
A quattro anni dal fallimento delle trattative con il gruppo cinese FAW, Iveco sarebbe nuovamente al centro di voci su un potenziale accordo con Tata Motors. Nessuna delle parti ha confermato le indiscrezioni.
Il gruppo indiano Tata Motors avrebbe avviato contatti con Exor per acquisire il controllo di Iveco, escludendo però la divisione difesa IDV, che è in fase di separazione o vendita separata entro la fine del 2025.
La notizia ha avuto un impatto immediato sul mercato: il titolo Iveco ha registrato un incremento del 9,7% alla Borsa di Milano. Tuttavia, l'ipotesi di vendita ha suscitato preoccupazioni tra i sindacati, che temono per il futuro dei 14.000 dipendenti italiani e per il ruolo dell'Italia nel settore automotive.
Le organizzazioni sindacali hanno richiesto un incontro urgente con il governo, invocando l'applicazione del golden power per tutelare un asset considerato strategico per il Paese.
Non è la prima volta che Iveco finisce nel mirino di un acquirente extraeuropeo. Nel 2021, CNH Industrial (che deteneva il pieno controllo della società) era in trattative con il gruppo cinese FAW per la cessione delle attività On-Highway (camion, autobus e quota di minoranza della divisione motori FPT), con un’offerta stimata attorno ai 3 - 3,5 miliardi di dollari.
L’operazione però non andò a buon fine, anche a causa dell’intervento governativo italiano e delle preoccupazioni legate al golden power.