+8,8%).
Sull’anno, nei primi otto mesi del 2016 sono stati rilasciati 13.946 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+36,1%) e 9.477 libretti di circolazione di rimorchi e semirimorchi pesanti (+32,7%).

Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg registra un rialzo del 9% ad agosto 2016, per un totale di 169 libretti rilasciati, mentre nel progressivo da inizio anno riporta una flessione del 5,5%, con 1.610 libretti rilasciati.


Come evidenziano i dati elaborati da Anfia, la variazione positiva registrata nel mese deriva da un rialzo dei volumi nei segmenti degli autobus turistici, dei minibus e degli scuolabus, mentre il comparto dei mezzi finanziati – autobus urbani e interurbani – continua a presentare pesanti cali a due cifre.

Comparto autobus: serve un piano di investimento pluriennale

Con un’età media superiore ai 12 anni, il comparto autobus detiene il primato quanto ad anzianità, tra le diverse tipologie di veicoli circolanti in Italia. Si tratta di un dato preoccupante, soprattutto ai fini della sicurezza, se si considera che gli autobus sono destinati al trasporto collettivo delle persone e che hanno percentuali di utilizzo nettamente superiori a quelle di un'auto privata. L’anzianità del parco produce ovviamente conseguenze molto negative in termini di impatto ambientale, efficienza a livello di consumi e sicurezza stradale.

Solo un piano di investimento pluriennale nel comparto TPL può garantire un effettivo ricambio del parco circolante, oltre a consentire all’industria nazionale – che oggi lavora a meno della metà della sua capacità produttiva – di ripartire, raddoppiando la produzione in risposta alla domanda pubblica. L’assenza di una pianificazione del trasporto pubblico e di una strategia di intervento a medio termine, indirizzate all'efficienza e alla qualità del servizio, hanno causato, infatti, anche l’indebolimento di un intero settore industriale, presente invece in tutti i major markets europei.



 

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