News | 30 June 2025 | Autore: Redazione

Neutralità tecnologica: l’apertura del commissario europeo per i trasporti. Veicoli industriali: i grandi dimenticati

Commentando le dichiarazioni del Commissario europeo ai trasporti Tzitzikostas, Massimo Artusi evidenzia come gli Heavy Duty Vehicles sembrano essere i "grandi dimenticati" in questa discussione.

 

Il dibattito sulla neutralità tecnologica nei trasporti continua ad essere un tema molto caldo. In questi giorni è tornato sotto i riflettori, come testimoniano le recenti dichiarazioni del Commissario europeo ai trasporti Apostolos Tzitzikostas intervenuto in audizione al Parlamento italiano giovedì 26 giugno 2025. 
L'incontro ha offerto l'occasione per discutere di dossier strategici per l'Italia e l'Europa, come la tutela del settore automotive, ma anche il ponte sullo stretto di Messina, lo sviluppo dell'alta velocità e la strategia marittima e portuale.

“Sostengo la neutralità tecnologica, questa è la mia posizione e quello in cui credo. … Vi posso dire che ci sarà una revisione degli obiettivi di emissioni di CO2 per il settore auto, e tale revisione avverrà alla fine del 2025, in modo che si possa dare stabilità al mercato e concludere il dibattito sulla neutralità tecnologica. …Vanno prese in considerazione tutte le tecnologie”.
Sono queste alcune delle dichiarazioni del commissario Tzitzikostas, che in audizione ha ribadito il suo sostegno alla neutralità tecnologica, annunciando una revisione degli obiettivi di emissioni di CO2 per il settore auto entro la fine del 2025.
Come lui stesso afferma, questa mossa mira a garantire stabilità al mercato e a chiudere definitivamente il dibattito sulle tecnologie, prendendo in considerazione tutte le opzioni disponibili. 

Si tratta di una notizia accolta con favore, soprattutto in un momento in cui il mercato automobilistico italiano sta affrontando un periodo difficile, ma che non soddisfa tutti gli operatori. 
In un commento social, il presidente di Federauto Massimo Artusi, ha evidenziato un aspetto importante, ovvero la mancanza di apertura al mondo dei veicoli industriali: "Gli HDV (heavy duty vehicles), un settore dove il tema neutralità è vitale per il mercato e l’economia di tutti gli Stati UE, restano i “grandi” dimenticati… tutto tace!"

Come sottolinea Artusi, è cruciale che anche per i veicoli industriali venga adottato un approccio che valorizzi la neutralità tecnologica. Ciò significa considerare una pluralità di soluzioni, dal diesel di ultima generazione ai biocarburanti, dall'idrogeno all'elettrico, senza preclusioni ideologiche. Solo così si potrà garantire una transizione energetica efficace e sostenibile, che tenga conto delle diverse realtà operative e delle complesse dinamiche del settore.
L'auspicio è che il dibattito si allarghi presto anche ai mezzi pesanti, fornendo quelle risposte e quella stabilità che il mercato e l'economia europea attendono con urgenza.
 

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Tags: Federauto sostenibilità federauto trucks

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