News | 16 October 2020 | Autore: Redazione

Da inizio anno 30.000 veicoli commerciali persi. Settembre in recupero

È un mercato calato nei primi 9 mesi dell’anno del 22%, per un totale di circa 30.000 veicoli persi. Per confermare l’inversione di tendenza in atto dai mesi estivi (settembre +18,5%), bisogna valutare i risultati di ottobre.

 

Il trend che sta caratterizzando il mercato dei veicoli industriali lo ritroviamo anche nel mercato dei veicoli commerciali. Dopo i positivi risultati dei mesi estivi, anche settembre viaggia con una crescita a doppia cifra, come effetto rimbalzo di quanto perso nei mesi più difficili della crisi da Covid-19.

Lo confermano le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche Unrae, che indicano 16.170 veicoli immatricolati, in aumento del 18,5% rispetto ai 13.651 veicoli con ptt fino a 3,5t dello stesso periodo 2019, che aveva fatto registrare già un incremento a doppia cifra.

A chiusura dei primi 9 mesi la flessione ancora forte indica un calo del 22% con una perdita di circa 30.000 unità, e 105.120 immatricolazioni che si confrontano con le 134.795 del gennaio-settembre dello scorso anno.



“Le consegne rimandate nei mesi del lockdown – afferma Michele Crisci, Presidente di Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – hanno riportato il mercato dei veicoli commerciali in territorio positivo, confermando i primi segnali emersi nel periodo estivo. L’esigenza pressante di rinnovare un parco circolante ancora molto anziano, costituito per il 47% da veicoli ante Euro 4, sta accompagnando il trend naturale delle immatricolazioni con incrementi a doppia cifra in settembre per tutti i canali di vendita.”

“Il risultato - conclude Crisci - non è ancora la conferma di un’inversione di tendenza: bisognerà valutare come si muoveranno gli acquisti nel mese di ottobre, ma trovandoci ormai a fine anno, con un mercato in calo di oltre il 20%, ben poco si potrà incidere sui risultati finali, che presenteranno comunque una flessione preoccupante. Si tratta di un comparto che ha dimostrato molte volte - e ancor più durante il lockdown – di essere centrale per la movimentazione delle merci e per lo sviluppo economico del Paese.”
 

La struttura del mercato (gennaio-agosto 2020)

L’analisi della struttura del mercato dei primi 8 mesi (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione) conferma flessioni consistenti per tutti i canali di vendita.
I privati flettono del 19,4%, su un mercato totale che cala del 26,7%, recuperando due punti di quota, al 23,4%.
Le società segnano un calo del 27,6% con una quota che si contrae di circa mezzo punto, al 47,8% del totale, mentre il noleggio segna la performance peggiore con una riduzione in volume del 30,3% e una rappresentatività che scende al 28,8% (-1,5 p.p.).
Calo più pesante per il breve termine (-42,5%), ma in forte contrazione anche il lungo termine (-28,3%), la parte più significativa del noleggio degli autocarri, e le autoimmatricolazioni uso noleggio effettuate da Concessionari e Case auto che registrano un -25,8%.


>>> La struttura del mercato italiano dei veicoli commerciali (ppt fino a 3,5ton): scarica il file


Sotto il profilo delle alimentazioni, pesanti perdite a doppia cifra interessano tutte le motorizzazioni tradizionali, il gpl, il metano e i veicoli elettrici: il motore a benzina negli 8 mesi perde il 40,4% e si ferma al 3,6% del totale, il diesel cala del 26,5%, risalendo all’89,2% di quota, il Gpl cede il 70,3% dei volumi (sotto la soglia dell’1% di quota), il metano cala del 33,8%, al 3,2% di rappresentatività. I veicoli elettrici con una flessione del 28%, allineata al mercato totale, si confermano allo 0,6% di quota, mentre crescono i veicoli ibridi che raggiungono il 2,5% di rappresentatività sul mercato.

Crescono, infine, dell’1% le emissioni medie di CO2 dei veicoli con ptt fino a 3,5t che nei primi 8 mesi dell’anno raggiungono i 164,4 g/km rispetto ai 162,6 del gennaio-agosto dello scorso anno.

 

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