News | 15 February 2013 | Autore: Francesco Giorgi

Macchine per costruzioni: il settore non cresce. Lo rivela UNACEA

Vendite in calo, nel 2012, per il comparto macchine per costruzioni. Ed è il quinto anno negativo. “Servono misure orientate alla crescita del nostro settore e del comparto edilizia, due realtà imprescindibili”, punta il dito UNACEA

Quinto anno consecutivo di risultati negativi. E per la ripresa del comparto bisognerà aspettare almeno il 2014. Con la non facile prospettiva di un immediato futuro a tinte fosche; sempre che a livello istituzionale non intervenga una massiccia iniezione di misure orientate alla crescita, e un concreto sostegno alle esportazioni che in altri Paesi vengono tenute in considerazione dai governi nazionali.

E’ il quadro dell’andamento vendite di macchine per costruzioni in Italia, che nei 12 mesi appena trascorsi, con l’immissione sul mercato di 7066 nuovi mezzi, hanno fatto registrare un calo complessivo del 31,3% rispetto al 2011.

Più nel dettaglio, le vendite di macchine movimento terra sono state 7.245 (-31,1%), 153 le macchine stradali (-34,3%) e 208 i macchinari per il calcestruzzo (-37,3%), con livelli di vendita più bassi degli ultimi 28 anni per le macchine movimento terra – tenuto conto delle basse cifre che si registrarono nel 1984, periodo nel quale la crisi energetica legata al petrolio si faceva ancora sentire – e una situazione mai così in basso per le macchine per calcestruzzo. Solo le autobenpompe hanno registrato un aumento nelle vendite, e gli impianti di betonaggio si sono assestati sui livelli del 2011.

A rivelarlo, in questi giorni, è UNACEA, l’Associazione di categoria che raggruppa i produttori nazionali di macchine per costruzioni.

A rendere la situazione ancora più delicata, ci pensa il settore dell’edilizia: nel 2012 – denuncia il Monitor Edilizia del Construction Equipment Outlook realizzato da Unacea e Prometeia - gli investimenti in costruzioni in Italia hanno registrato una flessione del 6,9% e nel 2013 continueranno a flettere del 2,6%, rimandando la ripresa al 2014 quando dovrebbero riprendersi di un modesto 1,3%.

Secondo il rapporto, un peso rilevante va addebitato agli effetti delle manovre di Bilancio sugli investimenti della Pubblica amministrazione, in particolar modo sulle risorse disponibili a nuove infrastrutture messe a disposizione degli Enti locali.

Riguardo al futuro, indica lo studio, "le potenzialità di riqualificazione urbana legate al Piano Città appaiono vincolate dalla limitatezza delle risorse finanziarie rese disponibili a livello pubblico e, di conseguenza, dall’esigenza di attivare adeguati investimenti privati per dare effettiva cantierabilità ai progetti approvati. Non sembrano, pertanto, sussistere le condizioni per un avvio dei cantieri in tempi rapidi".

"Tutte le linee di prodotto delle macchine movimento terra - dichiara Giampiero Biglia, vicepresidente di Unacea - hanno registrato nel 2012 sostanziali arretramenti nelle vendite sul mercato italiano, conseguendo il risultato più basso da quando esistono le rilevazioni per questa tipologia di mezzi. Le vendite dello scorso anno, infatti, sono state inferiori alle 7.524 unità vendute nel 1984, quando si subivano ancora i contraccolpi del secondo shock petrolifero e il valore medio per macchina era decisamente superiore a quello odierno, dove le linee compatte sono quasi due terzi del totale. I produttori italiani stanno investendo energie enormi sull'internazionalizzazione per compensare quanto più possibile le perdite di mercato interno con le esportazioni, ma su questo versante non competono ad armi pari con le aziende localizzate negli altri principali paesi d'Europa e del mondo che beneficiano di aiuti e sostegni all'export che in Italia per il nostro settore non esistono".
                                                                                                                                                                                 
"Il mercato italiano delle macchine per il calcestruzzo - aggiunge Davide Cipolla, consigliere di Unacea con delega alle attività di questo gruppo merceologico - non è mai andato così male. Sulle autobetoniere il mercato è in calo ancora di oltre il 50%, mentre per quel che concerne le pompe autocarrate la flessione è ancora maggiore. Da questo trend molto negativo sono escluse le autobetonpompe, che invece registrano un segno positivo. Gli impianti di betonaggio, invece, si attestano sugli stessi volumi dello scorso anno. Tuttavia, nonostante gli sforzi associativi per promuovere l'utilizzo del mescolatore, crescono rispetto allo scorso anno gli impianti cosiddetti 'a secco', e questo è un dato che evidenzia che sui temi della qualità e dell'innovazione c'è ancora molta strada da percorrere per una sensibilizzazione generalizzata degli operatori di settore".

 
Di seguito, la tabella relativa alle vendite 2012 per il settore macchine per costruzioni
 
       
MACCHINE PER COSTRUZIONI (unità vendute)
Gennaio-dicembre 2012
  gen./dic. 2011 gen./dic. 2012 %
       
Apripista 51 29 -43,1
Motolivellatrici * 11  
Pale cingolate * 13  
Escavatori cingolati 1659 1087 -34,5
Escavatori gommati 168 93 -44,6
Pale gommate 884 654 -26,0
Terne 4 ruote sterzanti 77 62 -19,5
Terne rigide 181 115 -36,5
Terne articolate * 38  
Miniescavatori 5276 3776 -28,4
Minipale compatte 830 575 -30,7
Minipale compatte cingolate 525 330 -37,1
Dumper articolati 31 11 -64,5
Sollevatori telescopici 826 451 -45,4
Tot. macchine movimento terra 10508 7245 -31,1
       
Rulli 181 117 -35,4
Vibrofinitrici 52 36 -30,8
Tot. macchine stradali 233 153 -34,3
       
Macchinari per il calcestruzzo** 332 208 -37,3
       
TOTALE MACCHINE PER COSTRUZIONI 11073 7606 -31,3
       
Fonte: produttori e importatori di macchine per costruzioni    
* Inizio rilevazione: 2012      
** Autobetoniere, pompe carrellate, pompe autocarrate, betonpompe, impianti, spritzbeton      
       
 

>> Approfondimenti

Per UNACEA

 
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