Articoli | 04 June 2019 | Autore: Redazione

L’Italia si conferma un mercato alternativo: è boom di autocarri a metano e GNL

Quasi azzerata la produzione domestica degli autobus, a livelli record quella degli autocarri. A rilevarlo è il Focus Italia di Anfia, che scatta una fotografia della produzione e delle immatricolazioni registrate nel 2018.
 

Sebbene nel 2018 il mercato domestico degli autocarri medi e pesanti sia andato bene ma non benissimo (causato dall’inversione del trend nel secondo semestre), l’anno è da incorniciare per quanto riguarda il dato della produzione. Infatti, rispetto a una media produttiva del periodo 2016-2018 di 59.000 unità, il 2018 ha registrato in Italia una crescita di 5.000 veicoli, con una produzione che si attesta intorno ai 64.000 autocarri. Si tratta di un livello record mai raggiunto, con Iveco che si conferma l’azienda leader del comparto, presente in Italia dal 1975.

Questi, e tanti altri dati, sono contenuti nel Focus relativo all'andamento del settore dei veicoli commerciali, autocarri, rimorchi & semirimorchi e autobus in Italia nell'anno 2018, pubblicato da Anfia.

Nel dettaglio, il focus analizza i seguenti argomenti relativi al comparto dei veicoli commerciali e industriali:
  • produzione nazionale di veicoli commerciali e industriali nel 2018;
  • nuove immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri, autocarri, rimorchi e semirimorchi pesanti, autobus (rilevati secondo la data di rilascio della targa del veicolo);
  • sintesi delle misure di interesse per l'industria nazionale dei veicoli commerciali e industriali e per le aziende di autotrasporto;
  • policy trasporti UE.


Produzione nazionale di veicoli commerciali e industriali

Nel 2018 sono stati prodotti in Italia complessivamente 389.000 veicoli commerciali leggeri (VCL), autocarri e autobus, in calo del 2,6% rispetto ai volumi del 2017.
Dal 2000 al 2008 la produzione media annua è stata di 322.000 veicoli, scesa a 278.000 dal 2009 al 2015 e poi risalita a 393.000 dal 2016 al 2018. Una produzione importante per l’occupazione e l’export.

Veicoli commerciali leggeri

L’Italia rappresenta un sito produttivo molto importante, con gli insediamenti storici di Fiat Professional (rinnovato l’accordo con PSA sul sito produttivo abruzzese di Sevel Sud fino al 2023), Iveco e Piaggio.
Nel 2018 sono usciti dagli stabilimenti italiani quasi 325.000 veicoli commerciali leggeri (-2,2% sui volumi prodotti nel 2017), dietro a Francia con 506.000 e Spagna con 496.000.
Nell’ultimo triennio la produzione domestica di VCL si è collocata su una media annua di circa 334.000 unità, ai massimi storici. I modelli di punta dell’industria nazionale restano Fiat Ducato e Iveco Daily, che sono anche tra i modelli più venduti da sempre nel nostro Paese e che sono offerti con un’ampia gamma di versioni e di alimentazioni, in particolare le versioni a gas naturale e biogas, un'alternativa, pulita e sostenibile al diesel, in grado di ridurre notevolmente le emissioni di CO2 - fino al 95% con l'uso del biometano.
Oltre l’80% della produzione domestica è destinato ai mercati esteri, in particolare Germania, Francia, UK, Polonia e Spagna, che insieme rappresentano il 71% dell’export. Nell’ultimo triennio 2016-2018 sono stati esportati in media ogni anno 268.000 VCL.

Autocarri

Nel 2018 sono stati prodotti in Italia circa 64.000 autocarri, ben più alta rispetto alla media produttiva nazionale annua del periodo 2016-2018, che è stata quasi di 59.000 unità. Si tratta di un livello record mai raggiunto, sostenuto da Iveco, l’azienda leader del comparto autocarri, presente in Italia dal 1975.

Autobus

La produzione domestica di autobus è quasi azzerata: da una produzione media annua di quasi 2.600 autobus dal 2000 al 2008 (era di oltre 5.700 nel decennio precedente), si è passati a poco meno di 500 autobus nell’ultimo triennio 2016-2018, complice la crisi economico-finanziaria post 2008 e la mancanza di una programmazione statale nel determinare qualità e quantità dei servizi del Trasporto Pubblico Locale.


 

Il mercato dei veicoli commerciali e industriali

Nel 2018 sono stati immatricolati in Italia oltre 211.000 veicoli commerciali e industriali (-4,2% sul 2017) e oltre 15.000 rimorchi e semirimorchi con ptt superiore a 3500 kg (-4%), secondo le elaborazioni di ANFIA sulla base delle targhe rilasciate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’anno 2018.

Veicoli commerciali leggeri

Dopo il risultato del 2017 che già registrava una flessione del 3,5% rispetto al 2016, con 193.000 registrazioni rispetto alle oltre 200.000 del 2016, nel 2018 sono stati immatricolati 181.498 veicoli commerciali leggeri (VCL), il 6,1% in meno rispetto al 2017.
La media annua dei volumi venduti è stata di oltre 227.000 unità negli anni pre-crisi 2000-2008, per poi scendere a 141.000 nel periodo 2009-2015 e recuperare nel triennio 2016-2018 a una media di 191.000 vendite.

Le misure nazionali a supporto degli investimenti, come il super ammortamento, sono state una leva importante per il rinnovo delle flotte, che hanno stimolato un mercato ridimensionato dalla crisi economica, contribuendo allo svecchiamento del parco, con impatti positivi su sicurezza e ambiente. In UE/EFTA, in termini di volumi immatricolati, il mercato italiano dei veicoli commerciali leggeri si conferma al 5° posto dietro a Francia (457.000 nuove registrazioni), Regno Unito (357.000), Germania (285.000) e Spagna (214.000).

L’andamento del mercato e l’export hanno contribuito a mantenere alta la produzione domestica di veicoli commerciali leggeri, un comparto che impiega migliaia di persone e genera una bilancia commerciale positiva.

Secondo l’alimentazione, il 91,8% dei nuovi veicoli commerciali leggeri registrati è diesel, il 3% a benzina, il 2,7% benzina-metano, l’1,8% benzina-gpl, lo 0,2% ibrido, lo 0,4% elettrico.
Cresce la quota di veicoli ad alimentazione alternativa al 5,1% del mercato, contro il 4,4% del 2017, registrando una variazione positiva del 10%. Sono aumentate le vendite di VCL a benzina (+55%), a benzina/metano (+23%) e a trazione elettrica (+20%), mentre sono calate dell’8% le nuove registrazioni di VCL diesel, un delta negativo di 14.500 unità.
I veicoli elettrici (643 unità) appartengono per l’86% al segmento furgonette/minicargo.

Veicoli commerciali con ptt compreso tra 2800-3500 kg

Il mercato di furgoni e autocarri con ptt compreso tra 2800-3500 kg ha totalizzato 91.359 nuove registrazioni nel 2018, il 50% del mercato VCL fino a 3500 kg.
Fiat Professional e Iveco dominano il mercato con quote rispettivamente del 24% e del 13%, seguiti da Ford (13%) e Renault (9%). Il 70% dei veicoli del comparto è immatricolato nelle regioni del Nord Italia. I furgoni (58% di quota) e i cassoni (19%) sono le versioni più richieste del segmento 2800-3500 kg, seguite da pianali (soprattutto destinati ai camper) per il 7% e isotermici per il 4,9%.

Autocarri medi-pesanti

Nel 2018 sono stati immatricolati oltre 25.000 autocarri medi e pesanti (+5,3% rispetto al 2017), di cui 13.858 nel 1° semestre (+17,2%) e 11.503 nel 2° semestre (-6,3%). La media mensile delle nuove immatricolazioni
è stata di 2.100 unità.
Proseguendo l’analisi per categoria di autocarro, risulta un mercato equamente diviso tra autocarri rigidi (in aumento del 9,7% sul 2017) e trattori per semirimorchi (in aumento dell’1,2%).



Per macro-classi di peso, gli autocarri medi (da 3.501 a 15.999 kg) sono il 19,4% del mercato (+6,3%), mentre gli autocarri pesanti sono l’80,6% del mercato (+5%). Iveco domina con più della metà del mercato tutte le classi da 3.501 a 15.999 kg di peso e detiene una quota del 30% nel segmento degli autocarri pesanti con ptt superiore a 16000 kg, seguito da Scania con il 15%.
 

Il focus nel focus: autocarri ad alimentazione alternativa

Nel 2018 raddoppiano i volumi degli autocarri ad alimentazione alternativa (+95,2%) che, con 1.140 unità, hanno raggiunto una quota di mercato del 4,5% (era del 2,4% nel 2017).
Continua l’ottima performance del mercato degli autocarri a metano e a gas naturale liquefatto (GNL), con 1.000 nuove registrazioni, il 91% in più rispetto ai volumi del 2017. Ben 697 autocarri sono alimentati a GNL (erano 306 nel 2017, +128%), appannaggio quasi esclusivo di Iveco e 303 sono alimentati a CNG (+39%). Continua a evidenziarsi la centralità del gas naturale come trazione alternativa nel trasporto pesante.
Si sottolinea come il GNL risulti la miglior soluzione sostenibile applicabile nel breve termine per il trasporto merci a lunga distanza. Per l’ulteriore diffusione di questa tecnologia è fondamentale, tuttavia, proseguire nell’incentivazione all’acquisto da parte delle aziende di autotrasporto e, soprattutto, nell’azione di capillare diffusione delle infrastrutture di rifornimento sull’intero territorio nazionale. A febbraio 2019 la rete distributiva in Italia comprende 39 impianti di distribuzione GNL (erano 15 nel 2017).
 

Rimorchi e Semirimorchi con ptt superiore a 3.500 kg

Nel 2018 sono stati immatricolati 15.509 rimorchi e semirimorchi (-4%), che riguardano 1.428 rimorchi (-7,3%) e 14.081 semirimorchi (-3,6%). Il segmento dei rimorchi vale il 9,2% del mercato dei veicoli trainati ed è dominato dai costruttori nazionali con una quota di mercato del 90%. Il segmento dei semirimorchi vale il 90,8% del mercato dei veicoli trainati e i costruttori nazionali hanno una quota del 36% del mercato.
Complessivamente i costruttori nazionali hanno il 41% del mercato (-1% i volumi) e i costruttori esteri il 59% (-6% i volumi).
Menci, leader tra i costruttori nazionali, sfida i competitor esteri in cima alla classifica e, tra questi, è l’unico marchio che, nel 2018, riporta un risultato in crescita: +4,6%. Il gruppo Menci di Castiglion Fiorentino (AR) continua a crescere e si consolida come leader nazionale nel settore.

Autobus

Il mercato degli autobus risulta in crescita nel 2018 del 31%, circa 4.500 immatricolazioni contro le 3.400 del 2017,, registrando una crescita media mensile del 34%.
L’89,7% degli autobus immatricolati nel 2018 ha alimentazione diesel, l’8,7% a metano e solo l’1,6% è ibrido/elettrico.
In UE/EFTA il mercato italiano degli autobus è il quarto per volumi dopo quello di UK, Germania, Francia.
 

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