Per Unrae, che ha diffuso i dati di mercato di aprile, occorre rendere immediatamente operativi gli incentivi 2023, al fine di svecchiare il parco (età media 17 anni) e permettere la circolazione di veicoli allungati fino a 18,75 metri.
Secondo la stima effettuata del Centro Studi e Statistiche di Unrae - sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) - nel mese di aprile 2023 sono stati immatricolati circa 100 unità in meno rispetto allo stesso mese del 2022 (1.134 rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 t rispetto ai 1.261 di aprile 2022).
Quest’ultimo dato mensile porta il primo quadrimestre 2023 a un sostanziale equilibrio rispetto allo scorso anno: da gennaio si sono infatti immatricolati 5.482 veicoli trainati, contro i 5.444 dei primi quattro mesi del 2022 (+0,7%).
“Purtroppo, come ci attendevamo, il netto calo del volume di mercato registrato in aprile inizia a mostrare segnali negativi rispetto ai valori dello scorso anno, ridimensionando in maniera sostanziale le previsioni di crescita, a maggior ragione se pensiamo che le attuali immatricolazioni riflettono ordini acquisiti da più di sei mesi”, ha commentato Michele Mastagni, coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di Unrae.
“Al fine di fornire un concreto sostegno al comparto e sventare possibili scenari di forte depressione del mercato, chiediamo che siano resi al più presto operativi gli incentivi stanziati per l’anno in corso dal MIT, pari a 25 milioni di euro, di cui 7,5 milioni dedicati ai veicoli trainati – ha dichiarato Mastagni. – Queste risorse, seppure molto ridotte rispetto a quelle concesse in altri Paesi europei, quali ad esempio la Germania, dove si sta valutando un piano triennale da circa 230 milioni, risultano al momento fondamentali per il rinnovo del parco circolante italiano di rimorchi e semirimorchi, che conta a oggi un’età media di 17 anni” ha continuato il referente del Gruppo di UNRAE.
“Desideriamo, infine, ribadire ancora una volta la nostra richiesta affinché l'Italia, seguendo l'esempio di molti Paesi comunitari, permetta la circolazione di veicoli allungati nel rispetto del limite di 18,75 metri stabilito dal Codice della Strada. Questa soluzione innovativa permetterebbe una maggiore efficienza nei viaggi da parte delle imprese di autotrasporto e un conseguente abbattimento delle emissioni nel trasporto merci, a vantaggio sia della sostenibilità ambientale che della sicurezza stradale”, ha concluso Mastagni.