News | 20 April 2020 | Autore: Redazione

Le proposte di Assotrasporti per un progetto di ripresa efficace ed efficiente

Assotrasporti e Eumove si candidano in qualità di tecnici del settore dell’autotrasporto e della mobilità per supportare la task-force promossa dal Governo e contribuire con le proprie proposte alla ripresa di tutto il sistema.

 

Si avvicina (si spera) la fine del lockdown e tutte le decisione in merito a come organizzare la cosiddetta “fase 2” devono ancora essere messe sul tavolo. Per farlo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte lo scorso 10 aprile ha annunciato che si avvarrà di un comitato di esperti in materia economica e sociale, per lo sviluppo di questa nuova e delicata fase dell’emergenza.

Assotrasporti si è subito dimostrata favorevole all’iniziativa del Governo, candidandosi insieme a Eumove (l’associazione europea della mobilità, di cui Assotrasporti ne è promotore e socio) per supportare la task-force con le proprie proposte, in qualità di tecnici del settore dell’autotrasporto e della mobilità di persone e cose.

Riteniamo che la scelta del Governo di rivolgersi a un gruppo di esperti competenti, distaccati dalla politica e dalla casta, possa portare alla formulazione di un progetto di ripresa efficace ed efficiente” ha commentato Secondo Sandiano, presidente di Assotrasporti e vicepresidente vicario di Eumove.

Favorevoli all’iniziativa, abbiamo deciso di organizzare una nostra task-force interna, formata da tecnici e operatori del settore, aperta a chiunque voglia candidarsi per portare il proprio contribuito; abbiamo iniziato da un primo questionario, cui seguirà un secondo e altri ancora, in conseguenza ai temi che emergerannoha continuato Secondo Sandiano.

Le prime proposte di Assotrasporti

In questa prima fase di creazione del gruppo di lavoro interno all’associazione e di richiesta di partecipazione ai soggetti interessati, Assotrasporti fa un elenco delle prime proposte volte a favorire la ripartenza del settore e il superamento di problemi che gravano sul comparto da diversi anni.

1 - La messa in sicurezza delle infrastrutture è al primo posto. Dopo il crollo del ponte di Albiano ad Aulla (MC) dello scorso 8 aprile, la necessità di intervenire immediatamente sulle infrastrutture è imprescindibile. Un sistema della viabilità sicuro ed efficiente è alla base della ripartenza e avrà risvolti positivi non solo per l’autotrasporto, ma per l’economia di tutto il Paese e per l’immagine dell’Italia nel mondo” ha dichiarato Fabrizio Civallero, segretario nazionale di Assotrasporti.

2 - Interventi di rinvio, sospensione, riduzione di imposte di tutti i tipi. Considerando che il settore dell'autotrasporto è uno dei comparti più colpiti, Assotrasporti chiede tutta una serie di interventi di alleggerimento del carico fiscale e contributivo, come già parzialmente previsto nel decreto Cura Italia per quanto dovuto nel mese di marzo, per i mesi/anni a venire fino alla normalizzazione economica e finanziaria.

3 - L’istituzione di una camera di compensazione per la regolazione dei rapporti di debito/credito. In materia di crediti, Assotrasporti riprende una proposta di legge portata avanti da qualche anno.
Come spiega l’associazione: “Si tratta di un progetto economico-finanziario-monetario che prevede l’istituzione di conti correnti virtuali, sui quali circola moneta elettronica, e dai quali possono attingere tutti gli operatori iscritti, a fronte di garanzie concesse. In questo modo, lo Stato, anziché alimentare l’autotrasporto con fondi a pioggia, senza la certezza della loro reale destinazione, immetterà le risorse nel fondo di garanzia della camera di compensazione, fungendo da moltiplicatore economico”.

4 – Revisione completa del sistema di organizzazione e integrazione del trasporto. Per la riduzione del rischio di contagio da Covid-19 secondo Assotrasporti e Eumove sono necessarie nuove normative, linee guida operative e servizi per l’autotrasporto.

Su quest’ultimo punto, Sandiano sottolinea la carenza di strutture: “L’emergenza sanitaria in corso ha fatto emergere anche la carenza di strutture adibite al riposo e ristoro dei camionisti in viaggio nel nostro Paese; in questo siamo indubbiamente indietro rispetto ad altri paesi della comunità come ad esempio le aree di Francia e Spagna. Con l’obiettivo di contrastare epidemie presenti e “future”, e garantire un livello di comfort minimo per gli autisti, proponiamo inoltre di creare dei punti di controllo sanitario nei quali il personale viaggiante troverà, oltre a servizi igienici, docce, servizi di ristorazione, anche personale con competenze/procedure mediche per la verifica delle condizioni standard di salute, onde ridurre al minimo il rischio di contaminazione tra i colleghi, presso le aziende mittenti e destinatarie e i cittadini in generale”.
 

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