News | 25 January 2024 | Autore: Redazione

I numeri del mercato truck, trailer e bus nel 2023 secondo il focus di Anfia

La fotografia scattata da Anfia ci mostra una crescita di tutti i segmenti, ad eccezione dei rimorchi. Buone le performance dei bus (mai così bene negli ultimi 20 anni).

 

Il mercato dei veicoli industriali accelera la crescita e, dopo il leggero progresso registrato nel corso del 2002, chiude l’anno 2023 con un sostanziale incremento.
Ma, a fronte ai buoni risultati, gli operatori lamentano il perdurare dell’incertezza e, sostenuti dalle associazioni di riferimento, esprimono l’esigenza di una normativa a sostegno del rinnovo del parco. 

Lo fa anche Anfia che, nel pubblicare l’ultimo studio realizzato dall'Area Studi e Statistiche relativo al mercato dei veicoli commerciali e industriali in Italia, sottolinea l’importanza di un piano strategico di medio-lungo periodo per incentivare e accompagnare la transizione del trasporto pesante e indirizzare il rinnovo del circolante verso le tecnologie di ultima generazione.

In sintesi il trend è il seguente:
  • autocarri pesanti: +11,4%
  • VCL: +22,5% rispetto al 2022
  • veicolitrainati (rimorchi e semirimorchi): -7,9%
  • autobus: +55,9%


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Focus del mercato autocarro

Dopo un inizio anno in grande slancio (+16,5% a gennaio) e una chiusura d’anno con il freno a mano (-28,2% a dicembre), il mercato degli autocarri pesanti archivia nell'intero 2023 un buon risultato. Sono infatti 28.623 le immatricolazioni totali, con un incremento dell'11,4% sul 2022, mentre in confronto con il 2021, la crescita è stata invece del 13%.

Di questi 28.623 nuovi veicoli, 27.750 hanno motorizzazioni diesel (97% di quota di mercato, maggiore di quasi un punto percentuale rispetto allo scorso anno), mentre il restante 3% è costituito da veicoli ad alimentazioni alternative. Da segnalare: lo 0,3% di quota dell’elettrico (con solo 72 unità immatricolate); il declino dei mezzi a gas naturale liquefatto (con 232 immatricolazioni, pari allo 0,8%, mentre era il 2,6 nel 2022) e lo scatto in avanti delle alimentazioni ibride gasolio/elettrico, che passano da uno zero percento di quota nel 2022 allo 0,9% a fine 2023, grazie a 252 camion immatricolati.

Per quanto riguarda invece l’analisi per classi di peso, va evidenziato il forte incremento dei pesanti oltre le 16 tonnellate, che sfonda il muro dei 24.000 veicoli immatricolati (con una crescita del 12,1%) ma anche degli autocarri leggeri (con massa compresa tra le 3,5 e le 5 tonnellate) che, seppur con numeri inferiori (149 unità) crescono del 63,7%.

Arrivando alla classifica delle marche, il costruttore nazionale Iveco detiene circa la metà del mercato degli autocarri fino a 8 tonnellate, con 1.172 unità pari al 51,4% di share, in calo di 4,6 punti percentuali rispetto al 2022. Seguono Isuzu (con 328 unità, -11,6%) e Fuso Mitsubishi (con 302 unità, +58,1%).
Tutti in crescita, invece, i costruttori che compongono la classifica dei Top5 degli autocarri con massa superiore alle 8 tonnellate. Il 39,5% del mercato del nuovo è nelle mani di Iveco, che migliora la sua share rispetto allo scorso anno, grazie a 1.071 veicoli in più immatricolati. 
Testa a testa tra Volvo (con 3.510 unità vendute), Scania (3.295 unità) e Daf (3.003 unità), che crescono rispettivamente del 10, 18 e 17% rispetto allo scorso anno.
 

Focus del mercato dei VCL

Nel 2023, il mercato dei veicoli commerciali leggeri, con 195.618 targhe, segna una crescita del 22,5% rispetto al 2023. Se paragonato con il 2021 la crescita è del 6,7%.

Focus del mercato trainati 

Per il settore dei veicoli trainati (rimorchi e semirimorchi) con ptt superiore a 3.500 Kg, nel 2023 il saldo è negativo: 15.533 mezzi e -7,9% immatricolazioni. Nel confronto con il 2021, la registrazione di nuovi libretti è pari a +2,7%.

Focus del mercato dei bus

Da segnalare il settore degli autobus, che nel 2023 registra la crescita maggiore, +55,9% e 5.140 nuovi veicoli.
L’incremento nelle immatricolazioni è stato fortemente stimolato dai fondi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ma anche da quelli del Fondo complementare per la mobilità e quelli del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, oltre a vari finanziamenti da enti locali. Grazie a questi sostegni, il volume di immatricolazioni è il più alto degli ultimi 20 anni.
 

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