Articoli | 01 June 2015 | Autore: Claudia Dagrada

Europart: l’omonimia che fa la forza

Qualità dei prodotti, prezzi competitivi e tempestività sono gli aspetti che Europart di Cesena apprezza maggiormente nel suo rapporto con l’omonimo colosso tedesco, di cui distribuisce ricambi e attrezzature per veicoli industriali dallo scorso anno.

 

Dopo il fortunato debutto di Europart Italia ad Autopromotec 2013, l’azienda ha deciso di partecipare nuovamente al salone bolognese per confermare la propria presenza sul mercato. Filiale nostrana del distributore tedesco di ricambi e accessori per veicoli industriali e autobus, Europart Italia ha messo in mostra il meglio dell’offerta, puntando particolarmente sulla linea private label.
Dopo aver intervistato Francesco Marangio, amministratore unico della divisione italiana (vedi l’articolo su Notiziario Veicoli Industriali n.1-2015, pag. 32 e seguenti), abbiamo fatto due chiacchiere con Alberto Tonti, amministratore delegato di Europart di Cesena, casualmente omonimo distributore che ha deciso di sposare il marchio lo scorso anno.

Facciamo conoscenza: ci racconta la storia di Europart?
La storia della nostra azienda è iniziata a Cesena nel 1997 come magazzino ricambi della concessionaria di zona Bacchi per Iveco.
La mia famiglia era già attiva nell’aftermarket da decenni, con mio nonno dal dopoguerra e mio padre dagli anni settanta. Negli anni novanta siamo diventati concessionari specialisti ricambi per il gruppo Fiat e Fiat Iveco, per diventare in seguito concessionaria Iveco sia per la vendita dei ricambi che dei veicoli commerciali e industriali. Quello con Iveco è stato un lungo rapporto durato quindici anni, in cui abbiamo apportato la filosofia maturata nell’aftermarket da mio padre e mio nonno, basata cioè su un buon servizio al cliente e sulla tempestività nella consegna dei prodotti. Alla mia famiglia si è poi affiancata nella conduzione dell’azienda la famiglia Bacchi, commercianti di veicoli industriali che avevano bisogno anche di un servizio ricambi. Nel 2013 si è deciso consensualmente di interrompere il rapporto con Iveco, e a quel punto ci siamo trovati di fronte a un bivio: tornare a fare il magazzino di zona locale con un forte ridimensionamento strutturale delle due sedi (una da 1.000 mq e una di 400 mq che occupano una ventina di dipendenti), oppure ristrutturarci in modo diverso rispetto ai classici rapporti di aftermarket che ci sono in Italia. Ed è qui che abbiamo deciso di sposare la filosofia di Europart, tra i protagonisti europei nella distribuzione ricambi per veicoli industriali.

Cosa vi ha portato a fare questa scelta?
Prima di tutto il fatto che comprendesse le peculiarità del mercato italiano: molti infatti sono scettici al pensiero di lavorare con i tedeschi ritenendo le loro logiche troppo rigide, mentre in Europart abbiamo trovato un dinamismo molto forte, soprattutto nella volontà di capire cosa possa servire al nostro mercato. Inoltre, viene data fondamentale importanza alla qualità dei prodotti, sia da parte dei componentisti che ci offrono le soluzioni di primo impianto, sia per quanto riguarda il private label a marchio Europart, la “fetta” più importante per noi: si impegnano a fondo per fornirci prodotti di ottima qualità, che vengono sottoposti a un lungo iter di certificazioni per rispondere a canoni particolarmente severi. Anche il prezzo ovviamente fa la sua parte. Abbiamo visto infatti che i ricambi si posizionano molto più facilmente laddove il cliente cerca un prodotto di qualità e a prezzi competitivi. In Europart quindi possiamo dire di aver trovato tutto quello che ci serve, ovvero qualità, buon prezzo e un’offerta di prodotti completa, permettendoci così di occuparci di quello che più ci interessa: la vendita e il servizio al cliente. Di Europart inoltre apprezziamo molto la facilità e la trasparenza nella gestione dei rapporti con la sede italiana e con la casa madre tedesca, grazie a un fitto scambio di informazioni sui prodotti più adatti da posizionare sul nostro mercato.

Cosa è cambiato da quando siete diventati distributori Europart?
Abbiamo completamente ristrutturato la nostra azienda. Oggi ci occupiamo più della vendita: mentre come concessionari Iveco erano i clienti a cercarci, oggi abbiamo una sede sola ma molto più personale sul territorio, con sette venditori di cui uno dedicato ai lubrificanti, uno alla diagnostica e i restati cinque alla ricambistica. Il territorio che seguiamo ora è molto più vasto e va dall’Emilia Romagna alle Marche fino all’Abruzzo, ed è in preventivo l’apertura di un’altra sede nel Centro-Sud. La volontà è quella di investire perché, anche se richiederà sacrifici, ci aiuterà a diventare player sempre più forti sul territorio nel prossimo futuro, e farlo con Europart ci dà la possibilità di differenziarci rispetto agli altri concorrenti. Con Europart infatti abbiamo risposte veloci e riusciamo a essere sempre competitivi.

L’omonimia della ragione sociale vi ha aiutato?
Chiaramente nel momento in cui abbiamo deciso di intraprendere questo rapporto di distribuzione abbiamo abbandonato il nostro logo e assunto quello tedesco con la loro concessione. Questa omonimia ci è stata sicuramente di aiuto, e ci fa sentire parte integrante e viva di questa azienda per essere stati fra i primi in Italia ad apprezzarne la filosofia. Pur avendo lo stesso marchio restiamo comunque due aziende distinte. A livello locale credo molto nella diffusione del brand, perché per noi è stato importante far capire che non eravamo solo player Iveco. Abbiamo intrapreso attività di marketing sportivo sul territorio di nostra competenza, sponsorizzando la Ravenna Volley che gioca in A1 maschile, il pilota Antonio Fuoco della Ferrari Driver Academy che corre in GP3, oltre a molte attività sportive del karting e team di Formula 4 nel campionato italiano; l’obiettivo è quello di fare conoscere sempre più questo marchio non solo nel nostro territorio ma nel Paese intero.

Passiamo a parlare dei prodotti: su cosa puntate maggiormente?
Noi crediamo molto nel private label, cioè nei prodotti di marchio Europart in cui la qualità del prodotto e la ricerca accurata del fornitore ci danno la possibilità di vendere un articolo a prezzi concorrenziali e con una qualità molto alta: dalle batterie alle pastiglie freno fino alla tiranteria sterzo, il riscontro da parte dei clienti nell’aftermarket è molto positivo. Dal punto di vista tecnologico, abbiamo implementato l’azienda di un e-commerce che ci lega direttamente alle nostre principali officine; questo inoltre è stato integrato con il portale di ricerca ricambi ed e-commerce che Europart mette a disposizione in versione italiana per tutti i suoi distributori e clienti diretti Key Account.
Le officine chiedono sempre più l’e-commerce per poter essere autonome, cercare il ricambio necessario e fare l’ordine velocemente anche se, specialmente nel ricambio veicoli industriali, è fondamentale la conoscenza tecnica interna in azienda per supportare le officine; di conseguenza, la formazione dei banconisti e dei venditori è per noi essenziale.
Un altro dei motivi per cui ci siamo legati a Europart è la completezza del catalogo, che arriva a soddisfare quasi il 95% delle richieste di ricambi sui veicoli di prime level, senza dover cercare altri fornitori a seconda della tipologia di prodotto. La capacità logistica poi non è da meno: abbiamo un contatto giornaliero con la sede tedesca, ed effettuando l’ordine entro le 15:30, la consegna avverrà entro la mattina del giorno dopo, con spedizione via aerea a costi convenienti grazie alla capacità contrattuale di Europart. Infine abbiamo un ordine stock settimanale che, effettuato di giovedì, ci permette di avere i prodotti in casa già il lunedì seguente.


Ricambi a prova di Truck Racing
Per entrare a far parte della linea private label a marchio Europart, che vanta oltre 6.000 codici molti dei quali fast mover, i ricambi devono affrontare prove particolarmente ardue. L’iter per ottenere la certificazione e l’omologazione svolto in Germania da enti terzi infatti riveste un ruolo essenziale per Europart, che da sempre punta sulla qualità della propria linea per conquistare le flotte che non accettano compromessi in termini di affidabilità e di sicurezza.
Il Truck Racing offre un valido banco di prova per i ricambi a marchio Europart: si tratta di un campionato che vede i trattori stradali coinvolti in gare di velocità sui circuiti più emozionanti d’Europa. Autolimitati a 160 km/ora ma capaci di raggiungere i 250, questi truck sono derivati dalla serie e per regolamento possono essere spinti da motori di cilindrata non superiore ai 13,0 litri, in grado di erogare una potenza massima di circa 1.000 cv. Inoltre, per far conoscere meglio la qualità e le prestazioni del proprio marchio, Europart sponsorizza Team 14, squadra francese indipendente fondata da Dominique Kolow. Un altro esempio è offerto dal Renault Premium da corsa da 5,5 t che monta i ricambi della gamma private label.

www.europartcesena.it
www.europart.net

 

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