News | 10 December 2015 | Autore: Redazione

SaMoTer Day 2015: una giornata dedicata al mercato delle macchine per costruzioni

Sono finalmente positive le previsioni per il comparto delle macchine movimento terra e costruzioni nel prossimi biennio: è quanto è emerso oggi durante il SaMoTer Day, evento di formazione e orientamento sulle tendenze del mercato italiano e internazionale.

 

Presso il Centro Congressi di Veronafiere si è tenuta oggi la prima edizione del SaMoTer Day 2015, un’intera giornata dedicata al mondo dell’edilizia e delle macchine per costruzioni. Le aziende del settore hanno potuto fare il punto sul business in Italia e all’estero in attesa della prossima edizione di SaMoTer (22-25 febbraio 2017).

L’obiettivo dell’evento era proprio quello di offrire strumenti utili per analizzare lo scenario attuale e le previsioni per il biennio 2016-2017 grazie all’Outlook SaMoTer-Veronafiere, realizzato da SaMoTer in collaborazione con Prometeia, azienda di consulenza e ricerca economica internazionale (per vedere il programma completo della gioranta clicca qui).
Quello che emerge è un quadro generale finalmente positivo. Ma vediamo nel dettaglio i vari settori.

Partiamo dal comparto delle macchine movimento terra per il quale, secondo le stime, il 2016 sarà l’anno della ripresa. È attesa infatti una ripartenza progressiva a livello mondiale che si consoliderà a fine 2017, con una crescita del 33% rispetto al consuntivo 2015.
Trend positivo nel prossimo biennio anche per il comparto italiano che, dopo il crollo del 2007 (-72%), punta a chiudere il 2017 con un +44,8% sul risultato 2015.

Il mercato globale di escavatori, impianti per il calcestruzzo, macchine per perforazione, frantumazione e asfaltature, gru e veicoli da cantiere sconta ancora il crollo del biennio 2008-2009 (-48%).
Il 2015 resta comunque un anno difficile a livello internazionale: nei primi nove mesi le vendite sono calate dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2014. A livello di macro-aree, crescono solamente India e Nord America; a pesare ancora lo scoppio della “bolla” cinese (-37%). Nonostante l’evoluzione positiva dell’attività edilizia, il Centro studi Prometeia stima una chiusura d’anno in perdita del 9%.
Le buone notizie arriveranno con il nuovo anno, per continuare nel 2017 con un lento riallineamento alla crescita dell’edilizia (+33% sul 2015). Oltre ai mercati maturi di Nord America e Giappone, in Europa i maggiori contributi verranno nell’ordine da Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Spagna. Tra gli emergenti, al primo posto l’India seguita dall’America Latina.
Per quanto riguarda l’Italia, dopo una accelerazione continua negli ultimi cinque trimestri, Prometeia valuta un consuntivo 2015 in aumento del 27%, per arrivare a +44,8% nel 2017.

L’Outlook SaMoTer-Veronafiere ha analizzato anche l’andamento del settore costruzioni, dove ancora una volta spiccano a India e Nord America. Da evidenziare anche le opportunità di business in Nord Africa e Medio Oriente, principalmente in Arabia Saudita, Emirati Arabi, Egitto e Iran.
Stime più caute invece per l’Europa occidentale: +2,2% nel 2016 e +3% nel 2017. Scendendo nel dettaglio, in Germania nel 2016 farà da traino l’edilizia non residenziale, grazie a un piano triennale di investimenti pari a 15 miliardi di euro. Il Regno Unito è pronto a varare un piano nazionale delle infrastrutture da 120 miliardi di euro nel biennio 2016-2017. In Russia continua invece la scia negativa, in attesa dei primi segnali positivi del 2017, grazie soprattutto all’avvio dei lavori per i mondiali di calcio 2018.
Sul fronte italiano, dopo la chiusura ancora in negativo prevista per il 2015 (-1,5%), si tornerà al segno positivo nel 2016 (+1,2%) e nel 2017 (+2,3%). Merito anche, il prossimo anno, della nuova Legge di stabilità che darà nuovo impulso agli investimenti nel mercato delle opere pubbliche grazie allo sblocco di 1 miliardo di euro nel Patto di stabilità dei comuni, cui si sommano i 500 milioni di euro destinati all’edilizia scolastica, e 8 miliardi di euro aggiuntivi del Piano di investimenti europeo per l’Italia.

 

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