News | 14 October 2011 | Autore: Francesco Giorgi

Macchine per costruzioni: come le imprese reagiscono alla crisi

E' ancora recessione il settore macchine per costruzioni, ma l'industria italiana del comparto, attraverso l'organizzazione di Formoter, reagisce con una serie di nuove iniziative dedicate alla formazione e sicurezza nei cantieri.

E' quanto emerso dai dati presentati al Saie (il Salone internazionale delle costruzioni, che si è svolto nei giorni scorsi alla Fiera di Bologna) da Unacea, l'Associazione italiana aziende di macchine e attrezzature per costruzioni.

L'industria italiana macchine per costruzioni, evidenzia Unacea attraverso uno studio condotto da Cribis D&B e presentato al Construction Equipment Day al Saie, ha perso il 5,3% del ricavo globale nel 2009. L'insieme dei bilanci 2010 delle aziende italiane ammonta a 2291 milioni di euro: vale a dire il 47% in meno rispetto al 2008, anno nel quale venne registrato il picco massimo.

Fra i vari settori del comparto, il ricavo registrato nel 2010 dalle macchine movimento terra è stato di 609 milioni di euro (- 4,9% rispetto al 2009); le macchine per la perforazione 586 milioni (- 12,1%); i macchinari per calcestruzzo 506 milioni (- 8,5% dal 2009); le macchine stradali 353 milioni (- 7,8%); gru a torre 113 milioni di euro (unico segno positivo: + 5,6% sul 2009); le macchine per la preparazione degli inerti 60 milioni di euro (- 14,3%). Quanto al rischio in termini di dilazione pagamenti dagli acquirenti, è stato registrato un aumento del 45% sul 2008.

L'analisi del comparto nazionale, segnala Unacea, indica da una parte l'elevato grado tecnologico raggiunto dall'industria italiana delle macchine per costruzioni; dall'altra, la necessità di ricevere un supporto dai rappresentanti politici per l'incremento del commercio con l'estero. “Il comparto nazionale è depositario di un know how tecnologico e imprenditoriale d'eccellenza, e reagisce facendo leva sui mercati esteri e sull'internazionalizzazione del prodotto – osserva Enrico Santini, presidente di Unacea – Tuttavia registriamo, da parte dei decisori pubblici, la mancanza di una efficace politica industriale e di attenzione all'estero. Ci aspettiamo di vederci coinvolti quanto prima in materia di supporto al commercio estero. Chiediamo al Tavolo delle macchine per costruzioni, cui partecipiamo presso il Ministero per lo Sviluppo economico, un approccio più efficiente, rapido e aperto a un confronto adeguato alla situazione attuale: troppo aziende e troppi posti di lavoro sono a rischio”.

Vengono in questo senso le proposte Unacea presentate nei mesi scorsi: istituzione di un'anagrafe delle macchine per costruzioni per una mappatura del mercato, studio verso incentivi mirati, verifica della conformità dei macchinari alle normative in materia di sicurezza e ambiente, punti premiali negli appalti alle imprese che investono nell'innovazione ed eseguono le opere con mezzi di ultima generazione, limitazione all'impiego di macchine obsolete negli appalti pubblici e nei centri urbani, formazione di doganieri e addetti asl per l'individuazione di macchine non conformi.

Per Valentina Mauri, consulente affari europei presso il Cece (l'Associazione europea produttori di macchine per costruzioni), secondo il Business Barometer compilato dall'organismo di Bruxelles “La situazione del comparto, in Europa, è in controtendenza rispetto all'Italia. Seppure meno ottimiste rispetto ai mesi scorsi, le aziende estere guardano al futuro con positività. A settembre 2011, rispetto allo stesso mese 2010, gli ordini sono cresciuti da 3 a 10 punti percentuali nel 19% dei casi e di oltre il 10% per il 40% delle aziende. Il restante 40% ha registrato un andamento costante o con segno negativo. D'altro canto, nei mercati extraeuropei la situazione è ancora migliore. Riguardo alle vendite, solo in Italia il 75% delle aziende interpellate si aspettano stagnazione o risultati in calo: nei Paesi scandinavi questa sensazione è condivisa dal 30% delle aziende di comparto, in Germania dal 31%, il 37% in Francia, dal 37% nel Benelux e dal 59% da Gran Bretagna e Irlanda”.

Il settore resta, dunque, difficile. Tuttavia, le imprese che operano nel settore macchine per costruzioni evidenziano la volontà di portare avanti un percorso sul versante della formazione alla sicurezza e all'innovazione nei cantieri. Al Saie di Bologna, infatti, si sono tenuti i corsi Formoter, le giornate di formazione alla sicurezza per operatori di macchine movimento terra organizzati da Saie e Unacea insieme ad alcuni produttori: Ihimer, Komatsu e Manitou. Quest'anno, Formoter è stato incentrato su specifiche attrezzature: benne, pinze, martelli demolitori, spazzatrici, trivelle, fresatrici, piastre compattatrici vibranti, escavatrici a ruota, cestelli e forche pallet, sistemi di scavo automatico, messe a disposizione da Canginibenne, Indeco, Simex, U.Emme e Geotop.

 

Approfondimenti

Per Unacea

Per Saie 2011

 

 

 

 

 

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