Articoli | 10 November 2017 | Autore: Manuela Lai

Rhiag accelera sul truck e potenzia la gamma e i servizi

Il recente inserimento nella gamma Rhiag degli impianti pneumatici Knorr-Bremse rientra in un piano di sviluppo molto ampio: rafforzare tutta l’offerta dedicata al mondo truck. L’obiettivo, come ci svelano in questa intervista, è molto ambizioso: diventare leader.

 

Saper crescere in un mercato in forte evoluzione non è un’impresa facile. Serve una struttura ben organizzata, una energica propensione all’innovazione, una chiara pianificazione strategica, una forte vocazione di servizio e tanto altro ancora. Ma qualcuno ce la fa, e non per caso. È un gruppo internazionale, che opera nel mercato indipendente dal 1962 e che ha fatto dell’ampliamento della gamma prodotti e dell’incremento del livello di servizi la propria missione. Parliamo di Rhiag Group, del suo ampio portafoglio prodotto (sviluppato sia in ottica multibrand sia attraverso la private label Starline) e del suo programma di servizi dedicato a tutta la filiera.

A parlarci di multibrand, nuovi progetti e programmi di sviluppo è una figura che in Rhiag da anni segue il mercato ricambi del veicolo industriale: Paolo Appendino, marketing director del gruppo. In un’intervista congiunta con Claudio Di Giacomo, technical marketing coordinator, scopriamo strategie e novità di questo importante gruppo internazionale, diventato negli ultimi anni uno dei protagonisti della distribuzione aftermarket in Europa.

L’ultimo biennio è stato caratterizzato da un mercato in grande fermento. Come si inserisce Rhiag Group in questo contesto? E in che modo si è evoluta la vostra divisione interna che segue il mondo del truck?
Rhiag Group ambisce ad assumere un ruolo da leader anche nel settore del veicolo industriale. Per raggiungere questo obiettivo già da qualche anno abbiamo messo in atto un processo di rafforzamento della divisione interna che segue il business truck e che coinvolge tanto l’ambito delle vendite quanto quello del marketing; una struttura che oggi possiamo definire “adeguata per essere leader”.
Ambire a questo traguardo è sicuramente una sfida che ci motiva; lo dimostra il fatto che, osservando il panorama nazionale e internazionale, l’ingresso di nuovi player non fa altro che aumentare il livello della competizione, che per un gruppo ambizioso come il nostro è un toccasana.

La formula vincente per crescere in questo mercato è data dal perfetto mix di tre elementi: completezza di gamma, servizio logistico e customer care. Come sta lavorando Rhiag Group in tal senso?
Sono tre elementi su cui Rhiag Group lavora da sempre, indipendentemente che si parli di veicolo industriale o auto; nella combinazione dei tre, riteniamo di essere un punto di riferimento per il mercato, ma non per questo si sta fermi, anzi gli investimenti continuano in modo costante. Ne è un esempio il potenziamento dei servizi con il “progetto BRT”, dove all’area del Network Officine è stata aggiunta quella dei Servizi per Ricambisti. Dall’acronimo di Bertolotti/Rhiag/Truck, è un progetto trasversale sulle due aziende del gruppo, che coinvolge una selezione di clienti che hanno sposato una filosofia di forte integrazione con Rhiag Group, sia a livello informatico-logistico sia sul fronte servizi.

Come si è sviluppata la gamma Rhiag e Bertolotti negli ultimi anni e quali sono i programmi di sviluppo per il breve-medio periodo? Quali novità riguardo alla private label Starline?
Grazie a un’ottima copertura sulle linee di prodotto di meccanica, fin da subito abbiamo potuto contare su una base di partenza già buona, essendo in grado di rispondere a quasi il 70% delle esigenze riparative dei truck. Accanto alla meccanica, più recentemente abbiamo aggiunto le linee carrozzeria ed elettrico.
Ma non ci siamo fermati qui, continuando a fare “manutenzione” per tenere le gamme aggiornate. Abbiamo inserito anche nuovi brand, sia per completare le coperture del circolante sia per offrire scelte alternative in grado di rispondere ad esigenze di mercato diverse. Tra questi brand c’è Starline, che vuole essere una risposta economicamente e qualitativamente adeguata per le riparazioni dei mezzi più anziani.
Riguardo alle attività di sviluppo, continuano a seguire la linea già impostata. Il lavoro fin qui svolto ha messo le basi per rendere Rhiag Group un importante partner per molti fornitori di brand di primo livello.

Come Knorr-Bremse? A pochi mesi dall’inserimento in gamma delle batterie Bosch, infatti, avete arricchito l’offerta con la linea impianti pneumatici Knorr-Bremse…
L’inserimento dei prodotti per impianti pneumatici Knorr-Bremse va a colmare la lacuna più importante nell’offerta del ricambio veicolo industriale che esisteva in Rhiag Group. Da settembre, però, possiamo vantare su una nuova gamma composta da articoli nuovi e rigenerati per un totale di 7.825 riferimenti.
Parlando in percentuali, con questo inserimento il portafoglio Rhiag Group arriva a soddisfare oltre l’85% delle necessità riparative e questo è molto importante per chi ci considera il fornitore di riferimento.

Com’è cambiato nel tempo il peso del veicolo industriale in termini di fatturato e volume?
Finora i settori auto e veicolo industriale sono cresciuti parallelamente, mantenendo costante il loro peso all’interno del gruppo. Si avvertono però segnali di una accelerazione delle performance del segmento truck, grazie appunto ai lavori impostati negli ultimi anni.

Come procede lo sviluppo del network Optima Truck Service e quali sono gli obiettivi in termini di servizio, numerica, turn-over?
Dopo un momento di riflessione, stiamo ripartendo con il coinvolgimento dei “Ricambisti BRT” che hanno aderito al progetto di sviluppo del network. È ancora presto per dirlo, ma l’obiettivo resta quello di arrivare ad avere una rete in grado di prestare assistenza in modo capillare su tutto il territorio. In “numeri” ciò significa arrivare a circa 300 officine targate.
Rispetto alle reti autorizzate, quali sono i plus del network Optima Truck Service?
Come nel mondo automotive, il plus di un network indipendente è quello di mettere a disposizione di chi vi aderisce tutti i supporti (formazione, banche dati tecniche, gestionale, ecc.) e l’assistenza tecnica necessaria per intervenire sui mezzi di qualsiasi marca. Questo si riflette in un’opportunità per l’officina di ampliare il proprio business rispetto al brand della casa madre.

Quali sono le sue previsioni e aspettative in merito all’andamento di questo mercato?
Negli ultimi due anni è ripresa in modo importante l’immatricolazione di nuovi veicoli, un fenomeno che si ripercuoterà sull’aftermarket indipendente non prima di 4 anni, anche per effetto delle politiche delle case madri che vendono con i loro mezzi anche i pacchetti di assistenza.
A controbilanciare questa situazione, però, c’è la condizione del parco circolante, molto datato e quindi bisognoso di maggiori riparazioni. La ripresa dell’economia e quindi delle percorrenze dovrebbe sostenere il mercato, con una leggera crescita rispetto allo stallo degli ultimi anni.





 

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