News | 28 September 2016 | Autore: Area Studi e Statistiche ANFIA

Il trasporto delle merci e il mercato di furgoni, autocarri e rimorchi. Siamo usciti dal tunnel?

I primi otto mesi del 2016 hanno visto un aumento delle immatricolazioni del 36,1% per i nuovi autocarri e del 32,7% per rimorchi e semirimorchi pesanti (leggi la notizia). Come influenzerà questa crescita i trend dell’anno? Lo studio di Anfia fa luce sull’ultimo biennio.


 

L'Area Studi e Statistiche di ANFIA ha pubblicato la 5a edizione del suo studio “Industria Automotive Mondiale nel 2015 e trend 2016”, un’analisi che riporta i risultati per l'anno 2015 e i trend per il 2016 dell'industria automotive mondiale, riguardanti la produzione, il mercato e il parco circolante (per leggere la notizia completa, clicca qui). All’interno, non poteva mancare un focus sul comparto del veicolo pesante. Eccone alcuni stralci.

Trasporto merci ancora in calo

L’Italia, tra il 2008 e il 2014, ha perso il 35% delle merci movimentate su strada in miliardi di tkm (da 180,5 miliardi di tkm a 117,8); solo nel 2011 il calo è stato del 18,7% sul 2010 e nel 2012 è stato del 13,2% sull’anno prima. Dopo una leggera ripresa nel 2013, che aveva fatto sperare in un’inversione di tendenza, nel 2014 si assiste a una flessione del 2,6%, portando le tonnellate per km di merci, movimentate in un anno, al livello più basso degli ultimi dieci anni.
Purtroppo anche nel 2015 le merci movimentate risultano in ulteriore calo dello 0,8% con 116,8 miliardi di tkm (dato pubblicato da Eurostat). Tuttavia, il trasporto merci su strada continua ad essere la modalità preferita.

Il commercio delle merci e la loro modalità di trasporto sono sempre più influenzati dal commerce online, il cui il valore dell’acquistato è passato da 6,6 miliardi di euro del 2009 a 16,6 miliardi del 2015, secondo i dati sviluppati dal Politecnico di Milano. La crescita nel 2015 è stata del 16% sul 2014, pari a 2,2 miliardi di euro, che equivale a una penetrazione del mercato eB2c del 4% delle vendite retail. Il commercio online va ad incidere particolarmente sul traffico urbano e sulle modalità di consegna, rendendo necessari nuovi modelli logistici.

Il mercato dei VCL

Dal 2008 la domanda di veicoli commerciali è tornata ai livelli dei primi anni novanta (triennio 1992-1993). Nel 2015 il mercato dei veicoli commerciali leggeri ha registrato quasi 133.00 nuove immatricolazioni, con un recupero del 12,7% sul 2014, ma inferiore del 45% rispetto ai volumi record del 2007.
Fiat Professional è il marchio leader di mercato (34% di quota), con Ducato e Doblò che occupano rispettivamente la prima e la seconda posizione nella classifica dei modelli più venduti. Al terzo posto di questa classifica troviamo il Daily, prodotto da Iveco. L’allestimento più diffuso del mercato 2015 è stato quello dei furgoni, con oltre 110.000 immatricolazioni, tra i quali circa 3.600 sono isotermici. Sono stati immatricolati, inoltre 15mila cassoni e 3.800 pianali (molti dei quali sono di modelli Ducato e Daily destinati agli allestimenti di camper).

Il mercato degli autocarri

In Italia il calo dei volumi delle merci trasportate è stato maggiore rispetto alle media UE, determinando una contrazione più accentuata delle vendite di nuovi autocarri.
La media annua di autocarri nuovi venduti in Italia dal 2000 al 2008 è stata di 36.700, dal 2009 al 2011 di 18.900, dal 2012 al 2015 di poco più di 13.500 unità.
Nel 2015 il comparto ha visto una crescita del 19,7% del numero di libretti rilasciati, con oltre 15.000 veicoli. In particolare è cresciuta la categoria dei trattori stradali, +27,9% nel 2015 con oltre 7.600 unità immatricolate. Iveco, con 5.749 immatricolazioni nel 2015, si conferma leader indiscusso del mercato dei veicoli Industriali medi-pesanti, in crescita del 16% rispetto al 2014 e con una quota di mercato del 38%.

Il mercato dei rimorchi e semirimorchi pesanti

Per i rimorchi e semirimorchi pesanti, la media annua dei veicoli venduti è stata di 16.900 dal 2000 al 2008, di 8.970 dal 2009 al 2011 e di 7.600 dal 2012 al 2015.
Le immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi nuovi sono ancora inferiori del 40% rispetto ai volumi del 2007, quando raggiunsero le 17.800 unità.
Il calo del mercato interno ha penalizzato soprattutto i Costruttori nazionali che hanno subìto un ridimensionamento dei volumi, passati da 12.000 unità del 2007, pari al 68% del mercato, a 4.400 del 2015, pari al 42% di quota. Il calo del mercato interno ha quindi favorito la concorrenza estera.
Nel corso del 2015, il mercato dei rimorchi e semirimorchi over 3.500 kg è cresciuto del 54 %, con circa 10.600 nuove immatricolazioni. La crescita del mercato è dovuta soprattutto ai marchi esteri, che registrano un aumento del 73%, rappresentando, così, il 58% del mercato. I marchi nazionali perdono in termini di quote di mercato (passando dal 48,3% del 2014 al 41,9% del 2015), pur vedendo crescere il loro mercato, anche se “solo” del 34%. Menci è leader tra i costruttori italiani, al 4° posto nella classifica complessiva dei costruttori.
Il segmento dei Rimorchi over 3.500 kg vede crescere il mercato del 17,4% rispetto al 2014, arrivando a superare le 900 unità, di cui oltre 800 di marchi nazionali. Il segmento dei Semirimorchi, con ptt superiore a 3.500 kg, cresce invece nel 2015 del 59% e consiste di quasi 9.700 veicoli, 3.500 in più dell’anno prima.

Il “Progetto Diciotto” e gli esempi di mobilità sostenibile

In materia ambientale, si evidenzia l’importanza del “Progetto Diciotto”, un esempio concreto che risponde, in maniera efficace e innovativa, alla necessità di ridurre i consumi, le emissioni di CO2 e il livello di congestione delle strade, aumentando la produttività grazie dall’utilizzo di autoarticolati con lunghezza fino a 18 metri. Il Progetto “Diciotto”, combinato con l’utilizzo di motorizzazioni a gas naturale, come il gas naturale liquefatto, aumenta le proprie potenzialità in termini di sostenibilità, in questa direzione, Iveco è leader europeo nel settore dei carburanti alternativi.
Il Nuovo Stralis Natural Power di Iveco è il primo camion a gas a lunga percorrenza presente sul mercato a offrire un’alternativa ai veicoli diesel per un trasporto di lungo raggio più sostenibile, in grado di ridurre al minimo le emissioni nocive e le emissioni di CO2, e, infine, di abbattere il rumore, che è un aspetto chiave per le missioni di trasporto in ambito urbano e notturno.

Le misure del Governo per la ripresa del mercato

La ripresa e il mantenimento di un trend positivo del mercato dei veicoli industriali e dei veicoli trainati sono stati determinati dall’adozione di misure pubbliche varate dal Governo a sostegno del rinnovo delle flotte. Si tratta del combinato disposto dei superammortamenti per beni strumentali d'impresa previsti dalla Legge di Stabilità 2016, del Decreto sull’estensione del Fondo di Garanzia per le PMI alle operazioni finanziarie di accesso al credito per investimenti in mezzi di trasporto, emanato a dicembre 2015 ed, inoltre, del Decreto sugli investimenti in veicoli delle imprese di autotrasporto (per leggere la notizia completa, clicca qui) emanato dal Ministero dei Trasporti (MIT) per il terzo anno consecutivo.
La sostituzione più rapida dei mezzi di trasporto che deriva da questi provvedimenti, oltre ad avere conseguenze positive sulla competitività delle imprese di autotrasporto italiane, favorisce l’immissione su strada di veicoli nuovi con ridotti standard emissivi (Euro VI) e con alimentazione alternativa (in particolare, metano e metano liquido), nonché di semirimorchi per l’intermodalità marittima e ferroviaria.




 

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