News | 12 May 2025 | Autore: Redazione

Artusi, Federauto: necessaria la rimodulazione delle sanzioni UE anche per camion e autobus

Federauto chiede l’estensione della diluizione triennale delle sanzioni CO₂ anche ai veicoli pesanti, chiedendo equità normativa e un approccio più pragmatico alla transizione ecologica.

 

Dopo il via libera del Parlamento europeo a una modifica cruciale sulle regole relative alle emissioni di CO₂ per il settore automotive, che consente ai costruttori di auto e furgoni di calcolare la media delle proprie emissioni sull’intero triennio 2025-2027, evitando così sanzioni annuali immediate, arriva il commento critico di Federauto.

“Dopo il voto dell’Europarlamento per la revisione dei Regolamenti sui target di emissione della CO₂, confermiamo la nostra insoddisfazione per la soluzione adottata con la diluizione a tre anni delle multe CAFE a carico dei Costruttori. È un palliativo che non risolve il problema all’origine, che è e resta il metodo di calcolo al tubo di scarico (TTW)” ha dichiarato Massimo Artusi, presidente di Federauto.

Il riferimento è all’emendamento al Regolamento 851/23, che ha introdotto la diluizione triennale per autovetture e furgoni. Inoltre, secondo Artusi, è incomprensibile l’assenza di una misura analoga nel Regolamento 1610/24, che definisce i target di emissione per i veicoli pesanti (HDV).
“Resta una grave carenza legislativa – prosegue Artusi – ossia, l’inspiegabile assenza di una misura da applicare sul Regolamento 1610/24 sui target CO₂ per camion e autobus, che abbia quindi per oggetto le multe per i Costruttori di HDV”.

Per questo, Federauto chiede un rapido intervento da parte del legislatore europeo: “Occorre un immediato intervento legislativo finalizzato a emendare il Regolamento sui target CO₂ per gli HDV, in modo almeno da applicare – al pari dei veicoli leggeri – la diluizione per il triennio 2025-26-27 del pagamento delle multe CAFE a carico degli OEM. Se non altro per equità di trattamento”.

Nel suo intervento, Artusi ribadisce infine il sostegno dei concessionari italiani al “Non Paper” del Governo italiano, firmato da 15 Stati membri dell’UE e ispirato al Piano Draghi, come bussola strategica per una revisione più equilibrata delle politiche europee sulle emissioni.
“Al di là di queste prime attività di revisione legislativa, i concessionari italiani insistono nel riconoscere il “Non Paper” del Governo italiano come punto di riferimento strategico per dare un futuro al settore, e auspicano che i Regolamenti CO₂ Automotive siano revisionati in senso pragmatico dal Parlamento europeo e dal Consiglio Europeo, con misure compatibili con le reali dinamiche di mercato (e dell’ambiente), sia per le auto che per i veicoli pesanti”.

 

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Tags: Federauto normative emissioni federauto trucks

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