Articoli | 15 February 2016 | Autore: Redazione

Notizie positive per il 2015 dalle immatricolazioni

Si è chiuso positivamente il 2015 per il settore dei veicoli sia commerciali sia industriali, che vede un aumento delle immatricolazioni non solo in Italia ma anche nell’Ue. Ottime le performance del nostro paese, con percentuali di crescita a due cifre.

 

Il 2015 è stato un buon anno per il settore dei veicoli commerciali: i dati diffusi dal Centro Studi di UNRAE, l’associazione delle case automobilistiche estere, parlano di 134.234 immatricolazioni, in aumento del 12,8% rispetto al 2014, accelerando la sua crescita negli ultimi due mesi grazie all’introduzione del super ammortamento nella Legge di Stabilità.
Le agevolazioni fiscali, che dal 15 ottobre scorso consentono di portare in ammortamento il 140% del costo di acquisto dei beni strumentali (inclusi quindi anche i veicoli da lavoro), hanno portato un incremento delle vendite a novembre, ma non solo. Infatti, hanno dato un’ulteriore spinta anche nel mese di dicembre che, rispetto agli 11.535 dello stesso periodo 2014, ha segnato un +29,1% con 14.890 veicoli immatricolati con ptt fino a 3,5 t. Per trovare performance migliori per lo stesso mese, bisogna tornare indietro fino al 2009.
Lo scorso anno, l’aumento del 12,8% è stato possibile grazie agli oltre 15.000 veicoli venduti in più rispetto ai 119.010 del periodo gennaio-dicembre 2014.
Con questi presupposti UNRAE guarda con maggior fiducia appena iniziato, sperando che gli interventi messi in campo dal legislatore riescano a imprimere un’accelerazione al rinnovo del parco circolante più vecchio, che a fine 2014 contava ancora quasi un 40% di Euro 0, 1 e 2. Con i benefici provenienti dal super ammortamento e dalla Legge Sabatini, l’Unione stima che quest’anno potrà determinarsi un’ulteriore crescita del mercato dei veicoli commerciali pari al 15%.
 
Dati positivi anche a livello europeo
Ma il 2015 non ha visto una crescita delle immatricolazioni solo a livello locale: anche la domanda di veicoli sia commerciali sia industriali nell’Ue ha registrato numeri positivi, così come evidenziato dai dati diffusi da ACEA, l’associazione europea delle case costruttrici auto.
Nel mese di dicembre, la domanda europea dei veicoli pesanti ha registrato un forte incremento (14,8%) per un totale di 191.826 unità, rimarcando la crescita continua che ha caratterizzato tutto il 2015. Ottimi i numeri che riguardano l’Italia, che spicca con un +23,2%, seguita da Spagna (+23,0%) e Regno Unito (+20,3%), che hanno terminato il 2015 con percentuali a due cifre; positiva anche la situazione del mercato in Francia (+9,4%) e Germania (+8,7%).
Nel complesso, nel 2015 il comparto ha mostrato un aumento consistente (12,4%), che si aggiunge agli ultimi due anni di crescita costante, superando i 2 milioni di veicoli industriali immatricolati. Nel corso del 2015, la Spagna ha mostrato l'incremento più significativo con un +36,4%, seguita da Regno Unito (+16,7%), Italia (+13,2%), Germania (+4,3%) e Francia (+3,1%); tutte queste percentuali superano quelle del 2014.
Questi ottimi risultati a livello europeo sono stati sostenuti in modo significativo da tutti i segmenti dei veicoli pesanti, incluso quello dei veicoli commerciali. Ma entriamo più nel dettaglio delle varie famiglie di mezzi.
 
Veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 t
Le immatricolazioni nell’Ue a dicembre ammontavano a 160.518 unità, in crescita del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. Questo ha segnato il ventottesimo mese consecutivo di crescita del comparto. Buoni i numeri dell’Italia che spiccano con un +23,9%; insieme a Spagna (+23,8%), Regno Unito (+14,6%), Francia (+8,7%) e Germania (+5,6%) ha contribuito positivamente a questa tanto attesa ripresa.
Per quanto riguarda tutti e dodici i mesi, sono stati immatricolati 1.713,850 veicoli commerciali (+11,6%). Tutti i principali mercati hanno visto la loro domanda aumentare nel corso del 2015, in particolare quelli spagnolo (36,1%), britannico (15,6%) e nostrano (12,4%).
 
Veicoli industriali oltre 16 t
Dicembre ha chiuso l’anno segnando un miglioramento significativo in questo segmento con un +22,4%, per un totale di 20.839 veicoli immatricolati. Il Regno Unito con il suo +97,1% ha dato man forte quasi raddoppiando le sue immatricolazioni rispetto al dicembre 2014.
Nella sua globalità, lo scorso anno il mercato di questa tipologia di autocarri in Europa è cresciuto del 19,4%, raggiungendo le 260.135 unità. Spagna (+38,7%), Regno Unito (+32,1%), Italia (+25,3%), Francia (+12,7%) e Germania (+5,3%) hanno visto aumentare la domanda, sostenendo la ripresa globale nell’Ue. Notevoli sono i contributi provenienti da Paesi Bassi (+34,4%) e Polonia (+31,7%).
 
Veicoli industriali oltre 3,5 t
Le immatricolazioni di questi mezzi nel mese di dicembre sono state pari a 27.315 unità, crescendo del 23,7% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il mercato britannico ha concluso l'anno con una forte spinta (+75,6%), risalendo la china dopo il declino nel mese di ottobre. Anche Spagna (+19,5%), Germania (+19,5%), Francia (+13,2%) e Italia (+10,1%) hanno mostrato una notevole ripresa alla fine del 2015.
Dicembre ha quindi chiuso con ottimi risultati l’anno, per un totale di 325.689 nuovi autocarri (+16,2%) immatricolati nell’Ue. Guardando ai cinque mercati principali, Spagna (+38,4%), Regno Unito (+24,5%), Italia (+21,3%) e Francia (+10,3%) hanno realizzato il miglior risultato.
 
Autobus e pullman oltre 3,5 t
A dicembre, le immatricolazioni di autobus e pullman sono aumentate dell’11,1% rispetto al 2014, per un totale di circa 4.000 unità. Ottimi risultati per il nostro paese (+79,1%), seguito da Francia (+33,0%), Regno Unito (+32,6%) e Germania (+11,6%) che hanno in gran parte partecipato alla crescita complessiva.
Per quanto riguarda invece le statistiche del 2015 nella sua totalità, il mercato dell'Ue è aumentato del +17,8%, per un totale di 39.783 nuovi autobus e pullman. La domanda è stata trainata principalmente da Spagna (+38,0%), Regno Unito (+27,2%) e Francia (+24,6%), seguite da Italia (+13,3%) e Germania (+8,6%). Una crescita significativa è stata registrata anche nel mercato rumeno (+101,1%).

Fonte: dati forniti da ACEA e UNRAE.


 

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