News | 22 April 2024 | Autore: Redazione

Ennesimo crollo a marzo del mercato dei trainati. Primo trimestre 2024 sotto i livelli del 2019

Con poco più di 1.100 unità immatricolate, frena anche a marzo il mercato dei trainati, che chiude il primo trimestre 2024 con una perdita che sfiore il 25%, arrivando a livelli inferiori anche rispetto al 2019.

 

“Il comparto dei veicoli trainati sta attraversando una fase critica, per la quale non si intravede un’inversione di tendenza nel breve periodo”. Lo ha affermato Michele Mastagni, coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di Unrae, commentando i dati pubblicati dall’associazione relativamente al mese di marzo 2024.

L’ultima stima del mercato effettuata dal Centro Studi e Statistiche di Unrae aggrava la già significativa contrazione del mercato dei veicoli trainati. Nel dettaglio, nel mese di marzo sono stati immatricolati solo 1.104 rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 t, rispetto alle 1.706 unità dello stesso mese del 2023, corrispondente a un calo del 35,3%.
Le immatricolazioni mensili di marzo portano così il dato aggregato del primo trimestre 2024 a un livello allarmante: il volume di immatricolazioni è pari a 3.292 unità rispetto alle 4.364 dello stesso periodo dell’anno precedente (-24,6%), evidenziando una perdita di 1.072 veicoli
Come evidenzia Unrae, nei primi tre mesi del 2024 il mercato ha raggiunto livelli di gran lunga inferiori anche rispetto al 2019, con una flessione del 27,9% rispetto alle immatricolazioni di allora, pari a 4.567.
 

Necessaria una pianificazione pluriennale degli investimenti

“È ormai evidente come il comparto stia attraversando una fase critica per la quale non si intravede un’inversione di tendenza nel breve periodo. Prevediamo infatti che la domanda di nuovi veicoli trainati continuerà a contrarsi almeno per il primo semestre del 2024” ha spiegato Michele Mastagni, coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di Unrae.

“Nonostante gli scoraggianti dati di mercato, i fondi stanziati dal MIT nel 2023 per gli incentivi all’acquisto di nuovi rimorchi sono terminati in pochissimi minuti in occasione del click day di marzo, segno che le aziende hanno interesse nel rinnovare i propri mezzi. Tuttavia, ciò non basta ad assicurare una concreta ripresa e, nell’auspicio che anche gli stanziamenti per l’anno corrente siano messi a disposizione in tempi rapidi, ribadiamo la richiesta di interventi strutturali che consentano agli operatori una pianificazione pluriennale degli investimenti”, ha proseguito Mastagni.
 

La questione dell’anzianità del parco

Il coordinatore del gruppo associativo ha inoltre sottolineato che la crescente anzianità del parco circolante è diventata una questione non più trascurabile, poiché minaccia la sicurezza dei cittadini.Mantenere in circolazione veicoli trainati che sono stati immatricolati oltre 17 anni fa rappresenta un pericolo costante sulle strade - ha commentato Mastagni. - Stimiamo che, ai ritmi attuali di sostituzione, le imprese italiane di trasporto merci impiegherebbero 29 anni per rinnovare completamente le proprie flotte”.

“Infine, ribadiamo ancora una volta l’urgenza di adeguare, nel corso dell’esame al Senato sul DDL Sicurezza stradale, l’art. 61 del Codice della Strada, in modo da consentire anche nel nostro Paese la circolazione di complessi veicolari lunghi 18,75 metri. Tale misura garantirebbe inferiori emissioni di CO2, ridotti livelli di congestione stradale, minore impatto sulle infrastrutture viarie e allo stesso tempo maggiore produttività e competitività all’autotrasporto”
, ha concluso il coordinatore del gruppo associativo, Michele Mastagni.
 

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Tags: mercato VI unrae rimorchi e semirimorchi

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