Articoli | 19 May 2022 | Autore: Manuela Lai

Il mercato IAM Truck sotto la lente del Politecnico di Torino: andamenti, fatturati e previsioni

Dal 2019 anche l’aftermarket truck è oggetto delle analisi del Centro di Ricerca del Politecnico di Torino. Quali sono i dati più interessanti che sono emersi? Ce li raccontano Silvano Guelfi e Paolo Saluto.


 

Da dodici anni le performance del mercato aftermarket auto sono oggetto di accurate analisi ed elaborazioni, condotti con lo scopo di fornire agli operatori strumenti utili al loro operato.
A partire da gennaio 2020 anche l’aftermarket truck può disporre di simili dati e analisi, essenziali per orientarsi e compiere le scelte opportune per raggiungere nuovi traguardi di crescita.

Sono i dati e le analisi raccolti ed esaminati dal Centro di Ricerca Competitività e Valore d’Impresa guidato da Silvano Guelfi e da Paolo Saluto del Politecnico di Torino (in foto), ben conosciuto agli addetti del settore come Osservatorio IAM Trend Italia Truck.

In foto: Silvano Guelfi e Paolo Saluto.
Silvano Guelfi è Professore di Economia Aziendale del Politecnico di Torino; Responsabile Scientifico Osservatorio di Mercato IAM Italia del Politecnico di Torino; Co-Founder Standard & Testing Spin Off del Politecnico di Torino.

Paolo Saluto è Ricercatore del Politecnico di Torino; Responsabile Operativo Osservatorio di Mercato IAM Italia del Politecnico di Torino; Co-Founder Standard & Testing Spin Off del Politecnico di Torino.



L'obiettivo è analizzare mensilmente, in condizioni di assoluta indipendenza e rigore scientifico, l'andamento del mercato in termini di fatturato, volumi, mix e prezzi netti di vendita.
A distanza di due anni dalla presentazione dei primi dati, fino ad oggi raccolti in una perdurante situazione di crisi sanitaria ed economica, abbiamo voluto evidenziare con i due professori del Politecnico che conducono lo studio, quali sono le performance da evidenziare e quali le previsioni nel breve termine.
Ciò che sicuramente ha stupito, in questi due anni, è la formidabile resilienza e la professionalità degli operatori, chiamati a svolgere la loro complessa funzione di supporto al mondo dei trasporti pur in periodi di lockdown parziali o totali, senza registrare importanti cali di fatturato, ma al contrario dimostrando di essere pronti a intervenire per spostare interessi di business verso altri comparti al momento più performanti.

Com'è nata l'idea dell'Osservatorio IAM per il mercato truck e a quali esigenze risponde?
L'Osservatorio IAM Truck risponde all'esigenza della filiera di disporre di analisi oggettive, aggiornate e rigorose in relazione alle dinamiche del mercato. È un mercato che mai come oggi è caratterizzato da un’elevata volatilità sia per ragioni competitive proprie sia per dinamiche geopolitiche esogene. La terzietà e la professionalità dell'Istituto di Analisi, il Centro di Ricerca Competitività e Valore d’Impresa guidato da me e da Paolo Saluto del Politecnico di Torino, costituiscono, oltre la conoscenza pluriennale del contesto competitivo, elementi distintivi della analisi.

Qual è il valore aggiunto alla filiera?
Il valore aggiunto per la filiera è costituito dalla possibilità di disporre mensilmente delle dinamiche di mercato a livello di fatturati, volumi venduti e prezzi netti di vendita per le singole categorie prodotto in termini sia congiunturali sia tendenziali, year to date e rolling.
Un focus di particolare rilevanza è costituito dall’analisi e dalla valutazione dell’effetto prezzi puro rispetto all’effetto mix dei codici prodotto venduti: tale distinzione è indispensabile per isolare la reale variazione dei prezzi a parità di codici venduti e l’impatto sul prezzo medio generato da un differente paniere di codici prodotto.



Nel 2012, il fatturato della distribuzione dei ricambi truck è cresciuto del 19,4% vs il 2020, mentre il decremento è solo dell’1% vs il 2019.


Può descrivere l'andamento del mercato degli ultimi anni? Come ha reagito alla crisi sanitaria ed economica?
La filiera truck ha evidenziato una formidabile resilienza rispetto sia alla crisi pandemica sia a quella economica. Le merci, e soprattutto quelle legate ai beni primari e di largo consumo, necessitano comunque di essere disponibili per soddisfare le esigenze essenziali e quindi di essere trasportate. Per certi versi le crisi economiche rivelano l’importanza capitale della filiera truck che ha, nella tempestività del suo operare, una delle qualità distintive.
Il fatturato della distribuzione dei ricambi truck è cresciuto del 19,4% vs il 2020 (fig. 1, poco sopra) mentre il decremento è solo dell’1% vs il 2019.

Quali sono le previsioni per il prossimo anno/biennio?
Ad esclusione di eventi geopolitici e/o naturali non prevedibili, le previsioni confermano le performance positive degli ultimi anni, con un impatto importante dell'effetto prezzi correlato alla necessità di sintonizzarsi rispetto alla dinamica inflativa.
Anche per tale settore sarà fondamentale da un lato l’evoluzione normativa in relazione alla crescente attenzione rispetto alle variabili ambientali e dall’altro la costante focalizzazione sui processi di efficienza economica e di miglioramento del livello di servizio rispetto alla necessità di differenziazione competitiva.

C'è un aspetto che vi ha colpito dai risultati dell'osservatorio?
Senza dubbio la formidabile resilienza e la professionalità degli operatori, capaci di interventi tempestivi e mirati volti a minimizzare gli effetti delle discontinuità di mercato. In secondo luogo, la grande capacità di rimodulare i costi in base alle richieste del mercato e alle dinamiche del fatturato e la costante vocazione ad investire in innovazione, di processo, di prodotto e di servizi.
 

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