Articoli | 03 June 2013 | Autore: Stefania Antonelli

Una new entry nel mercato truck Italia

Europart entra nel mercato italiano, con una presenza diretta. 
A guidare la divisione nazionale è il Country Manager Francesco Marangio, a cui abbiamo chiesto strategia, obiettivi e offerta del gruppo.

Nata 60 anni fa in Germania, oggi Europart opera a livello europeo ed extraeuropeo come azienda protagonista nella distribuzione di parti di ricambio e attrezzature per officina, nel settore veicoli industriali, rimorchi e autobus. 
Vanta la sua presenza in 27 paesi europei, più una sede a Dubai, per un totale di circa 200 filiali con 1.600 dipendenti.
Quest’anno ha deciso di entrare sul mercato italiano, con una divisione che vuole essere “un'azienda con testa tedesca e cuore italiano”, per citare le parole del Country Manager Italy Francesco Marangio. A lui abbiamo chiesto quali passi intraprenderà l'azienda per inserirsi nel business nazionale.
 
Cosa ha portato alla decisione di aprire una filiale in Italia?
Nel 2012 l'azienda ha avviato una trasformazione societaria. Con la nomina del nuovo amministratore delegato, Pierre Fleck (precedentemente capo mondiale dei ricambi in Fiat Industrial e CEO di Irisbus), è stato intrapreso un programma di trasformazione e sviluppo finalizzato a sfruttare al meglio l’enorme potenziale dell'azienda in tutta Europa. 
L’obiettivo primario del Dott. Fleck è quello di trasformare Europart da azienda con approccio imprenditoriale di tipo “familiare” a vero gruppo multinazionale. Prima azione concreta verso questa direzione è stata l’acquisizione del controllo della filiale in Polonia dal 1 Gennaio 2013.
Europart è protagonista di mercato in Germania, è costantemente nei primi tre posti nei Paesi Baltici, nel nord e nel centro Europa ed in Portogallo. Si sta sviluppando in Francia ed è in fase di rilancio nel sud Europa, Spagna in testa. Mancava l'Italia, che – nonostante il periodo di crisi che sta attraversando – è uno dei maggiori mercati del settore a livello europeo. 
Ed ecco la decisione dell’azienda di affidarmi la responsabilità della divisione italiana e dello sviluppo del business nel nostro Paese.

Quale sarà la vostra strategia di mercato e quali sono le aspettative?
In questi mesi abbiamo analizzato il mercato italiano e definito una strategia che consideriamo vincente e cucita addosso alle specificità del nostro Paese.
È prematuro parlare di risultati, ma i segnali sono molto incoraggianti e abbiamo aspettative concrete.
In una prima fase abbiamo puntato a intraprendere relazioni con le filiali italiane appartenenti a gruppi internazionali con i quali abbiamo già delle partnership in altri Paesi. 
Vogliamo sfruttare la nostra natura di vera azienda europea, presente in più di 20 nazioni, per offrire a tutti le filiali di un’azienda un unico interlocutore, e una coerente offerta di prodotti, servizi e prezzi che dia certezze e tranquillità ai nostri partner.
In parallelo ci stiamo concentrando sullo sviluppo dello stesso tipo di partnership anche con altri attori importanti nel mercato truck in Italia. 
Ci riferiamo prevalentemente a grandi flotte con officine interne e a officine specializzate sui veicoli industriali.
La nostra ambizione è quella di diventare i partner ideali, instaurando un rapporto commerciale diretto che ci consenta di offrire loro la nostra gamma completa di prodotti a prezzi molto competitivi.
 
Come sarete organizzati?
Vogliamo essere competitivi anche alleggerendo la catena distributiva. 
I nostri clienti vengono serviti direttamente dal magazzino principale tedesco e con il supporto di una piattaforma logistica in Italia. La sede italiana sarà localizzata al Nord e operativa a partire da settembre, con uno staff dedicato.
 
Come è articolata la vostra offerta di prodotti?
La nostra offerta è molto ampia: abbiamo un catalogo che conta più di 700.000 referenze, che spaziano dalle attrezzature per officina (diagnostiche, per il sollevamento, la pulizia eccetera) ai ricambi (meccanici, elettrici e di carrozzeria per truck, motrici, rimorchi e autobus), passando per tutti i prodotti necessari alle officine, compresi quelli chimici.
È una gamma articolata e multimarca. Operiamo infatti su due livelli: offriamo, per tutti i veicoli, i rimorchi e gli autobus, tutti i prodotti dei più grandi e importanti componentisti di primo impianto che lavorano con noi a livello europeo e poi i nostri prodotti marchiati Europart, in cui crediamo molto e che ci sentiamo di consigliare. Si tratta di ricambi equivalenti agli originali, che rappresentano un'offerta molto concorrenziale e aggressiva sul mercato, concentrata sui prodotti di alta movimentazione.
 
Quali servizi offrite?
La struttura italiana è in fase di partenza: l'offerta di servizi verrà costruita in base alle esigenze del mercato.
Quando apriremo la nostra piattaforma logistica avremo un call center per rispondere alle esigenze tecniche e commerciali dei clienti; andando avanti, poi, amplieremo i servizi anche in termini di formazione e supporto commerciale sul campo.
Il nostro modello di business, che lavora direttamente con le officine, richiede una solida e affidabile componente informatica: abbiamo un servizio di e-commerce (EWOS), che consente ai nostri clienti di recuperare i ricambi da ordinare partendo sia dal codice del produttore sia da quello del componentista: il nostro database incrocia i dati e fornisce tutte le alternative dell'offerta Europart. 
Nel sito e-commerce sono presenti inoltre tutte le informazioni tecniche relative al ricambio, alla manutenzione e alla riparazione, nonché i servizi di gestione flotte.
EWOS è una piattaforma uguale per tutti i paesi, disponibile in 18 lingue, in modo che i nostri clienti in tutta Europa abbiano un'unica interfaccia con l'azienda per tutte le attività commerciali e tecniche.
 
Come azienda italiana la presentazione ufficiale è avvenuta ad Autopromotec. Come è andata?
L’esperienza di Autopromotec è stata di grande soddisfazione: abbiamo avuto tanti incontri con attori italiani del settore a vari livelli, dai distributori alle grandi flotte, alle grandi officine, tutti interessati a sapere qualcosa di più sulla nostra offerta e sulla possibilità di collaborazione.

Come vede il mercato post-vendita truck?
L'aftermarket truck, come purtroppo tanti business in Italia, sta vivendo un momento di crisi. Nonostante questo resta un mercato molto interessante e noi pensiamo di poter avere le carte in regola per entrare e guadagnarne una fetta.
È in atto un processo naturale di concentrazione del mercato, dove gli attori più deboli andranno a scomparire. Quello che attualmente riscontriamo è la ricerca, da parte degli attori forti, di partner che possano offrire, oltre a un alto livello di servizi, una gamma di prodotto e prezzi competitivi, anche la serietà necessaria per essere un partner di riferimento importante. 
Noi vogliamo giocare sul mercato queste carte: l'approccio europeo (importante per tutte le aziende italiane che operano anche oltre i confini nazionali), l'ampia e completa gamma di prodotti, i prezzi molto competitivi, un rapporto diretto con le officine e l'affidabilità di un'azienda che vuole essere tedesca nella testa e italiana nel cuore.

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