News | 13 December 2019 | Autore: Redazione

Ancora in calo anche a novembre il mercato dei veicoli industriali

Cala ancora il mercato veicoli industriali a novembre. Pesano sul settore incertezze politiche e mancanza di programmi di sviluppo.

 

E’ ancora negativo il mercato dei veicoli industriali nel mese di novembre, sebbene il calo sia più contenuto rispetto ai mesi precedenti. Parliamo di un -7,3% su novembre 2018 (1.901 unità contro 2.050) per i veicoli con massa totale a terra superiore alle 3,5 tonnellate e di -7,1% per il comparto dei mezzi pesanti, ovvero con massa totale a terra uguale o superiore a 16 tonnellate (1.527 unità nel novembre 2019 contro 1.643 del 2018).

Sono queste le stime del mercato diffuse dal Centro Studi e Statistiche di Unrae, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Stando a questi cali, e nonostante la buona partenza di inizio anno, il mercato si chiuderà a fine anno con un segno meno. Al momento, infatti, i primi 11 mesi del 2019 segnano una perdita del -6,5% rispetto allo stesso periodo del 2018 (21.621 unità immatricolate contro 23.123) per i veicoli con massa totale a terra superiore alle 3,5 t.
Per i pesanti, il calo di novembre (-7,1%) è uguale a quello del consolidato dei primi undici mesi dell’anno.

 

Il commento di Franco Fenoglio

Prova a dare una spiegazione di questo andamento Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae: “Continuiamo a vedere dati negativi nonostante le aziende di trasporto abbiano ormai acquisito la sostenibilità ambientale tra i loro obiettivi prioritari, e siano orientate al rinnovo del parco. Lo dimostra il fatto che dopo pochi giorni dall’apertura dei termini per la presentazione delle domande di finanziamento agli investimenti per l’annata 2019, i fondi fossero già esauriti. Non resta ora che sperare che il 16 dicembre, come preannunciato, diventi operativa la nuova piattaforma per l’istruttoria delle domande nell’ordine nel quale sono pervenute, e si possano rapidamente assegnare i contributi alle aziende in regola con le procedure”.

Siamo comunque in presenza di una situazione ancora molto negativa e in continuo peggioramento – continua Franco Fenoglio - che allontana la reale possibilità di costruire un sistema strutturale che promuova l’ammodernamento del settore. Le varie proposte di assegnazione di fondi al rinnovo del parco circolante dei veicoli industriali continuano ad avere l’aspetto di promesse elettorali, più che non la concretezza di precise scelte programmatiche. Non bastano le dichiarazioni di buona volontà da parte della politica, e l’impegno tecnologico dei costruttori viene vanificato proprio dalla difficoltà di rinnovo del parco”.

Ci troviamo - conclude Fenoglio - in una situazione di transizione verso la massima sostenibilità possibile del sistema logistico italiano ed europeo. Tutte le organizzazioni interessate debbano prendere atto della portata strategica dell’autotrasporto, e attivarsi per farlo chiaramente capire anche al decisore politico nazionale, prima che la perdita di competitività del trasporto italiano su strada rispetto a quello europeo diventi irreversibile, con gravi conseguenze per l’intero sistema Paese in termini di sostenibilità, sicurezza e occupazione”.

 

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