Articoli | 18 February 2022 | Autore: Redazione

Autocarri: il mercato resta stabile ma le misure di sostegno sono ormai improrogabili

Nonostante le difficoltà di approvvigionamento e l’incremento dei prezzi delle materie prime, il mercato dei veicoli industriali si mantiene il linea con i dati del gennaio 2021(-0,4%); crescono ancora i trainati (+7,7%) mentre frenano i bus (-28,5%).

 

A dispetto delle criticità che stanno interessando tutta la filiera, dagli shortage di materiali all’incremento dei prezzi delle materie prime, le immatricolazioni di veicoli industriali anche nel mese di gennaio 2022 si mantengono sostanzialmente in linea con i dati del 2021 in termini aggregati. Nonostante tutto… e nonostante la reiterata richiesta di un nuovo pacchetto di misure a sostegno dell’economia.

Lo ha dichiarato Luca Sra, delegato Anfia per il trasporto merci, commentando i dati diffusi dall’Associazione Nazionale della Filiera dell’Industria Automobilistica relativi al mercato degli autocarri per il mese di gennaio 2022.
L’andamento in estrema sintesi: il mercato degli autocarri, che si era chiuso con un rialzo a doppia cifra (sia per il mese di dicembre, sia nell’intero 2021) si mantiene stabile (-0,4%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mentre il mercato dei veicoli trainati continua a crescere (+7,7%), sebbene a un ritmo più contenuto rispetto a dicembre. Di segno opposto, invece, il mercato degli autobus, che registra un brusco calo (-28,5%).
 

Il comparto trasporto merci

Analizzando nel dettaglio il mercato di gennaio 2022, sono stati rilasciati 2.230 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-0,4% rispetto a gennaio 2021) e 1.248 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (+7,7%), suddivisi in 99 rimorchi (-10,8%) e 1.149 semirimorchi (+9,6%).
Per gli autocarri, a gennaio 2022 mantengono un trend positivo le regioni del Nord Est (+15,1%) e del Centro (+11,9%), mentre risultano in flessione il Nord-Ovest (-2,3%) e l’area del Sud e Isole (-14,5%).



Per classi di peso, i veicoli sopra le 8 e fino a 11,5 tonnellate riportano la crescita più significativa, +77,3%, nel primo mese dell’anno. Seguono, nella classifica, gli autocarri con peso superiore a 5 e fino a 6 t (+50%) e quelli sopra le 12 e sotto le 16 tonnellate (+21,7%). Variazione positiva più contenuta per il segmento da 16 tonnellate in su (+2,9%). Restano, invece, in calo a due cifre gli autocarri superiori a 3,5 e fino a 5 tonnellate, che chiudono a -50%, quelli del segmento sopra le 6 e fino a 8 tonnellate (-45,3%), e, infine, quelli sopra le 11,5 e fino a 12 t (-23,5%).

Gli autocarri rigidi risultano in calo del 6,4% a gennaio 2022, mentre i trattori stradali chiudono il mese a +4,3%. I veicoli da cantiere mantengono un trend di crescita, a +7,6%, mentre i veicoli stradali registrano una lieve flessione, dell’1%.

Analizzando il mercato per alimentazione, a gennaio 2022 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta del 3,3% (era del 6,7% a gennaio 2021), per un totale di 73 unità.

In riferimento ai veicoli trainati, a gennaio 2022, risultano in crescita a tripla cifra le regioni del Centro (+107,4%) e a doppia cifra l’area Sud e isole (+12,6%), mentre si registrano flessioni sia nel Nord-Ovest (-14,2%), che nel Nord-Est (-13,5%).
Le marche estere totalizzano 726 libretti di circolazione nel primo mese dell’anno (+4,8%); variazione positiva (+12%) anche per le marche nazionali, con 522 libretti.
 

Il commento di Luca Sra

Luca Sra, delegato Anfia per il trasporto merci ha dichiarato: “L’inizio del 2022 ha visto le immatricolazioni di veicoli industriali mantenersi sostanzialmente in linea con i dati del 2021 in termini aggregati, a dispetto delle criticità che stanno interessando tutta la filiera, dagli shortage di materiali all’incremento dei prezzi delle materie prime. La crescita costante del prezzo del gas naturale liquefatto sta impattando sempre più gravemente il settore dell’autotrasporto e necessita di un chiaro segnale da parte del Governo, ossia l’introduzione di un credito d’imposta sull’acquisto del GNL nel nuovo pacchetto di misure a sostegno dell’economia attualmente in discussione in Parlamento."
"Tale scelta dovrebbe inoltre inserirsi in un quadro più ampio di misure di sostegno pubblico agli autotrasportatori che investono e hanno investito su tecnologie più sostenibili, come il GNL e il bio GNL. Anche in quest’ottica, è necessario dare tempestivamente seguito alle misure previste e non ancora attuate per il rinnovo del parco circolante, pubblicando i provvedimenti attuativi relativi ai fondi che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha stanziato per il settore dell’autotrasporto”.

 

Il comparto del trasporto passeggeri

Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg totalizza a gennaio 301 nuove unità, con un decremento del 28,5% rispetto a gennaio 2021. Nel primo mese dell’anno, tre su quattro comparti risultano in crescita a doppia cifra: gli autobus e midibus turistici (+90%), i minibus (+23,5%) e gli scuolabus (+87,8%). Chiudono il mese con una variazione negativa, invece, gli autobus adibiti al TPL (-51,5%).



Secondo l’alimentazione, la quota di mercato degli autobus alimentati gas è del 13,3% nel primo mese del 2022 (contro l’1% di gennaio 2021), mentre gli elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano il 2,3% (3,1% a gennaio 2021).
A livello territoriale, infine, a gennaio 2022 le immatricolazioni sono in flessione nelle regioni del Nord-Est (-35,3%) e nel Sud e isole (-64,8%), mentre crescono a doppia cifra nel Nord-Ovest +62,8% e Centro +20,6%.
 

Il commento di Giovanni De Filippis

Giovanni De Filippis, presidente della Sezione Autobus di Anfia, ha commentato: “Il comparto autobus segna ancora una volta un risultato pesante e questo malgrado i fondi previsti per la transizione green del PNRR. Fondi per il cui utilizzo è necessaria l'attivazione con urgenza delle procedure di acquisto dei nuovi mezzi. Aggiungiamo che l'argomento, se non affrontato in tempi brevi, rischia di compromettere i risultati annuali auspicati dall’intero settore. Sollecitiamo pertanto le pubbliche amministrazioni a fare la loro parte, così da consentire al comparto di produrre con efficienza e continuità per il ricambio non procrastinabile del parco circolante degli autobus in ottica di transizione ecologica”.
 

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