News | 16 February 2023 | Autore: Redazione

Riduzioni emissioni truck e bus: le reazioni degli operatori alla proposta della Commissione Europea

La proposta che arriva da Bruxelles di nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per veicoli industriali e autobus preoccupa tutta la filiera produttiva

 

La proposta di revisione del Regolamento europeo sulla riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli industriali (EU 2019/1242) avanzata lo scorso 14 febbraio dalla Commissione europea ha destato molta preoccupazione nella filiera produttiva del comparto. Bruxelles ha infatti ulteriormente inasprito il target già fissato al 2030 (da -30% a -45%) e ha previsto obiettivi decisamente ambiziosi per il 2035 (-65%) e per il 2040 (-90%).

Con un comunicato stampa, Anfia ribadisce la difficoltà, se non l’impossibilità di sviluppare in così pochi anni - appena sette in riferimento all’obiettivo del 2030 - soluzioni tecnologiche in grado di dimezzare le emissioni di CO2 degli autocarri e dei mezzi da lavoro che hanno caratteristiche tecniche diverse dalle autovetture e, soprattutto, una grande varietà di allestimenti e di missioni.

“Pur apprezzando l’inclusione dei motori a combustione interna alimentati a idrogeno – si legge nella nota stampa – l’obiettivo per il 2040 mina il principio di neutralità tecnologica, che risulta invece fondamentale per salvaguardare e valorizzare competenze già esistenti nell’industria automotive europea, mitigando gli impatti sociali della transizione energetica. Solo introducendo nel regolamento un meccanismo di contabilizzazione dei benefici apportati dall’utilizzo dei carburanti rinnovabili, sarà possibile favorire una rapida e sostenibile decarbonizzazione del settore.”

Il trasporto merci non è il solo comparto toccato dalla proposta della Commissione Europea. Ancora più ambiziosi sono infatti i target fissati per il settore del trasporto passeggeri, con uno stop delle emissioni per i nuovi autobus già a partire dal 2030.

“E’ indispensabile creare le condizioni abilitanti per centrare l’obiettivo: un adeguato sviluppo della rete infrastrutturale, misure strutturali di incentivazione all’acquisto dei mezzi a zero emissioni, una politica energetica che permetta di generare energia elettrica e idrogeno al 100% da fonti rinnovabili e, non ultima, la sostenibilità dei costi per gli operatori del settore."

Due dati sulla rete infrastrutturale ce li dà ACEA, l’associazione europea dei costruttori di autoveicoli, che stima che già per raggiungere il nuovo target al 2030 siano necessari in UE almeno 50.000 punti di ricarica pubblici per gli autocarri, di cui 35.000 ad elevate performance e almeno 700 stazioni di rifornimento di idrogeno –

"In definitiva, le tecnologie veicolari rappresentano solo una parte della soluzione per uscire vincitori dalla sfida della decarbonizzazione dei trasporti, che deve necessariamente accompagnarsi ad un set di politiche industriali e politiche dei trasporti coerenti e coordinate - sottolinea Anfia. - In questo senso, Anfia  ribadisce la necessità di strutturare, a livello nazionale, un piano pluriennale per il rinnovo del parco circolante autocarri con mezzi a basse e zero emissioni per cui siano previsti stanziamenti coerenti con quanto già messo in opera da altri Paesi dell’Unione europea."

"In riferimento al comparto autobus, infine, l’obbligo di vendita al 100% di autobus urbani a zero emissioni di CO2 a partire dal 2030 sottopone a una forte pressione gli operatori del trasporto pubblico, chiamati a rivedere i loro piani di investimento e di infrastrutturazione dei depositi. Potrebbe inoltre innescare un meccanismo di anticipazione degli acquisti per cercare di ottenere gli ultimi mezzi ad alimentazione tradizionale. Sicuramente, a livello nazionale, si rende necessario incrementare i fondi già disponibili per il rinnovo del parco circolante a basse emissioni, che, alla luce dei rincari delle materie prime e dell’aumento dell’inflazione, sono già insufficienti a raggiungere gli obiettivi prefissati antecedentemente."

Anfia si impegna a dare il proprio contributo alle imminenti discussioni a livello europeo e auspica che con il sostegno del governo italiano, il Parlamento e il Consiglio dell’Unione Europea, apportino le necessarie modifiche per pervenire ad una legislazione che rispetti il principio di neutralità tecnologica e consenta l’accelerazione della decarbonizzazione del settore in modo sostenibile.
 

Photogallery

Tags: mercato VI anfia trasporto merci trasporto passeggeri

Leggi anche