Articoli | 07 May 2020 | Autore: approfondimento tecnico in collaborazione con IPQ Tecnologie

Quando un veicolo LNG entra in officina: precauzioni per l’uso

Per lavorare su un veicolo LNG sono necessarie attrezzature specifiche; inoltre bisogna predisporre e adeguare la propria officina anche dal punto di vista della sicurezza sul lavoro.

 

Il mercato dei veicoli industriali ha subito un forte calo nel corso del 2019, arrivando a segnare un 7,9% di immatricolazioni in meno rispetto al 2018 (18.962 contro 20.597).
Le motivazioni di questo crollo sono molteplici, dal calo tendenziale della produzione industriale avvenuta in Italia nel corso dell’anno a varie tensioni commerciali internazionali e comunque più in generale da un rallentamento del manufacturing a livello globale.

CNG e LNG: un mercato in crescita

In controtendenza con questi dati sono quelli delle immatricolazioni dei veicoli ad alimentazione alternativa. Guardando i “numeri” da gennaio a settembre 2019, le vendite di autocarri a metano (CNG) crescono del 49,5% e quelle a LNG (metano liquido) del 38,2%, portando la quota di mercato complessiva di questi mezzi al 6,2%.

Un aiuto alla crescita e diffusione di queste tipologie di veicoli è rappresentato dall’approvazione, in via definitiva avvenuta lo scorso 18 aprile 2019 da parte del Parlamento Europeo, del primo regolamento europeo sulla riduzione delle emissioni di CO2 per camion e autocarri.
La normtiva stabilisce che le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti (HDV – Heavy-duty Vehicles) dovranno essere ridotte del 30% entro il 2030, con un obiettivo intermedio di riduzione del 15% entro il 2025, rispetto ai valori emessi nel 2019 (del 25% entro il 2030 rispetto ai valori del 2005).

Tutto questo, ovviamente, presuppone la decarbonizzazione a lungo termine del trasporto pesante su strada, oggetto ormai da un decennio di studi e ricerche incessanti da parte delle case automobilistiche. Con l’elettrico ancora in fase embrionale, una soluzione efficace nell’immediato - date anche le continue nuove aperture di distributori - sono appunto i veicoli a metano.

Veicoli LNG: i principali rischi

Una delle problematiche che si riscontrano quando si ha a che fare con veicoli LNG è quella legata alla riparazione dei mezzi stessi. Un veicolo industriale nel suo ciclo di vita entrerà, per vari motivi, più di una volta in un’officina meccanica.

Nel caso di veicoli alimentati a diesel le officine sono preparate e pronte a erogare i propri servizi, ma cosa succede se ad entrare è un veicolo LNG? Come è facile immaginare, un veicolo alimentato a metano porta con sé pericoli diversi rispetto a un veicolo diesel ed è necessario per le officine farsi trovare pronti.

I principali rischi associati ai veicoli LNG, anche in virtù del solo ricovero del veicolo in ambienti chiusi, sono legati a due fattori principali:
  • infiammabilità del gas: rilasci di gas dal sistema di alimentazione del veicolo possono comportare la formazione di atmosfere esplosive; occorre pertanto che tale rischio venga valutato in funzione dell’ambiente in cui il veicolo viene ricoverato o trattenuto nelle varie fasi delle lavorazioni previste.
  • temperatura di stoccaggio del gas: il gas viene stoccato allo stato liquido, in unità criogeniche, a temperature comprese tra -163°C e -130°C; qualsiasi lavorazione che possa comportare il rischio di contatto con parti fredde o con perdite localizzate di gas dovrà prevedere sempre l’adeguata formazione e informazione del personale dedicato e l’utilizzo di idonei DPI di protezione (guanti e occhiali di sicurezza).
A questi rischi per la sicurezza dei lavoratori si aggiunge il potenziale rischio ambientale in caso di rilascio di gas incombusto. Infatti, il gas metano ha un GWP 25 volte superiore all’anidride carbonica.

Per lavorare su un veicolo LNG sono necessarie attrezzature specifiche, quali rilevatori di perdite di gas, strumenti di diagnosi adeguati e strumenti per svuotare in sicurezza il serbatoio. Oltre a questo, bisogna predisporre e adeguare la propria officina anche dal punto di vista della sicurezza sul lavoro.

Come preparare la propria officina

IPQ Tecnologie ha già seguito varie officine in questa attività di adeguamento per rispondere ai requisiti di sicurezza sul lavoro come previsto dal D.Lgs 81/08.
A seguito di un’analisi dei mezzi in questione e dell’ambiente di officina è possibile valutare correttamente il rischio di esplosione derivante dall’LNG e, di conseguenza, introdurre misure adeguate a tutelare i lavoratori e permettergli di svolgere il loro lavoro in piena sicurezza.
Esempi di queste misure, variabili da officina a officina, possono essere aperture permanenti verso l’esterno o adeguati sistemi di ventilazione localizzata. A questo si somma un’attività di formazione e informazione per tutti i lavoratori coinvolti e la corretta valutazione dei DPI necessari.

Il servizio di assistenza dei nuovi veicoli LNG diventa ogni giorno sempre più rilevante, è importante per le officine farsi trovare pronte in questo decennio sicuramente portatore di forti cambiamenti nel settore degli autotrasporti.
In quest’ottica in un mondo sempre più attento alle tematiche ambientali il metano liquido si posiziona come una forte realtà in crescita.
I camion LNG offrono mediamente un 15% in meno di consumi rispetto ai motori Diesel tradizionali, con un’autonomia di circa 1000 km ed emettono il 99% in meno di particelle e fino al 70% in meno di NOx rispetto ai livelli richiesti dagli attuali standard Diesel Euro VI.

 

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