News | 08 July 2013 | Autore: Francesco Giorgi

Veicoli commerciali: per la UE revisione biennale anche ai rimorchi oltre le 2 tonnellate

Nuove regole sulle revisioni, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la sicurezza stradale. Deliberata l’estensione dei collaudi obbligatori ai rimorchi oltre le 2 tonnellate e ai rimorchi caravan di oltre 750 kg; confermate le disposizioni per i rimorchi oltre le 3,5 t

Nei prossimi anni, le revisioni periodiche a rimorchi e caravan potrebbero essere basate su un sistema di valutazione dei rischi. E’ la proposta, avanzata in questi giorni da alcuni deputati UE, in merito alle novità riferite ai collaudi obbligatori secondo una serie di nuove regole . L’obiettivo, indica una nota UE, è rivolto al miglioramento della sicurezza su strada.

Più nel dettaglio, è stata approvata la richiesta di rendere obbligatori, in tutti i Paesi UE, i collaudi ai motocicli a partire dal 2016 e ai ciclomotori dal 2018 (sempre che, in riferimento a quest’ultimo caso, la Commissione non indichi che la revisione per i “motorini” non sia efficace).

In merito al settore veicoli commerciali e rimorchi, è stato deciso l’ampliamento delle revisioni ai rimorchi di peso superiore a 2 tonnellate e ai rimorchi caravan oltre 750 kg; resta confermato, dunque, l’obbligo del collaudo per i rimorchi oltre le 3,5 tonnellate.

La tempistica indicata segue l’attuale iter: 4 anni dall’immatricolazione per il primo collaudo e, successivamente, ogni due anni.

La novità tecnica che potrebbe essere introdotta in virtù della sempre maggiore sicurezza su strada consiste in una “valutazione dei rischi”, come proposto dai deputati UE: in questo nuovo provvedimento, la classificazione delle Case costruttrici si baserà sui risultati ottenuti dai veicoli (compresi, quindi, veicoli commerciali, rimorchi e caravan) al collaudo. In base a questa disposizione, i veicoli che risultassero “a rischio” andrebbero soggetti a controlli su strada mirati e più approfonditi da parte delle autorità nazionali.

Questa decisione, qualora venisse accettata dalla UE, va anche incontro alle differenti modalità di revisione all’interno dei Paesi europei; come del resto indica Olga Sehnalová, relatore per i controlli su strada dei veicoli commerciali, “I controlli su strada cambiano in misura notevole fra gli Stati dell’Unione Europea; per questo, occorre un’armonizzazione delle normative a livello UE”.
(fonte: Pneurama)
 

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