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C’è tutta l’energia delle batterie Varta dietro alla vittoria dei camion KAMAZ-master, che hanno conquistato l'intero podio della Dakar (oltre al quarto posto).
Dopo 8.375 km percorsi tra dune di sabbia, strade piene di sassi e letti di fiumi allagati, il team "KAMAZ-master" ha conquistato i primi quattro posti della classifica generale nella categoria camion.
Dietro questo importante successo, oltre alla grande esperienza e alle tecniche di guida del team, c’è anche la tecnologia installata sui camion, a partire dal tipo di batteria scelta, fondamentale per l’avvio del mezzo in qualunque condizione. Lo ha sottolineato Evgeny Deshkin, capo del dipartimento di elettronica "KAMAZ-master", commentando il risultato del suo team e apprezzando la collaborazione con Clarios, che risale alla fine del 2018. “Le batterie VARTA di Clarios installate sui camion sono resistenti alle vibrazioni e producono un'elevata corrente di spunto, che consente di avviare il mezzo in qualsiasi condizione atmosferica. E le batterie rimangono sigillate anche in caso di danni meccanici grazie alla tecnologia AGM”.
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L’affidabilità delle batterie VARTA, utilizzate dal team Kamaz per la prima volta nel Rally Dakar in Perù del 2019 (e oggi installate su tutti i veicoli “KAMAZ-master”), è l’aspetto evidenziato anche da uno dei piloti Kamaz, Anton Shibalov: “In quanto pilota, per me è importante che la macchina parta istantaneamente. Non ci sono margini di errore nello sport, soprattutto in quello automobilistico. Il nostro team presta attenzione a tutti i componenti dell'auto: ruote, motore ed elettronica. Le affidabili batterie VARTA ci aiutano in quest’ultimo campo: non ci hanno mai deluso durante le gare", ha affermato.
Il deserto e la Dakar 2022
Il percorso del rally-raid partiva dal nord dell'Arabia Saudita fino al sud-est per poi tornare indietro. La lunghezza totale della corsa è stata di 8375 km.Rispetto allo scorso anno, gli organizzatori della gara hanno aggiornato il percorso del 70%. Se un anno fa si sono svolte diverse tappe lungo la costa del Mar Rosso, quest’anno i vari team hanno dovuto gareggiare nella profondità del deserto.
Lungo la strada i concorrenti hanno quindi superato dune di sabbia, strane piene di sassi e letti di fiumi allagati.