News | 23 July 2025 | Autore: Redazione

Il mercato dei rimorchi frena a giugno; trend negativo per la seconda metà dell’anno

In netto calo il mercato di rimorchi e semirimorchi a giugno (dati Unrae). L’incertezza frena le aziende, che faticano a programmare il rinnovo delle flotte.


 

Dopo quattro mesi consecutivi di crescita, a giugno il comparto dei rimorchi e semirimorchi interrompe il suo slancio, segnando una flessione del 12,5%: le immatricolazioni scendono a 1.300 unità, contro le 1.485 registrate nel giugno 2024.
Questo arretramento, seppur atteso, fotografa una svolta negativa nel mercato, compromettendo un trend che, nei mesi precedenti, aveva portato il comparto a crescere con buoni ritmi.

I dati pubblicati dal Centro Studi e Statistiche di Unrae rivelano che, nonostante il rallentamento di giugno, il bilancio dei primi sei mesi del 2025 resta in terreno positivo: da gennaio a giugno sono stati immatricolati 7.794 rimorchi e semirimorchi, con un incremento del 7,2% rispetto alle 7.269 unità del primo semestre 2024.
Tuttavia, questo segnale di fiducia non basta a nascondere le nubi all’orizzonte.
 

Il commento di Michele Mastagni

Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di Unrae, commenta con preoccupazione la situazione, sottolineando che le prospettive per la seconda parte dell’anno non sono incoraggianti e auspicando interventi tempestivi e mirati da parte del Governo. La sensazione diffusa è che l’incertezza stia bloccando le aziende dell’autotrasporto, rendendo difficile programmare il rinnovo delle flotte di veicoli trainati.
A preoccupare ulteriormente è il fattore sicurezza: l’età media dei veicoli trainati supera ormai i 17 anni, con inevitabili effetti negativi sulle prestazioni operative e sui costi di gestione.

“La brusca frenata registrata a giugno, dopo i buoni risultati dei mesi precedenti, era ampiamente prevista. Le prospettive per la seconda parte dell’anno sono tutt’altro che incoraggianti e si profila un trend negativo che potrebbe caratterizzare la chiusura del 2025. Il quadro appare dunque particolarmente preoccupante e, in assenza di interventi tempestivi e mirati da parte del Governo, le difficoltà del comparto rischiano di protrarsi a lungo”, ha affermato Mastagni.

“Molte aziende di autotrasporto, pur consapevoli del loro ruolo strategico nella transizione del settore, si trovano oggi ad affrontare uno scenario fortemente incerto, che non consente di programmare in modo adeguato il rinnovo delle flotte di veicoli trainati. Tale contesto impone un’azione decisa e puntuale da parte delle Istituzioni, in particolare per quanto riguarda l’attuazione di strumenti di supporto agli investimenti, senza i quali anche la sicurezza della circolazione stradale rischia di essere compromessa", ha aggiunto.

“Alla luce della riduzione delle risorse rispetto agli esercizi precedenti, chiediamo che ai 19 milioni di euro stanziati per il 2025 vengano tempestivamente aggiunti ulteriori fondi, così da garantire almeno il livello minimo annuale di 25 milioni destinato al rinnovo del parco veicolare. Ribadiamo, infine, l’auspicio che il Piano straordinario pluriennale per il trasporto merci, da tempo all’attenzione del Governo e più volte richiamato dal Ministro Salvini, possa essere approvato in tempi rapidi. È fondamentale che una quota adeguata dei circa 600 milioni di euro previsti sia riservata specificamente all’ammodernamento dei veicoli trainati, che presentano oggi un’età media superiore ai 17 anni”, ha concluso il Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di Unrae.
 

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