News | 30 July 2013 | Autore: Francesco Giorgi

Veicoli commerciali e truck: il Italia il 47% degli autocarri in circolazione ha più di 12 anni

Lo indica un rapporto dell’Osservatorio AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla Mobilità Sostenibile: il 46,88% di autocarri è stato immatricolato prima del 2001. “Maglia nera” alla Calabria; Trentino Alto – Adige è la regione più virtuosa

Quanti anni ha il parco autocarri circolante in Italia? La risposta viene data da AIRP (l’Associazione nazionale che raggruppa le aziende di ricostruzione pneumatici) che, attraverso il proprio Osservatorio AIRP sulla Mobilità Sostenibile, ha rilevato che, al 1 gennaio 2013, su un totale di quasi 4 milioni di autocarri circolanti sulle nostre strade, più della metà è Euro 0, Euro 1 ed Euro 2. In altre parole: si tratta di veicoli immatricolati prima del 2001.

 
 
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A questo proposito, è stata preparata una tabella che, regione per regione, indica nel dettaglio il numero di autocarri in circolazione, suddivisi per classe di omologazione Euro, e l’incidenza degli Euro 0, 1 e 2 sul totale.


REGIONE EURO 0 – 1 - 2 EURO 3 – 4 - 5 TOTALE % EURO 0 – 1 – 2 SUL TOTALE
Calabria 92.646 50.904 143.550 64,54
Sicilia 207.378 119.791 327.169 63,39
Campania 193.946 114.313 308.259 62,92
Basilicata 27.210 16.927 44.137 61,65
Molise 16.695 11.603 28.568 59,38
Puglia 128.667 90.356 219.023 58,75
Sardegna 66.646 56.642 123.288 54,06
Abruzzo 55.075 47.179 102.254 53,86
Marche 59.036 60.704 119.740 49,30
Umbria 30.800 33.596 64.396 47,83
Liguria 38.279 47.986 86.265 44,37
Friuli – Venezia Giulia 32.922 41.289 74.211 44,36
Lazio 154.182 207.299 361.481 42,65
Emilia Romagna 144.819 195.740 340.559 42,52
Veneto 139.265 188.598 327.863 42,48
Piemonte e Valle D’Aosta 142.351 205.456 347.807 40,93
Toscana 103.255 171.680 274.835 37,56
Lombardia 216.076 396.166 612.242 35,29
Trentino – Alto Adige 20.386 62.876 83.262 24,48
ITALIA 1.869.904 2.119.105 3.989.009 46,88
Fonte: elaborazione dell’Osservatorio AIRP sulla Mobilità Sostenibile su dati ACI
 


Dalla tabella emergono notevoli differenze fra nord e sud del Paese. La regione con il parco autocarri più datato è, infatti, la Calabria, seguita a poca distanza da Sicilia e Campania. Le regioni con il più basso numero di autocarri Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, invece, sono il Trentino Alto Adige (24,48%) e la Lombardia (35,29%) che mostrano una quota di molto inferiore al 46,88% della media nazionale.

Secondo l’Osservatorio Airp sulla Mobilità Sostenibile, il perdurare della crisi economica ed il conseguente calo dei volumi di scambio merci hanno imposto alle aziende un rallentamento del rinnovo parco autocarri.

Avere mezzi immatricolati prima del 2001, cioè Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, significa d’altra parte contare su un parco circolante ad impatto ambientale maggiore rispetto a quello che si avrebbe con veicoli di nuova generazione; anche la sicurezza può risentirne. 

Con un parco molto vecchio cresce  anche la domanda di assistenza e manutenzione periodica degli automezzi, che se da un lato “fanno piacere” a ricambisti e officine, dall’altro sono voci da monitorare con grande attenzione per poter contenere i costi.

Per quanto riguarda, invece, la riduzione dell’impatto ambientale è necessario che, da subito, le aziende di trasporto provvedano alla gestione del proprio parco autocarri in modo tale da ridurne l’effetto negativo sull’ambiente e sulla sicurezza. Molto si sta facendo a tal proposito grazie anche all’innovazione tecnologica che, negli ultimi anni, ha interessato tutto il mondo dell’autotrasporto e che ha come obiettivo anche la riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2. Questo riguarda anche gli pneumatici.

A questo proposito, una delle soluzioni più efficienti – indica l’Osservatorio AIRP - rimane l’utilizzo di pneumatici ricostruiti che hanno non solo un’alta valenza economica, ma anche un’importante valenza ecologica, in quanto la ricostruzione di un pneumatico consente di rallentare lo smaltimento di pneumatici usati potenzialmente inquinanti. Tutto ciò naturalmente senza pregiudicare la sicurezza dato che i pneumatici ricostruiti, grazie a normative internazionali, vengono sottoposti ai medesimi  test e controlli di quelli nuovi.
 



 
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Per la guida AIRP agli pneumatici ricostruiti



 
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>> Approfondimenti normativi

Per il Capitolato LTH 110 (documento in formato pdf)
Per il testo della legge 122/1992 "Disposizioni in materia di sicurezza della circolazione stradale e disciplina dell'attività di autoriparazione" 

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