Articoli | 03 March 2015 | Autore: Manuela Lai

Insieme per “ricambiare il futuro” della distribuzione italiana

È questo lo slogan adottato dalla nuova società NSD, che sintetizza le ambizioni di diventare partner fondamentale nel mercato della distribuzione indipendente. E i tre soci - I.DI.R e OVAM nel settore auto e Maurelli nel truck – ce lo confermano in questa intervista.

 

Per il mondo della distribuzione ricambi auto, ma non solo, il 2014 è stato un anno di grande fermento, perché una serie di “colpi e contraccolpi” si sono susseguiti nel giro di pochi mesi, modificando radicalmente il mercato dell’aftermarket indipendente. Uno di questi, che ha coinvolto anche il mondo del veicolo industriale, riguarda la nascita di NSD, una società compartecipata da due colossi della distribuzione auto, del calibro di I.DI.R e OVAM, la cui presentazione ufficiale è avvenuta durante il tradizionale incontro organizzato da Temot International alla fiera settembrina Automechanika di Francoforte. L’incontro è stata anche l’occasione per confermare alcune voci che già circolavano nel mercato, ovvero l’ingresso nella new-co anche di un altro grande colosso, questa volta del settore truck. Si tratta di Maurelli Distribuzione, azienda con oltre 40 anni di esperienza nella distribuzione di componenti ed equipaggi per l’autocarro.

La scelta della “location” per presentare ufficialmente NSD al mercato è presto svelata: da gennaio 2015 NSD è membro ufficiale di Temot International e rappresenta, insieme a NovaGroup, l’Italia all’interno di questo gruppo internazionale.

Costituita con la volontà di creare una realtà italiana indipendente, NSD ha l’ambizione di ritagliarsi un ruolo fondamentale nel mercato, dando inizio a una nuova fase, in cui le dimensioni e la capacità di fare massa critica risultano sempre più determinanti per sostenere la competizione in un mercato sempre più dinamico. 

A tal proposito, Italo Baruffaldi, amministratore delegato di OVAM, ha dichiarato: “NSD ha l’ambizione di creare nuovo entusiasmo all’interno della filiera distributiva, attraverso progetti innovativi in grado di assicurare crescita ai ricambisti e clienti alle officine”.

Dello stesso tenore Sergio Monzeglio, amministratore unico di I.DI.R: “La nostra è una realtà che vogliamo diventi un riferimento logistico-commerciale per i principali network e consorzi di ricambisti, coi quali già abbiamo consolidati rapporti pluriennali e per i quali da oggi tramite NSD metteremo a disposizione non solo condizioni commerciali e servizi, ma elementi di fidelizzazione e progetti di marketing”.

Nel suo commento a caldo, raccolto lo scorso ottobre e che qui riportiamo, Marco Corsico, direttore generale di Maurelli Distribuzione, scende più nel dettaglio delle motivazioni che hanno spinto l’azienda ad entrare in questa nuova realtà. “Siamo entrati in NSD, e conseguentemente nel gruppo internazionale Temot International, perché abbiamo visto delle opportunità. Ci sembra importante entrare a far parte di uno dei gruppi d’acquisto principali nel settore automotive. Per un gruppo strutturato come il nostro, è una buona strategia cercare collaborazioni e partecipazioni, allargando anche la nostra visione, grazie al confronto con gli altri. Potremo entrare in contatto diretto con nuovi fornitori, grazie ai quali avremo la possibilità di ampliare le famiglie di prodotto”.

NSD in pillole

Con l’ingresso di Maurelli, NSD costituisce un nucleo di importanti caratteristiche organizzative: 390 collaboratori, 3 piattaforme di distribuzione (Milano, Napoli, Aversa) per un totale di 40.000 mq supportati da 17 filiali dedicate all’autocarro, 240.000 referenze gestite, 2.800 officine e circa 5.000 aziende collegate in Italia e all’estero. Numeri importanti che supportano concretamente il risultato finale del 2014: un fatturato aggregato superiore a 180 milioni di euro, ma con l’obiettivo per il prossimo triennio di raggiungere i 300 milioni entro il 2018.

Chi è I.DI.R.

Nata dall’esperienza della famiglia Monzeglio, l’attività ha inizio nel 1950 da Giordano che gestiva, con pochi collaboratori, un piccolo negozio di ricambi auto nel centro di Napoli. Oggi I.DI.R. è una società di distribuzione che opera nel centro-sud Italia e che può offrire alla sua clientela un pacchetto importante di marchi prestigiosi, più di 120.000 articoli immediatamente disponibili e un gruppo di 150 collaboratori. Gli obiettivi di sviluppo dell’azienda prevedono di raggiungere e superare già entro quest’anno il target dei 55 milioni di fatturato.

Chi è OVAM

Fondata nel 1963 come base distributiva in Italia degli ammortizzatori Monroe, oggi Ovam è un’azienda di distribuzione che rappresenta oltre 30 marchi di prodotti e che gestisce più di 100.000 codici di parti di ricambio per un totale di circa 1 milione di pezzi. Ma non è tutto. Recentemente, OVAM è diventato un gruppo, composto da 5 realtà: OVAM Spa, Service Srl, Demos Srl, S.ar.pi Srl e Sarco Srl. 

È presente attivamente in tutto il Nord italia, operando direttamente in Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Emilia Romagna, Liguria; tramite Sarco opera in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige e tramite S.ar.pi in Toscana e Umbria.

Il target di fatturato del Gruppo OVAM per il 2015 ammonta a circa 70 milioni di euro.

Chi è Maurelli

Nata nel 1955 come azienda di rappresentanza per ricambi veicoli industriali, seguendo l’evoluzione del mercato Maurelli si rinnova sia dal punto di vista distributivo sia qualitativo. Negli anni 90 diversifica la propria attività, inserendo nuove linee di prodotto e soprattutto nuovi servizi, come ad esempio la formazione (Formau). Nello stesso decennio inizia soprattutto la trasformazione da realtà regionale a realtà nazionale, con l’apertura delle prime filiali per ottimizzare la distribuzione nelle aree più distanti: un progetto che ha portato Maurelli ad assumere la dimensione nazionale che oggi la caratterizza e che ne fa il principale player della distribuzione ricambi per autocarro, con un fatturato complessivo di circa 85 milioni di euro.

 

Il punto di vista di Maurelli

In aggiunta al commento di Marco Corsico, direttore generale di Maurelli Distribuzione, non potevamo rivolgere un paio di domande all’amministratore delegato Giacomo Maurelli.

Quali sono i motivi che vi hanno portato a entrare a far parte di questo nuovo progetto, visto che Maurelli è una realtà già affermata?
Abbiamo deciso di entrare a far parte di questo progetto per allargare i nostri orizzonti. Il mercato
è dinamico e noi abbiamo l’obbligo di seguirlo. Rapportarsi con nuovi partner italiani e internazionali
è per noi motivo di interesse. 

Cosa si aspetta da questa collaborazione? Se e come cambierà il vostro approccio al mercato?
Ovviamente, ci aspettiamo sviluppi in termini di contatti commerciali sia a livello di clienti sia a livello di fornitori, che si traduce in un ampliamento della gamma di prodotti di qualità da offrire. Questo comunque non cambierà il nostro approccio al mercato, perché continueremo a seguire la nostra via maestra.

 

Il punto di vista di I.DI.R. e OVAM

Abbiamo rivolto qualche domanda ai due amministratori delegati che hanno fondato nel luglio dello scorso anno NSD: Sergio Monzeglio di I.DI.R e Italo Baruffaldi di OVAM.

Ci potete raccontare come nasce l’apertura al truck e se faceva già parte dei vostri progetti iniziali?
L’apertura al truck è stata un’opportunità colta al volo, dopo che Temot International ci ha evidenziato la sua sensibilità nei confronti di questo settore. Non avendo in programma di aprire un canale truck nelle nostre aziende, ci siamo affidati a un’azienda specialista che opera a livello nazionale, Maurelli Distribuzione.

Perché la scelta è caduta su Maurelli?
La scelta è nata da una conoscenza personale tra manager, rafforzata dall’importanza dell’azienda
a livello internazionale.

L’ingresso nel mondo del truck porta sicuramente alla crescita del fatturato globale. Si sono quindi spostati verso l’alto i vostri obiettivi dichiarati inizialmente di “raddoppiare il fatturato aggregato entro 5 anni”?
Decisamente sì, visto che Maurelli ha dichiarato come fatturato 2014 circa 85 milioni di euro.
È evidente, considerando la sua crescita programmata, che avremo un dato globale molto più alto
di quello annunciato inizialmente.

Quali sono le proiezioni del gruppo sul settore veicoli industriali, anche in considerazione del fatto che il settore sta vivendo un periodo piuttosto difficile?
Sono previsioni di espansione, legate a una distribuzione sempre più capillare.

Tra i tanti progetti di NSD c’è il “cross network” DOTCAR.IT. Il progetto verrà esteso anche al truck?
Dotcar.it, la nostra piattaforma web rivolta all’automobilista ideata per canalizzare la crescente domanda di ricambi online, per il momento non è un progetto estendibile al settore truck.

 

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