Articoli | 05 August 2022 | Autore: Manuela Lai

Interservice: un modello che cresce nel truck e nel bus

Dopo l’ampliamento al segmento bus, con l’apertura della sede di Reggio Emilia, e dopo l’inaugurazione di una terza sede a Novara, Interservice (officina multimarca del Gruppo Maurelli) alza l’asticella e presenta un nuovo progetto a livello nazionale. Ne abbiamo parlato con l’AD Fabio Marino.


 

Per moltissimi trasportatori in transito dal nord Europa, è un punto di riferimento nell’assistenza e nella riparazione multimarca, in grado di assicurare un servizio rapido ed efficiente. La posizione strategica, nella zona Interportuale all’uscita dell’autostrada di Trento Nord, è infatti una delle chiavi di successo di Interservice, ma non l’unica.
C’è tutta la visione di un imprenditore proiettato nel futuro come Giacomo Maurelli dietro l’ascesa di Interservice, dal 2011 parte del gruppo specializzato nella commercializzazione di ricambi e servizi per truck e trailer. Da poco più di un quinquennio, una rinnovata dirigenza, cresciuta proprio in Maurelli, ha saputo imprimere alla struttura di Trento un netto cambio del core business; qualche anno dopo nuove figure professionali e manageriali di elevato profilo hanno portato nuove competenze, soprattutto relative al mondo bus. Né sono mancati i nuovi investimenti, che contribuiranno alla crescita del business: due nuove sedi (a Correggio e a Novara), nuove attrezzature e non ultimo il nuovo reparto automatizzato per la rigenerazione delle pinze, presso la storica sede di Trento.

Ma non è tutto perché Fabio Marino, amministratore delegato di Interservice, in questa intervista ci ha parlato anche di un nuovo progetto destinato ad elevare il concetto di assistenza, attraverso una rete di officine a livello nazionale che sappia rispondere in modo completo, professionale e puntuale alle esigenze degli operatori.


Officina multimarca del gruppo Maurelli, negli ultimi anni Interservice ha subito un rapido sviluppo. In che modo è cambiata e perché?
Già nel 2011, quando il gruppo Maurelli acquisì Interservice, l’officina era un punto di riferimento per il territorio. Da qui la scelta di Giacomo Maurelli, che ha voluto entrare nel mondo dei ricambi originali e dell’assistenza scegliendo una delle aziende top sul mercato.

La sua brillante intuizione – presentarsi come unico player capace di vendere sia ricambi equivalenti sia originali – è stata vincente e questo è stato il nostro core business fino a qualche anno fa. La commercializzazione dei ricambi in tutta Italia, servendoci della rete Maurelli e della sua penetrazione sul mercato, è stato il nostro punto di forza, che ci ha permesso di distinguerci dalla concorrenza.
Il cambio di passo ha coinciso con un profondo cambiamento dei vertici aziendali. Nel 2016, dopo aver ricoperto diversi incarichi nella sede di Maurelli, vengo mandato a Trento per affiancare il precedente amministratore di Interservice e pochi mesi dopo ho preso le redini dell’azienda.

Ancora una volta l’intuizione di un imprenditore visionario come quella del nostro leader è stata vincente, perché ha capito che il valore aggiunto non poteva più venire solo dai ricambi originali, ma bisognava sviluppare in maniera importante l’assistenza. Sono infatti i servizi che nel nostro settore fanno la differenza e oggi poter offrire un servizio tecnico a 360 gradi è un nostro tratto distintivo.

Cosa significa per Interservice differenziarsi dal punto di vista dei servizi?
È stato il perno del nostro sviluppo. Basti pensare che nel 2011 Interservice aveva un unico mandato Mercedes Van e Truck, oggi tra telai e attrezzature, van, truck e bus ne conta ben 24: questa è la nostra forza.
Una potenzialità che ci permette di offrire al cliente qualsiasi tipo di servizio, che va dalle gomme, ai frigoriferi, dalle attrezzature, ai telai passando per la carrozzeria. Quando un cliente ricovera un camion presso di noi, riusciamo a fornire un servizio completo, proponendoci come unico fornitore. Inoltre, i numerosi mandati ci permettono di poter seguire flotte anche molto importanti, che annoverano un parco veicoli con brand diversi. È anche per questo che oggi siamo un’officina di riferimento per le più grandi flotte straniere, soprattutto lituane, polacche e rumene.

Il 2019 coincide con una nuova svolta che ha portato all’apertura al mondo bus e all’inaugurazione di una nuova filiale, a Correggio. Quali sono state le tappe di questo sviluppo?
Proprio perché volevamo investire sull’assistenza, nel 2019 abbiamo potenziato il nostro organico, dando il benvenuto alla famiglia Campari che ha portato con sé la sua profonda esperienza nel segmento bus.
La nuova squadra, composta da Marco, Vanni e Davide Campari, si è perfettamente integrata con quella esistente e ha contribuito alla creazione di un nuovo progetto, culminato nell’apertura della sede di Correggio, nel gennaio del 2021.
Interamente dedicata al mondo bus, la nuova officina è passata, nel giro di un anno, da 4 a 21 dipendenti e grazie ai diversi mandati (Man, Solaris, Otokar) sta già riscuotendo in Emilia un discreto successo, soprattutto con le aziende pubbliche, che serviamo “a domicilio” attraverso due officine mobili.
 
In foto: Fabio Marino (a destra) con Marco Campari,
rispettivamente AD Interservice e direttore operativo.


L’obiettivo del progetto è di duplicare il modello di Trento incentrato sul truck anche a Correggio, ma con un focus sul bus. Potrebbe sembrare facile, ma non lo è; infatti mentre nel mondo carro ci sono già altre realtà che forniscono questo servizio, per il bus non è così.

In foto: la nuova sede di Interservice a Correggio (RE).


Dopo solo un anno dall’apertura di Correggio, avete aperto una terza sede. Quale modello segue?
Nel gennaio di quest’anno abbiamo inaugurato una nuova sede con mandato Mercedes a Novara. È una struttura nuova, in cui lavorano nove persone e che intende riproporre, in piccolo, il modello Interservice di Trento, con un forte focus sul truck.

Avete in progetto altre aperture?
L’obiettivo dei prossimi cinque anni è di arrivare ad aprire dieci centri di assistenza, partendo da Milano e Torino. È l’ultimo progetto firmato Maurelli e prende il nome di GEM Service. Si tratta di centri altamente specializzati su tutto il territorio nazionale, di proprietà del gruppo Maurelli, sviluppati per rispondere in modo completo, professionale e puntuale alle esigenze degli operatori.

L’innovazione è senza dubbio una potente leva di sviluppo in Maurelli. Lo è anche per Interservice?
Sicuramente. Come detto, la forte crescita di Interservice va imputata al cambio di core business con il focus sull’assistenza, all’ingresso di un management altamente qualificato come quello rappresentato dalla famiglia Campari, ma anche e soprattutto agli ingenti investimenti effettuati a Trento.

Fiore all’occhiello della struttura è il reparto per la rigenerazione cambi e il reparto per la rigenerazione delle pinze, quest'ultimo in fase di ulteriore potenziamento. Stiamo infatti ultimando un investimento molto importante, con la realizzazione di un’isola totalmente automatizzata con robot per la rigenerazione delle carcasse delle pinze freno. Se fino ad oggi tramite questa attività rigeneriamo circa 3.000 pinze l’anno, l’obiettivo nel prossimo triennio è di triplicare e arrivare a 10.000 rigenerazioni di pinze.

Inoltre, prossimamente arriveremo sul mercato anche con un’altra linea di prodotti rigenerati: i motori. Abbiamo già iniziato questa attività di revisione, ma siamo consapevoli che occorrono competenze.

Ancora una volta, appartenere al gruppo Maurelli ci dà la possibilità di accedere a una rete commerciale che non ha eguali nel nostro settore. Maurelli, infatti, assorbe tutta la produzione di cambi, di pinze rigenerate e dà un contributo importante nella fidelizzazione dei clienti.

 

Come sta evolvendo l’assistenza? 

“Cambiano le tecnologie sui camion e sui bus e cambia l’assistenza. Diventa quindi fondamentale la formazione dei tecnici, che sta diventando sempre più un requisito indispensabile per aziende come la nostra. Penso che oggi l’officina generica o l’officina del trasportatore faccia sempre più fatica a confrontarsi con il mercato, perché la tecnologia viaggia in maniera talmente veloce che o fai parte di una rete ufficiale o potrai lavorare solo su rimorchi e veicoli ormai datati.
Il nostro obiettivo di sviluppare una rete officina altamente efficiente e innovativa va di pari passo con le autorizzazioni delle case e i mandati, perché ci danno l’opportunità di restare sempre aggiornati. I veicoli vengono ormai venduti completi di contratti di assistenza e di conseguenza nelle officine generiche non entrano più, se non dopo i primi cinque anni di vita. 
Per noi che lavoriamo con le flotte straniere, e con il loro giovane parco mezzi, è quindi fondamentale avere numerosi mandati”.

 

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Tags: officine vi maurelli group interservice

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