Articoli | 11 April 2018 | Autore: Paolo Sartor

Secondo Fercam, il futuro della mobilità delle merci sarà in parte elettrico

Elettrificare parte della flotta di veicoli dedicati al trasporto delle merci è una strada innovativa, ma che però deve confrontarsi con una serie di criticità, come il numero ridotto di stazioni di ricarica, la formazione dei dipendenti nella gestione dei depositi, nell’uso dell’alimentazione elettrica e nella manutenzione degli automezzi. Il caso di Fercam, operatore logistico che si sta già muovendo in questa direzione.

 

Il mondo cambia e di conseguenza anche la logistica deve stare al passo con i tempi e con le nuove esigenze di sostenibilità ambientale nella mobilità delle merci. Dalle tratte extraurbane alla distribuzione locale, la logistica interessa molti segmenti dell’economia che sono alla ricerca di soluzioni innovative per un trasporto più sostenibile delle merci, anche grazie all’impiego di veicoli elettrici a zero emissioni.

A livello globale, assistiamo a un’accelerazione del processo di urbanizzazione e concentrazione della popolazione nelle aree metropolitane, che avrà impatti evidenti anche nei volumi di merci da distribuire. Da ciò ne deriva che è proprio nelle aree urbane che si concentreranno le sfide per un trasporto sostenibile, mediante l’utilizzo di veicoli elettrici a zero emissioni, senza dimenticare la distribuzione nel medio raggio. La sempre crescente domanda di emissioni ridotte (in particolare nelle aree metropolitane) ha determinato un forte interesse da parte degli operatori del trasporto delle merci per l’impiego di veicoli con sistemi di trazione particolarmente rispettosi dell’ambiente.

FERCAM è stato il primo operatore logistico europeo ad assicurarsi la prenotazione del Tesla Semi Truck, camion elettrico da 800 km di autonomia, la cui consegna inizierà nel 2019. La notizia del prossimo ingresso di un primo automezzo elettrico in un’azienda che è dotata di una ampia flotta di automezzi a gasolio Euro 5 ed Euro 6, biodiesel e gas liquido, è stata l’occasione per intervistare l’amministratore delegato Hannes Baumgartner, per comprendere le ragioni e le finalità di questa scelta.
 
Come nasce la volontà di ordinare un primo automezzo elettrico?
Coniugare il rispetto per l’ambiente con le esigenze del mercato rappresenta per Fercam, in qualità di operatore logistico multi-specializzato, un tema di grande attualità e dagli sviluppi estremamente interessanti anche dal punto di vista del ritorno economico.
L’innovazione tecnologica è sicuramente il nostro migliore alleato per affrontare le problematiche ambientali; è da tempo che attendavamo questo camion elettrico, che per noi costituisce la combinazione ideale con i nostri servizi intermodali. Siamo in contatto anche con Daimler, nostro maggior fornitore del parco automezzi, per il loro camion elettrico, ma non siamo ancora riusciti ad avere un impegno concreto, come pure non è stato possibile averlo dal produttore svedese Einride, il cui prodotto è per noi molto interessante nella distribuzione.

Sono fiducioso che l’entrata sul mercato da parte di Tesla comporti un’accelerazione in tutto questo sviluppo. Con l’adozione di camion elettrici non soltanto in ambito urbano, dove da tempo sono presenti, ma anche per i trasporti europei, Fercam intende confermare la volontà di adottare immediatamente qualsiasi tecnologia a disposizione che migliori l’impatto ambientale dei suoi servizi.
 
Quali modifiche sarà in grado di apportare alla mobilità delle merci l’ingresso di veicoli elettrici?
In zone particolarmente sensibili, i camion elettrici potranno costituire un tassello importante per una tutela ambientale globale. Se il Semi Truck sarà in grado di mantenere le promesse fatte dal fondatore di Tesla durante la presentazione ufficiale, possiamo attenderci una vera rivoluzione per il traffico pesante. Secondo quanto indicato dal costruttore statunitense, il guidatore siederà in posizione centrale rispetto alla carreggiata e sarà aiutato nel suo lavoro da una versione migliorata del sistema di guida semiautomatica, in grado di mantenere velocità e distanza dagli altri veicoli, di restare nella sua corsia e di frenare da solo in caso d’emergenza.
 
Quali sono i requisiti per passare al graduale utilizzo di veicoli elettrici per il trasporto delle merci?
Il fascino dell’electric power continua a raccogliere seguaci nel settore dei veicoli commerciali e industriali e ormai nella corsa alla propulsione di automezzi meno inquinanti si sono cimentati tutti i principali produttori. E proprio per preparare le flotte alla grande transizione ai veicoli elettrici, sono state pensate dai costruttori delle applicazioni che si propongono come suggeritori nell’elencare quali debbano essere i requisiti per passare all’elettrico, in termini di gestione dei depositi, alimentazione elettrica, manutenzione e nuove competenze dei dipendenti. Inoltre, vengono forniti consigli per l’ottimizzazione dei percorsi, la configurazione del veicolo e le strategie di ricarica.
 
Quali implicazioni ci saranno per gli aspetti legati alla manutenzione e ricarica delle batterie?
Affrontando le questioni relative all’alimentazione elettrica, alla pianificazione delle rotte e alla gestione delle batterie, oltre ad occuparsi della stazione di ricarica, bisognerà adeguare la dimensione del deposito e occuparsi degli aspetti legati alla sicurezza. La disponibilità di energia elettrica dovrà essere proporzionata al numero di veicoli elettrici e alla tecnologia di ricarica impiegata. Fondamentale sarà anche la competenza e formazione tecnica dei dipendenti, per eseguire lavori di manutenzione e riparazione sui veicoli elettrici.
 
Quali sono i fattori critici legati all’utilizzo di veicoli elettrici per la distribuzione delle merci?
Il futuro della mobilità delle merci sarà in parte elettrico, e lo dimostrano gli sforzi e le proposte dei costruttori. Per rendere reale e sostenibile questo progetto si dovranno risolvere aspetti legati all’utilizzo, manutenzione e autonomia dei veicoli e alla realizzazione di una rete molto più capillare di stazioni di ricarica lungo le principali arterie stradali e autostradali e nelle aree metropolitane. Restano però da superare alcuni fattori critici legati all’attuale livello tecnologico delle batterie e al loro smaltimento una volta esauste. Le batterie disponibili sono pesanti, ingombranti e sottraggono portata e volume di carico. Inoltre, al momento, manca la soluzione tecnica per ridurre i tempi di ricarica delle batterie finalizzata a ridurre i costi di esercizio e a rendere i veicoli commerciali e industriali ancora più attraenti.
 

Conclusioni

L’evoluzione tecnologica e di costo, soprattutto delle batterie, renderà nei prossimi anni i veicoli commerciali e industriali più accessibili. L’impatto che questa trasformazione avrà sulla mobilità delle merci e sul sistema produttivo europeo sarà fortemente legata alle politiche infrastrutturali e alle scelte industriali dei costruttori.
I paesi asiatici, e in particolare la Cina, stanno dimostrando una straordinaria vivacità e propensione verso l’elettrico, che potrebbe determinare nel medio-lungo termine un gap competitivo che l’Europa e gli Stati Uniti faranno fatica a colmare.
Nel corso degli anni al fine di migliorare e rendere più eco sostenibile la logistica distributiva, le aziende dovranno appoggiarsi sempre di più a operatori logistici strutturati, in grado di gestire molteplici esigenze di servizio e sviluppare nuovi modelli di logistica collaborativa (per una maggiore saturazione della capacità di carico dei mezzi di trasporto e la contemporanea riduzione dei chilometri a vuoto), grazie all’apporto fornito dalle tecnologie oggi disponibili sul mercato.
Il concetto di trasporto 4.0, oltre a proporre nuove forme di alimentazione dei veicoli, dovrà garantire una maggiore connettività dei mezzi e delle infrastrutture, al fine di rendere maggiormente sostenibile, dal punto di vista economico e ambientale, la mobilità delle merci.

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Tags: logistica nuove tecnologie mobilità fercam veicoli elettrici

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