News | 10 May 2024 | Autore: Redazione

Autocarri: ad aprile il mercato torna in positivo, ma la domanda rimane contenuta

Secondo l’analisi di Unrae, i risultati non riflettono la reale domanda del mercato, che rimane contenuta, perché i volumi sono frutto dello smaltimento degli stock presso le reti di distribuzione.

 

Dopo la battuta di arresto fatta registrare a marzo, torna in positivo il mercato dei veicoli industriali, che segna ad aprile una crescita mensile del 18,5%.
Lo rivelano i dati dell’analisi condotta dal Centro Studi e Statistiche di Unrae  – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – che ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di aprile 2024.
Con un totale di 2.340 veicoli immatricolati rispetto ai 1.974 dello stesso periodo dell'anno precedente, il quarto mese dell’anno torna in territorio positivo, con una crescita a due cifre.


Il segmento di mercato con la migliore performance risulta essere quello dei veicoli pesanti di massa uguale o superiore a 16 t, che registra un incremento delle immatricolazioni del 22,8%, con oltre 370 unità aggiuntive rispetto ad aprile 2023. Seguono i veicoli leggeri con peso fino a 6 t, che mostrano un leggero avanzo del 2%.
Al contrario, soffrono ancora i mezzi medio-leggeri sotto le 16 t, in calo a -2,8%. Il dato complessivo del primo quadrimestre 2024 restituisce un mercato in crescita dell’8,5%, con 10.168 veicoli immatricolati rispetto ai 9.370 dello scorso anno.
 

Domanda contenuta: perché servono misure e iniziative strutturali

Secondo Unrae, tra qualche mese il mercato perderà la spinta alla crescita e si assisterà a una flessione dei volumi di mercato. Di qui, l’urgenza di iniziative strutturali, coerenti e consistenti, per favorire la transizione ecologica.

“Il buon risultato di aprile non deve trarre in inganno - ha commentato Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae - poiché, in un contesto in cui la domanda rimane contenuta e i tempi di consegna si sono normalizzati, i volumi di immatricolato sono prevalentemente frutto dell’attività di smaltimento dello stock dei veicoli presso le reti di distribuzione. Pertanto, i volumi espressi non sono da prendere come riferimento del reale stato di salute del mercato”.

“Esaurita questa fase, se mancheranno i necessari sostegni al settore, il rischio già paventato è che assisteremo a una flessione dei volumi di mercato con un grave rallentamento degli ordini e dei livelli di vendita. Ad oggi, infatti, non ritroviamo interventi adeguati a stimolare il comparto se non nelle promesse di una campagna elettorale che impegna già da tempo le forze politiche e che ritarda ulteriormente l’adozione delle misure più volte auspicate”,
ha aggiunto il presidente Starace.

“Le iniziative strutturali, coerenti e consistenti per favorire la transizione ecologica risultano ancor più urgenti alla luce degli ultimi pronunciamenti del Parlamento europeo, che vedono innalzare i target di decarbonizzazione per i veicoli pesanti già dal 2030, costringendo i costruttori a immettere una rilevante quota di veicoli a zero emissioni sul mercato per scongiurare gravi sanzioni in capo alle case con conseguenze negative sulla capacità di investire in nuove tecnologie e di innovare”, ha concluso Starace.
 

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