News | 10 July 2025 | Autore: Redazione

Brusca frenata dei veicoli industriali: a giugno il mercato perde circa il 30%, -14% sul semestre

Con il mese di giugno 2025 si chiude un semestre congiunturale molto difficile: Starace lancia l’allarme per un comparto in affanno, esortando interventi urgenti e misure di sostegno concrete.

 

Il settore dei veicoli industriali chiude il mese di giugno 2025 con una pesante battuta d’arresto, e un semestre che ormai appare più scuro che chiaro.
Nel commentare i dati appena diffusi dal Centro Studi e Statistiche di Unrae, il presidente della Sezione Veicoli Industriali Paolo A. Starace rimarca l’urgenza di passare dagli annunci ai fatti, per evitare che il 2025 si trasformi in un anno da dimenticare. Interventi tempestivi possono ancora rovesciare la curva negativa, ma serve farlo prima che la crisi diventi strutturale e possa mettere a rischio l’occupazione della filiera.

Esaminando i dati diffusi, si evidenzia la negativa performance dei veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 t, che hanno subito una flessione del 29,5% rispetto allo stesso mese del 2024. Le immatricolazioni totali si fermano a 2.539 unità, in netto calo rispetto alle 3.600 registrate lo scorso anno. 



Analizzando le diverse classi di peso, i veicoli leggeri (da 3,51 a 6 t) mostrano un arretramento significativo, con 115 immatricolazioni contro le 158 dell’anno precedente, pari a una flessione del 27,2%. Ancora più accentuata la contrazione dei mezzi da 6,01 a 15,99 t, che perdono oltre la metà del volume, passando da 410 a 194 veicoli (-52,7%).
Anche i veicoli pesanti sopra le 16 t risultano in calo, da 3.032 a 2.230 immatricolazioni, con una riduzione del 26,5%. In questo segmento, i carri scendono da 1.383 a 938 unità (-32,2%), mentre i trattori stradali perdono il 21,6%, passando da 1.649 a 1.292 unità.
 

Il commento di Starace


“I risultati fortemente negativi registrati nel mese di giugno, penalizzati dal confronto con il picco di immatricolazioni dello stesso periodo dello scorso anno - influenzato dall’entrata in vigore del Regolamento Generale sulla Sicurezza dei veicoli (c.d. ‘GSR 2’) - restituiscono un quadro congiunturale estremamente complesso per l'intero primo semestre dell'anno. I volumi di mercato rappresentano un fattore cruciale per la sostenibilità dei costi di struttura delle imprese e, alla luce del crollo registrato e delle previsioni sfavorevoli per il secondo semestre 2025, non è possibile escludere potenziali impatti anche sul piano occupazionale lungo l’intera filiera dei veicoli industriali”, ha commentato Paolo A. Starace.

“Nel corso degli ultimi mesi – ha proseguito il presidente della sezione Veicoli Industriali – Unrae, unitamente alle principali associazioni di categoria, ha più volte rivolto appelli alle istituzioni affinché fossero riconosciute le criticità che sta attraversando il comparto. Solo lo scorso mese, è stata trasmessa una nota congiunta ai vertici ministeriali per evidenziare non solo le difficoltà oggettive che gravano sul settore del trasporto, ma anche la sua rilevanza strategica per l’intera economia nazionale”.

“Ad oggi, tuttavia, tali istanze sono rimaste prive di riscontro, sia sotto il profilo formale che sostanziale, a riprova di come le attuali priorità del Governo sembrino orientate altrove, nonostante il peggioramento del contesto internazionale stia aumentando le incertezze sul futuro prossimo. In tale scenario, appare legittimo interrogarsi sull’opportunità di una revisione delle suddette priorità e di un più equilibrato orientamento delle risorse disponibili, anche alla luce degli ingenti investimenti recentemente previsti per singoli interventi infrastrutturali. Una diversa allocazione, calibrata per rispondere con efficacia alle reali e urgenti necessità del settore potrebbe generare ricadute positive e fornire benefici immediatamente riscontrabili”
, ha concluso Starace.
 

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