Articoli | 22 September 2021 | Autore: Redazione

I dati Unrae sui rimorchiati: luglio e agosto riportano il mercato ai livelli pre-pandemia

Complici due mesi estivi molto positivi, i primi otto mesi del 2021 chiudono alla pari con quelli del periodo pre-pandemia, attestandosi a -0,3%.

 

Il sole di luglio e agosto ha dato nuova linfa al mercato dei veicoli rimorchiati che – almeno per io momento – recupera il terreno perduto e torna ai livelli pre-pandemia. Secondo la stima effettuata dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), il mese di luglio si è chiuso con un incremento del 16,9% su luglio 2019 (1.360 unità immatricolate verso 1.163), mentre il mese di agosto ha addirittura chiuso con un + 90,1%, arrivando a sfiorare il radoppio delle unità immatricolate due anni prima (1.124 unità immatricolate verso 591).

Rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5t:
  • luglio 2021: +16,9% (1.360 unità immatricolate verso 1.163)
  • agosto 2021: + 90,1% (1.124 unità immatricolate verso 591).
Grazie alle positive performance di luglio e agosto, i primi otto mesi del 2021 chiudono praticamente alla pari con quelli del periodo pre-pandemia, attestandosi a -0,3% sul corrispondente periodo del 2019, con 10.370 veicoli.
 

Mercati interdipendenti che necessitano di sostegni

Ancora una volta, Paolo A. Starace, presidente della sezione Veicoli Industriali di Unrae , commentando i dati di luglio e agosto del mercato dei veicoli rimorchiati, ha sottolineato l’interdipendenza del settore con l’andamento del mercato dei mezzi pesanti, evidenziando quanto il dominante clima di incertezza impedisca di fare delle proiezioni e quanto ci sia bisogno di misure a sostegno del settore.
L’ultimo pensiero del suo commento è rivolto alla stessa motorizzazione e alla necessità di un suo ammodernamento e potenziamento in ottica di digitalizzazione dei servizi, a vantaggio di tutti gli operatori del mercato.

“Tenendo ancora a riferimento il 2019 – ha dichiarato Starace – i mesi di luglio e agosto consentono di recuperare il terreno perduto e riportano il mercato ai livelli pre-pandemia. Continua in proposito ad apparire evidente l’interdipendenza del settore con l’andamento del mercato dei veicoli industriali. Per questa ragione l’incertezza sul prossimo futuro permane a causa della scarsa disponibilità o mancanza delle componenti necessarie ad allestire i veicoli e dei conseguenti riflessi sui costi di produzione che non risparmia neppure questo comparto”.

“Da qui l’essenziale importanza – ha sottolineato – di continuare a sostenere il settore, i cui effetti si estendono anche in ambiti attigui e altrettanto rilevanti per l’economia nazionale, come gli allestitori, i produttori di componenti e le reti di vendita e assistenza, con evidenti benefici per l’intera filiera”.
“Mentre aspettiamo che diventino operative le disposizioni per l’affidamento anche agli operatori professionali delle revisioni periodiche dei veicoli pesanti, rimorchi compresi, auspichiamo che il decreto ministeriale e le relative disposizioni attuative per il rinnovo dei contributi agli investimenti per il periodo 2021-2023 vengano pubblicati nel più breve tempo possibile. Naturalmente, continuiamo a insistere anche sulla necessità di un effettivo ammodernamento e potenziamento della Motorizzazione, in ottica di digitalizzazione dei servizi, attingendo alle risorse del PNRR”.


 

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Tags: mercato VI unrae rimorchi e semirimorchi

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