News | 12 June 2025 | Autore: Redazione su dati Anfia

Il parco invecchia, il mercato frena: a maggio giù autocarri e bus. I dati Anfia

Il perdurante calo del mercato rende urgente, per Anfia, il rilancio degli incentivi e la creazione di un fondo strutturale per contrastare l’invecchiamento del parco circolante.

 

Il mese di maggio 2025 conferma il clima di forte incertezza che da tempo caratterizza il mercato dei veicoli industriali.
Secondo i dati diffusi da Anfia, le immatricolazioni di autocarri con ptt superiore a 3.500 kg hanno subito un brusco arresto, registrando un calo del -18,6% rispetto allo stesso mese del 2024. Ancora più marcato il crollo degli autobus, che segnano un pesante -37,5%.
In controtendenza, i veicoli trainati proseguono il loro trend positivo, con un incremento del +32,1% nel mese.

La fotografia dei primi cinque mesi del 2025 mostra un mercato che continua a oscillare: dopo timidi segnali di ripresa in alcuni periodi, arrivano battute d’arresto che ridisegnano subito il quadro.
In questo arco temporale, infatti, il comparto autocarri chiude con un complessivo -9,9%, mentre i trainati crescono del +12,6%.
Gli autobus, colpiti dal venir meno dell’effetto PNRR, calano invece del -19,4% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Analizzando il mercato per alimentazione, nei primi cinque mesi dell’anno la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta dell’1,6% (era del 2% a gennaio-maggio 2024), mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano il 2,9% del totale (lo 0,8% a gennaio-maggio 2024).


 

Il commento di Luca Sra, delegato Anfia per il trasporto merci

“La perdurante contrazione delle immatricolazioni degli autocarri destinati al trasporto merci testimonia la necessità di un ripensamento delle politiche pubbliche per l’autotrasporto al fine di arrestare il progressivo invecchiamento del parco circolante – ha commentato Luca Sra, delegato Anfia per il trasporto merci.
A questo proposito, si richiama l’esigenza di valorizzare le risorse già stanziate dall’ultima legge di bilancio a sostegno degli investimenti veicolari, procedendo tempestivamente alla loro attuazione e al reintegro dell’ammontare originariamente previsto allo scopo.

In secondo luogo, si riafferma chiara l’importanza di procedere alla strutturazione di un fondo pluriennale per il rinnovo delle flotte, così come già annunciato anche dal Ministro dei Trasporti lo scorso aprile, per promuovere un reale svecchiamento del parco circolante. Come già sottolineato in precedenti occasioni, affinché tale strumento possa rivelarsi efficace è fondamentale che sia disegnato nel rispetto del principio della neutralità tecnologica, riconoscendo in particolare il contributo che già oggi apportano i biocarburanti – e in particolare il biometano compresso o liquefatto e l’HVO – in termini di riduzione delle emissioni di CO2.
Tali politiche dovranno essere integrate da misure come l’introduzione di un credito d’imposta sui biocarburanti e la riattivazione di incentivi fiscali per l’acquisto di beni strumentali sostenibili che includano i veicoli ad alimentazione alternativa”.

 

Rimorchi e semirimorchi: mercato in espansione, normativa da rivedere

In riferimento ai veicoli trainati, pur in un contesto di crescita del segmento, Anfia evidenzia un clima di preoccupazione e incertezza normativa. Come sottolinea Massimo Menci, presidente della Sezione Rimorchi di Anfia, “prosegue il trend di crescita per il settore dei rimorchi e semirimorchi, sia rispetto allo stesso mese del 2024 sia nel cumulato da inizio anno, con i semirimorchi che nel mese di maggio segnano un rialzo a doppia cifra (+35%)”.
Tuttavia, avverte Menci, “seppure il mercato mostri segnali positivi, restano forti le preoccupazioni in termini di mancata attenzione da parte delle istituzioni europee alle specifiche problematiche del comparto. Continuiamo quindi a lavorare affinché Bruxelles riveda la normativa sui target CO2, estendendo anche ai veicoli pesanti la flessibilità recentemente accordata ai veicoli leggeri”.
 

Autobus: un mercato in attesa di nuove politiche di sostegno

Il comparto degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg continua a mostrare segni di difficoltà.
A maggio 2025 sono state immatricolate 395 nuove unità, in calo del -37,5% rispetto allo stesso mese del 2024.
Tutti i segmenti risultano in flessione, con cali a doppia cifra, tra cui anche i veicoli destinati al trasporto pubblico locale (TPL), che calano del 25,1%.

Nel periodo gennaio-maggio 2025, il totale delle immatricolazioni si attesta a 2.232 unità, in calo del -19,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’unico segmento in crescita è quello turistico (+23,2%), mentre gli altri comparti continuano a perdere terreno: -34% i minibus, -28,2% i mezzi per il TPL e -0,9% gli scuolabus.

Come commenta Andrea Rampini, presidente della sezione Autobus di Anfia, “dopo la forte iniezione di risorse del PNRR, era prevedibile un rallentamento. Il mercato degli autobus resta però in un trend negativo, con cali significativi sia su base mensile che nel cumulato annuo”. Rampini sottolinea come lo scenario attuale sia “fortemente critico per l’industria del settore”, evidenziando la necessità di massimizzare le risorse disponibili a livello nazionale ed europeo.
In particolare, Anfia auspica che all’interno del Piano Sociale per il Clima, elaborato dal Governo, vengano previsti incentivi per stimolare la domanda di autobus a basse e zero emissioni, in linea con le linee guida della Commissione Europea.

Dal punto di vista dell’alimentazione, i dati confermano una lenta ma costante evoluzione tecnologica: nei primi cinque mesi del 2025 gli autobus a gas rappresentano il 20,9% del totale, mentre le alimentazioni alternative (elettrico, ibrido gasolio/elettrico e ibrido metano/elettrico) arrivano complessivamente al 24,1%, in crescita rispetto al 21,4% dello stesso periodo del 2024.


 

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