A gennaio, le immatricolazioni di nuovi veicoli commerciali e industriali sono cresciute nei mercati UE del 7,6%, segno che il mercato europeo per il comparto truck & bus è tornato a crescere. In termini assoluti, la domanda è stata di 142.596 unità. E’ quanto indica ACEA nel suo rapporto mensile sull’andamento delle vendite a livello europeo. Fra i principali mercati UE, in quattro nazioni su cinque gennaio si è concluso con il segno “più”: in particolare, Spagna (+25,7%) e Gran Bretagna hanno fatto segnare una crescita a due cifre.
 

Veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 tonnellate

A gennaio, le nuove immatricolazioni di furgoni nei mercati UE ammontano a 117.138 unità: il 7,4% in più in confronto allo stesso mese del 2014 e il diciassettesimo mese consecutivo con il segno “più”. In tutti i mercati principali la crescita è stata sostenuta: +2,4% in Italia, +31,2% in Spagna, +21,7% in Gran Bretagna, +1,4% in Germania. Soltanto la Francia ha fatto segnare una leggera flessione (-8,6%).

Veicoli commerciali pesanti (truck) oltre 16 tonnellate

In questo caso, l’aumento registrato a gennaio 2015 è dell’8,4% a livello europeo. Segno positivo  in Gran Bretagna e Germania (rispettivamente +58,2% e +22,3%), al quale fa da contraltare il segno negativo registrato negli altri mercati principali: Francia (-21,8%), Spagna (-2,4%) e Italia (-2,9%).
 

Veicoli commerciali da 3,5 a 16 tonnellate e rimorchi

A gennaio, due dei principali mercati UE hanno fatto registrare un segno “meno” (Francia -20,5%, Italia -3,2%), mentre Germania e Gran Bretagna hanno totalizzato un risultato positivo di rilievo: +16,4% e +35,1%. Nel complesso, i veicoli di questo segmento immatricolati a gennaio 2015 sono stati 22.485 a livello europeo, vale a dire il 6,7% in più in confronto a gennaio 2014.
 

Bus e pullman oltre 3,5 tonnellate

Anche nel settore bus il mese di gennaio si è concluso con un risultato di generale crescita (+21,2%) rispetto a gennaio 2014, principalmente grazie all’ottimo andamento che si è verificato nella maggior parte dei mercati UE più importanti. Tra i risultati più significativi, si segnalano Gran Bretagna (+ 61,6%) e Spagna (+52,2%), seguite da Germania (+17,1%) e Francia (+6,1%). Soltanto in Italia (-12%) si è registrato un calo.