News | 10 November 2021 | Autore: Redazione

Le difficoltà di approvvigionamento frenano il mercato dei veicoli industriali: ottobre cala del 12,7%

Il rallentamento della produzione è generalizzato a tutti i segmenti, compreso quello dei pesanti, che finora ha sempre trainato il mercato, e che cala del 13.9%.


 

Continua l’altalena del mercato dei veicoli industriali, che nel mese di ottobre ha fatto segnare un calo importante. Il rallentamento della produzione è generalizzato a tutti i segmenti, compreso quello dei pesanti, che finora ha sempre trainato il mercato, e che cala del 13.9%.
Secondo le stime elaborate dal Centro Studi e Statistiche di Unrae, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, il mese di ottobre 2021 si è chiuso con 1.615 unità immatricolate, rispetto alle 1.850 di ottobre 2020, pari a un calo del 12,7%.

Il rallentamento più significativo viene dal comparto dei veicoli pesanti, che segna un -13,9% (con 1.360 unità contro le 1.570 di ottobre 2020). Più dolce, invece, la frenata dei veicoli con massa totale a terra compresa tra le 6 e le 16 tonnellate, che nel mese di ottobre registra un -6.3% (pari a 207 unità contro 221 dell’ottobre 2020). Pressochè azzerato, invece il segmento dei leggeri, ovvero dei veicoli fino alle 6 tonnellate di massa a terra, che scende sotto la soglia delle 50 unità (registrate a ottobre 2020), con solo 48 veicoli immatricolati.


Questo generale rallentamento, che Unrae non imputa a una debolezza della domanda, quanto a criticità dal lato dell’offerta, impatta anche sull’andamento del mercato nei primi 10 mesi dell’anno. I dati, confrontati con lo stesso periodo del 2019, ci segnalano una crescita del mercato del 5,2%, trainata – come più volte ripetuto da Unrae – dal segmento dei pesanti, che nel periodo gennaio-ottobre 2021 crescono del 9% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Segnali di sofferenza dal mercato: necessari interventi urgenti

“La prima osservazione – ha osservato Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae – è che il mercato di ottobre 2021 va in negativo rispetto al 2020 per tutte le fasce di massa, anche per quella dei pesanti, che finora ha sempre trainato il settore, anche nei momenti più confusi. La ragione va cercata non tanto dal lato della domanda, che pure necessita di sostegno strutturale e continuo, ma – in questo momento particolare – soprattutto dal lato dell’offerta”.

“Dopo una serie di scosse del mercato, conseguenti alle misure di contenimento del contagio – ha spiegato Starace – ci sono segnali di una sofferenza più grave, che deriva dalla carenza planetaria di alcuni componenti essenziali per la fabbricazione di quei veicoli. Molti costruttori stanno già effettuando, o hanno in programma, riduzioni o fermi temporanei della produzione con conseguenti ritardi nelle consegne dei veicoli. Questa situazione impone innanzitutto che siano rivisti i termini per la presentazione delle rendicontazioni, fissati dai decreti di finanziamento degli investimenti già in atto, e che vengano poi considerate tali condizioni critiche della produzione nel fissare i termini dei provvedimenti in itinere”.

“Da ultimo, – ha ricordato Starace – se in queste condizioni non verranno emanati al più presto interventi di supporto al mercato dei veicoli industriali, e in particolare di quelli a minor impatto ambientale, attraverso un piano strutturale a medio/lungo termine, che preveda anche la diffusione di infrastrutture di servizio e rifornimento idonee, continueranno a crearsi andamenti altalenanti nel mercato e incertezze da parte delle aziende che devono investire nella flotta, con una spirale pericolosa per lo sviluppo del settore logistico”.
 

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