Articoli | 01 June 2015 | Autore: Paolo Sartor

Quali saranno i Tir del futuro

Le politiche e azioni dell’Unione Europea finalizzate a rendere più efficiente ed eco-sostenibile la mobilità stradale delle merci hanno spinto tutte le case costruttrici di veicoli industriali a ricercare soluzioni innovative, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza di marcia, cercare combustibili alternativi, ridurre i consumi di carburante e abbattere il livello delle emissioni inquinanti e sonore. A tal proposito, abbiamo raccolto il parere del direttore della divisione Transport di Fercam.
 

Si annuncia una nuova era nel trasporto stradale delle merci. Guidare un veicolo pesante nel 2025 lungo la rete stradale e autostradale europea non sarà la stessa cosa di oggi. Sugli automezzi di nuova generazione saranno progressivamente introdotti molti sistemi di assistenza alla guida, saranno innalzati gli standard di sicurezza dei veicoli e gli autisti saranno nelle condizioni di poter svolgere anche nuove mansioni, diventando dei veri e propri “manager dei trasporti”.
Parallelamente tutti gli attori coinvolti nella filiera del trasporto stradale delle merci dovranno adottare soluzioni e procedure tali da ridurre i consumi di carburante e al contempo diminuire le esternalità generate da questa modalità di trasporto, in termini di inquinamento atmosferico e acustico, riduzione degli incidenti con feriti e morti, diminuzione dell’usura delle infrastrutture di trasporto e congestione.
Di un fatto dobbiamo essere chiari: in futuro il settore dell’autotrasporto dovrà continuare a impegnarsi per gestire la quota più importante della mobilità delle merci a livello europeo, ma dovrà farlo in modo più sostenibile ed efficiente.

Le principali novità dai costruttori
Prosegue, da parte delle case costruttrici di veicoli pesanti, la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche, con l’introduzione di nuovi veicoli Euro 6 che garantiscano una riduzione delle emissioni di particolato e minori consumi di carburante nell’ordine del 5-6%. In sostanza i consumi medi di una grande flotta, con l’adozione degli Euro 6, passano dai 30 litri per 100 km ai 28,8 litri per 100 km.
Si segnalano gli sforzi di tutti i costruttori per ridurre il peso dei veicoli e rispondere all’incremento di peso – di circa 150-200 kg – causato dall’installazione del filtro Euro 6. Le case costruttrici stanno, inoltre, svolgendo anche accurati studi in galleria del vento per migliorare l’aerodinamica dei veicoli (vedi box: Una ricerca UE punta su veicoli più aerodinamici). Per ridurre i consumi di carburante si stanno progressivamente diffondendo nuovi sistemi che disinseriscono quando non necessari – staccando meccanicamente dalla catena cinematica – i compressori dell’aria, il servosterzo, la ventola del radiatore e il compressore del climatizzatore. Inoltre si stanno introducendo sistemi intelligenti che, in condizioni di marcia particolarmente gravose come la marcia in salita, disinseriscono i sistemi di assistenza – di cui è dotato l’automezzo – per mettere a disposizione tutta la potenza sulla strada.
I costruttori di pneumatici hanno introdotto nuovi modelli che, in particolare per i mezzi utilizzati nel lungo raggio, garantiscono una sensibile riduzione dei consumi.
In materia di diminuzione dei costi operativi dell’automezzo, si segnala il nuovo motore da 13 litri SCR 6 cilindri in linea con potenze variabili da 410 a 490 CV di Scania, che si dichiara campione nella riduzione dei consumi con soli 23,3 litri di gasolio necessari per percorrere 100 km.  Sul fronte dei combustibili alternativi, il gas naturale ormai fa parte della fornitura della maggior parte dei costruttori di veicoli. Questo gas viene compresso (CNG), liquefatto (GNL) o biogas compressi (CBG). Scania, con il modello P340 LA4X2MNA, propone un veicolo spinto da propulsori a gas di ultima generazione. Una soluzione innovativa con la stessa guidabilità dei motori diesel, grazie alla coppia elevata disponibile già a bassi giri. A caratterizzarlo sono, però, le emissioni, ben inferiori agli stessi Euro 6 a gasolio, e una rumorosità drasticamente ridotta che lo rende particolarmente adatto per molteplici impieghi. Il metano, inoltre, consente di abbattere i costi del carburante, mantenendo un’autonomia di tutto rispetto, rivelandosi la soluzione green del momento.
Anche Mercedes Benz ha di recente rinnovato il modello Econic NGT Euro 6, dotato di un nuovo motore a 6 cilindri alimentato a metano.
Inoltre, sempre per ridurre i consumi e migliorare la guida, si sta progressivamente diffondendo il cambio automatico con soluzioni come il cambio automatizzato a doppia frizione presentato da Volvo, denominato I-Shift Dual Clutch: una trasmissione flessibile, veloce ed economica.
La combinazione tra cambio automatico e GPS accoppiata con il sistema di controllo della velocità di crociera è la soluzione introdotta da Mercedes Benz con il Predictive Powertrain Control (PPC). In sostanza, il veicolo “anticipa la strada” regolando la marcia con cambi intelligenti che a seconda delle condizioni del percorso (salita, pianura, discesa ecc.) consentono una sensibile riduzione dei consumi di carburante.
Scania, da parte sua, ha introdotto un nuovo sistema di controllo della velocità con rilevazione topografica, denominato CCAP (Cruise Control Prediction attiva) che promette una riduzione dei consumi fino al 4%.

Una gamma che dimostra maggiore attenzione alle tematiche ambientali
Renault Trucks, da sempre attenta alle problematiche ambientali, è impegnata costantemente nella riduzione dei consumi di carburante. La nuova gamma di veicoli è composta da: gamma D per la distribuzione, gamma C per l’edilizia, gamma K per servizi in cava-cantiere e gamma T per le lunghe distanze.
Per citare due novità: di recente la casa della losanga ha presentato il nuovo veicolo Maxity Elettrico, un mezzo di 4,5 tonnellate di peso totale a terra, alimentato da un motore elettrico in grado di assicurare una autonomia massima di 100 km; nella gamma T (che ha sostituito i precedenti modelli Premium Strada e Magnum), dalla progettazione della cabina a quella di ogni componente della catena cinematica, ogni dettaglio è stato concepito con l’obiettivo di ridurre i consumi di carburante.
Infine, sul fronte della moderna gestione della flotta di veicoli, Renault Trucks propone i vantaggi propri delle Optifuel Solutions tra i quali, ad esempio, l’Optifuel Program che comprende Optifuel Training, la formazione alla guida razionale e Optifuel Infomax, il software di analisi e monitoraggio dei consumi di carburante. Con Optifuel Program, secondo il costruttore francese una flotta può risparmiare fino al 15% di carburante. Tutti i veicoli di Renault Trucks sono predisposti per il sistema Optifleet, la soluzione informatica on-board per la gestione delle flotte; uno strumento indispensabile per i manager aziendali, i gestori di flotte e gli autisti e che promette di risparmiare fino a 5.000 euro all’anno per veicolo.

Sistemi per rilevare il carico, pressione e stato di usura dei pneumatici
Lo sviluppo di un controllo automatico dei pesi dei veicoli avrebbe un duplice vantaggio: da una parte consentirebbe di non fermare inutilmente circa 75.000 veicoli l’anno, permettendo al contempo alle autorità di controllo di risparmiare circa 140.000 ore di lavoro. Sul mercato hanno fatto, inoltre, il loro ingresso nuovi dispositivi che consentono di misurare la pressione dei pneumatici, verificare il profilo del battistrada, il peso per asse degli automezzi (fondamentale in Olanda e Germania, dove sono in vigore delle normative che impongono una corretta ripartizione dei pesi sugli assi del veicolo pesante), grazie al semplice passaggio del veicolo sopra una piastra che rileva e registra i tre parametri, a tutto vantaggio della sicurezza di marcia, minori consumi e inquinamento, grazie alla riduzione della CO2.

Future Trucks 2025 e veicoli a bassi consumi
L’autonomous driving (ossia un veicolo capace di guidare senza bisogno di alcuna interazione da parte del conducente) è infatti già una concreta realtà per Mercedes con il Progetto “Future Truck 2025”, che troverà l’ideale applicazione proprio nel mondo del trasporto, contribuendo a ridurre in maniera significativa consumi di carburante, emissioni inquinanti e costi di esercizio.
Al Trucking Show di Cleveland, negli Usa, il Gruppo Daimler Mercedes ha presentato una chicca con cui affinare la lotta ai consumi di gasolio: il Supertruck di Freightliner – un concept che, oltre alle linee aerodinamiche, una trasmissione automatizzata DT12 con tecnologia predittiva che controlla la velocità del veicolo tramite GPS e mappe digitali 3D, ripensa il complesso della gestione dell’energia da parte del camion che riesce, viaggiando a 100 km/h con peso di 29,5 ton, a percorrere 5,27 km/l.


“L’innovazione nella gestione del trasporto è nel nostro DNA”
Ne parliamo con il dottor Hannes Baumgartner, direttore della divisione Transport di Fercam S.p.A., che sottolinea come “per rendere più efficiente e sostenibile il trasporto stradale delle merci crediamo fortemente nei piccoli miglioramenti continui”.

Che importanza date al tema della sostenibilità nella mobilità delle merci?
Abbiamo sempre avuto una forte attenzione alle problematiche ambientali. Siamo stati dei precursori nel trasporto combinato, nelle relazioni da e per la Germania, per trasferire quote di traffico dalla strada alla ferrovia e di conseguenza ridurre l’impatto sull’ambiente generato dalle nostre attività.

Ci può fare degli esempi in materia di sostenibilità ambientale?
Su questo fronte da sempre crediamo molto nei piccoli miglioramenti continui come: la ricopertura dei pneumatici per un doppio utilizzo della carcassa; un sistema di recupero delle acque reflue utilizzate per il lavaggio degli automezzi, che ci consente un loro riutilizzo per 10 cicli; monitoriamo e facciamo dei controlli random della pressione dei pneumatici e da quest’anno utilizziamo una piastra estremamente innovativa, che ci consente di monitorare la pressione e usura dei pneumatici in ingresso e uscita dal deposito, a tutto vantaggio della sicurezza e del risparmio dei consumi di gasolio. Inoltre effettuiamo dei programmi di formazione continua degli autisti e da molti anni utilizziamo sistemi di monitoraggio dei consumi.

Che importanza ha l’innovazione tecnologica nella gestione del trasporto stradale delle merci?
È fondamentale anche per rispondere alle nuove e diversificate esigenze della clientela. In Fercam utilizziamo un software per la gestione e l’ottimizzazione dei percorsi denominato TMS (Transport Management System) che gestisce e controlla, in tempo reale, tutte le fasi e i costi di spedizione, consentendoci una ricezione automatica degli ordini e/o avvisi del cliente, l’invio di avvisi automatici di ritardo e/o interruzione del servizio causati da fattori esterni.
Dal 2005 abbiamo installato delle unità di bordo sugli automezzi, che ci consentono di comunicare con l’autista del mezzo e da quest’anno lo stiamo facendo anche con i nostri partner del trasporto.

Avete investito nel rinnovo del parco automezzi trattori e semirimorchi?
Nel 2015 abbiamo pianificato il rinnovo di 100 trattori Euro 6 di ultima generazione.


I dati del trasporto stradale nell’Unione Europea
- Sono 6,5 milioni i veicoli industriali adibiti al trasporto stradale delle merci (quelli con peso totale a terra superiore a 3,5 tonnellate).
- Oltre un milione del totale di veicoli viene impiegato nel traffico cargo di lunga distanza.
- Circa un quinto delle emissioni totali di CO2 viene prodotto dal trasporto stradale, di cui i veicoli industriali pesanti rappresentano circa il 25%.


Una ricerca della UE punta a veicoli più aerodinamici
Secondo una ricerca condotta dall’Unione Europea, migliorando l’aerodinamica degli automezzi con l’adozione di spoiler nei semirimorchi e forme più arrotondate del trattore stradale, si potrebbero limare fino al 10% i consumi di combustibile e le emissioni inquinanti, senza alterare minimamente la capacità di carico degli automezzi. Secondo la UE, una forma più arrotondata delle cabine dei veicoli consentirebbe di migliorare il campo visivo del conducente dell’automezzo, contribuendo a salvare ogni anno diverse centinaia di vite umane.


IVECO: sempre in prima linea nella ricerca di carburanti alternativi
Il costruttore nazionale di veicoli industriali ha da sempre manifestato grande attenzione e risorse finanziarie alle tematiche legate alla mobilità sostenibile, sicurezza e ambiente. Due sono le principali novità sotto il profilo delle nuove motorizzazioni con carburanti alternativi al gasolio.
Il nuovo Daily della Iveco, veicolo commerciale leggero che all’ultimo Salone Internazionale di Hannover ha vinto il Premio “Van on the year 2015”, viene proposto anche nella versione alimentata a gas naturale compresso (CNG).
Nel segmento pesanti, il nuovo Stralis LNG conferma la leadership di Iveco come produttore di veicoli alimentati con carburanti alternativi. Il nuovo automezzo monta un motore Cursor 8 CNG Euro 6 da 330 Cv che, grazie alla capacità complessiva dei serbatoi, garantisce un’autonomia di oltre 750 km, consentendogli quindi l’utilizzo anche nel medio e lungo raggio.
L’utilizzo di veicoli alimentati a gas naturale liquido consente numerosi vantaggi di ordine economico e profittabilità per l’utilizzatore, e ambientali rispetto al diesel; nel dettaglio: una riduzione fino al 20%, al netto delle accise, del costo del carburante; meno emissioni di particolato (-95%), di NOX (-35%) e di CO2 (-10%); una diminuzione in media di 5 decibel del rumore del motore e infine minori consumi di carburante nell’ordine del 10%.


Investire su sicurezza e prevenzione degli incidenti
I costruttori di veicoli pesanti continuano a investire sulla sicurezza dei loro automezzi, con l’obiettivo di ridurre gli effetti causati dagli incidenti e di prevenire le cause che li provocano, attraverso dispositivi di sicurezza attiva.
Gli sforzi si stanno concentrando sul supporto all’autista, al fine di ridurre i margini di distrazione e migliorarne la visibilità esterna intorno al veicolo. Ad esempio, Volvo Trucks ha sviluppato una nuova tecnologia che è in grado di ridurre drasticamente il rischio di incidenti causati da un campo visivo limitato, consentendo un controllo a 360° di tutto ciò che accade intorno al veicolo. Con un funzionamento molto simile a quello della mente umana, il veicolo valuta le informazioni ricevute in maniera simultanea da diverse fonti e suggerisce azioni volte a evitare possibili incidenti, come ad esempio la collisione con pedoni, ciclisti e altri veicoli. Questa tecnologia, attualmente in fase di collaudo, potrebbe divenire realtà nei prossimi 5-10 anni, con l’obiettivo di fornire molti dispositivi di sicurezza attiva a supporto dell’autista, per ridurre i margini di distrazione e migliorare sensibilmente la visibilità esterna attorno all’automezzo.

 

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