News | 29 November 2024 | Autore: Redazione

Mercato aftermarket truck: resilienza e crescita in primo piano al primo convegno IAM VI Italia

È emerso in modo chiaro il costante sviluppo professionale e organizzativo dei principali operatori. L’aftermarket truck è mercato quanto mai sano, competitivo, in via di consolidamento e forte sviluppo.
 

Quando nel 2020 Silvano Guelfi e Paolo Saluto, ricercatori del Politecnico di Torino, decisero di ampliare le analisi del mercato aftermarket indipendente, fino ad allora focalizzato sul segmento auto, anche al comparto dei mezzi pesanti, emerse immediatamente una peculiarità: la formibabile resilienza e la professionalità degli operatori, capaci di interventi tempestivi e mirati volti a minimizzare gli effetti delle discontinuità di mercato. 
Era il periodo della crisi pandemica, ma quella peculiarità è rimasta e contraddistingue l’aftermarket indipendente truck, un mercato quanto mai sano, competitivo, in via di consolidamento e forte sviluppo.

Silvano Guelfi e Paolo Saluto ce lo hanno detto a suon di numeri durante il primo Convegno IAM VI Italia, tenutosi lo scorso 27 novembre 2024 presso l’I3P, ovvero l’incubatore del Politecnico di Torino. Per la prima volta, infatti, al mercato IAM del veicolo industriale è stata dedicata un’intera giornata, dando così il giusto spazio a una filiera economica di peso e in via di espansione.

Tre le macro-aree trattate:
  • Analisi delle Performance Economico Finanziarie 2024-2019 degli attori primari della Filiera IAM Veicolo Industriale;
  • Analisi delle performance del venduto delle diverse categorie prodotto in termini dinamica di fatturato, volumi, prezzi e mix sempre per il periodo 2024-2019;
  • Aggiornamento di sintesi dell’andamento del mercato IAM Veicolo Industriale ad ottobre 2024 e proiezioni a dicembre 2024, 2025 e 2026.
 

Meglio conoscere ciò che accade… mentre accade

Cosa sta accadendo, quindi? Il mercato VI sta cambiando profondamente e stiamo assistendo a una graduale polarizzazione. Questo trend ha incrementato la differenza tra i top player e il resto del mercato, che risulta comunque in crescita, ma con un tasso di sviluppo medio ponderato più basso.
I primi dieci operatori detengono circa il 50% dell’intero mercato (sia a livello di fatturato sia di quote di mercato), con un sviluppo dimensionale in costante aumento.
Il buon stato di salute del settore è confermato anche da altri indicatori chiave, che sono in costante miglioramento, tra cui marginalità commerciale e operativa, efficienza dei processi, utile netto e break-even point.
Non da ultimo, va presa in considerata una gestione finanziaria efficiente, con tempi di incasso e di pagamento in costante calo, così come una leva finanziaria che si mantiene stabile e contenuta.
 

Proiezioni a fine 2024 e per l’anno 2025

Secondo le analisi di Guelfi e Saluto, nonostante un avvio 2024 in netta accelerazione, assisteremo a un fine anno con una crescita in progressiva riduzione, che si attesterà intorno 5%.
Rispetto alle previsioni formulate per il 2024, le performance effettive sono stato inferiori (+4,9% vs +7,5%), in particolare per i volumi, con effetto negativo dal -5,3% invece che del +3,5%, compensato dal positivo effetto mix del +5,6% (rispetto a previsioni del -0,5%). Assolutamente allineate invece le previsioni sui prezzi del +4,5% rispetto ad un consuntivo del +4,6%.
Per quanto riguardo il 2025? La previsione è di una variazione percentuale del fatturato della distribuzione VI IAM Italia del 2025 rispetto il 2024 intorno al 7%, così determinata: “I volumi terranno per effetto del costante invecchiamento del parco circolante (e non si intravedono nella prossima manovra di bilancio risorse adeguate per incentivi al rinnovo): si può immaginare un range tra +1,5% e +2,5%. I prezzi continueranno, esclusi shock esogeni, ad aumentare, anche se in misura inferiore al 2024, di circa il 2%. L’effetto mix evidenzia un incremento di fatturato dovuto a nuovi codici con prezzo unitario più elevato ipotizzabile in un range tra +2% +3%.”
Le stesse proiezioni sono confermate anche per il 2026.

 

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Tags: politecnico torino iam vi italia

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